Arriva Trento, Marble è pronto
Stasera al PalaDozza il match di Eurocup. Ci sarà anche il nuovo americano, ex dell’Aquila
Virtus contro Trento, la saga di questo inizio 2020 arriva al terzo e ultimo atto. Vinti i due precedenti episodi, prima in campionato poi in Eurocup, la Segafredo cerca questa sera il tris ancora in coppa per proseguire la corsa verso il primo posto del girone di Top 16 col destino nelle proprie mani. Con tre vittorie nelle rimanenti partite, a cominciare da stasera (ore 21, diretta Eurosport 2 e Radio Bologna Uno) per proseguire con il Partizan sempre al PalaDozza e poi a Istanbul contro il Darussafaka, l’obiettivo sarà centrato.
Ad aiutare i bianconeri ci sarà Devyn Marble, il nuovo americano che lunedì ha svolto il primo allenamento con i compagni e ora è pronto a debuttare proprio contro quella Trento che l’ha portato in Italia una prima volta nel 2017 e con la quale ha giocato anche nella scorsa stagione. «È curioso che ci si incontri anche in Eurocup oltre che in campionato, ma in questo momento sono concentrato sull’aiutare la squadra a vincere questa partita a prescindere dall’avversario», dice il 27enne di Flint che indosserà la maglia numero 2.
Proveniente dai Santa Cruz Warriors della G-League, dove era allenato da Kris Weems, ossia lo zio del suo nuovo compagno Kyle, l’offerta della Virtus è stata di quelle irrinunciabili, anche per riallacciare
” Il ricordo di Kobe Come tutti, anch’io mi sono ispirato a lui imitando il suo gioco È molto triste pensare che non ci sia più
i fili con un discorso che si era interrotto tre anni fa, all’epoca della sua prima esperienza a Trento: «Voglio vincere il titolo — dice Marble —. Sento che avrei potuto già vincerlo la mia prima volta in Italia ma non ce l’ho fatta per un infortunio. So che questo è il posto giusto per riuscirci, abbiamo la squadra, il coaching staff e la personalità per farlo. È questo il mio solo obiettivo, campionato ed Eurocup, ovunque giochiamo voglio arrivare al titolo».
Come tanti, se non tutti, anche Devyn è rimasto molto colpito dalla tragedia della morte di Kobe Bryant, di sua figlia Gianna e di altre sette persone nell’incidente in elicottero a Los Angeles: «Era il mio idolo, è incredibile che non ci sia più. È il giocatore a cui mi sono sempre ispirato fin da bambino, cercando di imitare il suo spirito competitivo e il suo gioco. È un momento molto triste per tutti, specialmente nella comunità della pallacanestro».
Al suo fianco, il dg Paolo Ronci che insieme a Djordjevic ha costruito una squadra fin qui capace di ottenere 27 vittorie in 32 partite ufficiali. Su Marble gli occhi si erano già posati da tempo: «La proprietà ha fatto un ulteriore sforzo inserendo un giocatore che era nei nostri piani fin dall’estate, quando pensavamo alle caratteristiche da cercare nella costruzione della squadra — spiega Ronci —. Non esistono piani A, B o C, Marble è il giocatore che volevamo. Le ambizioni non si sono fermate solo perché la squadra sta andando bene, non ci si accontenta e si guarda avanti per posizionare questo club nei piani altissimi del basket italiano e internazionale». Il reparto lunghi era stato implementato dall’innesto di Delia a inizio stagione, quello esterni aveva bisogno di allungarsi ora che comincerà la fase calda della stagione e lo ha fatto con un elemento che ha le caratteristiche per inserirsi nel sistema di Djordjevic. «Devyn è un giocatore altruista che arriva in una squadra con questa impronta, fedele al motto “menos es mas” dove ognuno è disposto a togliersi qualcosa a livello individuale per donare qualcosa in più alla squadra. A inizio febbraio ci saranno, Partizan, Intercontinentale e Coppa Italia in serie: finalmente ci saranno dei titoli in palio e vedremo quale sarà la nostra risposta».