L’agenda dei 100 giorni e i primi nomi di giunta
Ma per gli autobus gratuiti agli studenti bisognerà aspettare. Nuova giunta, il governatore: pronta in due settimane Da Felicori a Mammi e Schlein, i nomi
Stefano Bonaccini accelera. Sulla composizione della nuova giunta regionale che arriverà «entro due settimane». E sull’agenda di governo per i primi 100 giorni, che si chiuderanno i primi di giugno visto che ci vorrà quasi un mese (tempi tecnici) per convocare la nuova Assemblea legislativa. In cima ai progetti per i primi 100 giorni c’è il nuovo Patto per il lavoro, ma anche la riapertura «sperimentale» dei punti nascita chiusi in passato. Oltre che una lunga serie di traguardi infrastrutturali che verranno aperti dall’avvio del People mover (7 marzo).
Se lunedì il governatore fresco di riconferma si era impegnato a chiudere la giunta in un mese, ieri ha deciso di imprimere una netta accelerazione. «Entro due settimane nominerò la nuova giunta — ha scritto Bonaccini — entro un mese convocheremo l’Assemblea legislativa e le prime giunte in ognuna delle nove province». L’intenzione, spiega chi gli ha parlato nelle ultime ore, è costruire un esecutivo «forte e di rinnovamento». Dunque con molte new entry, forse addirittura il 50%. Il nome su cui tutti si interrogano in queste ore è quello di Elly Schlein, la capolista di EmiliaRomagna Coraggiosa che ha raccolto oltre 22mila preferenze. Per lei sarebbe già pronta la vicepresidenza con deleghe di peso, o la presidenza dell’Assemblea legislativa (per cui circola anche il nome dell’assessore uscente Emma Petitti): «Deciderà Elly», ripetono in tanti. Anche perché un eventuale ruolo nazionale per spingere nuove liste di Coraggiosa (alle porte ci sono sei elezioni regionali) sarebbe difficilmente compatibile con un impegno in giunta.
Tra le riconferme attese ci sono quella del bolognese Raffaele Donini (Infrastrutture), del romagnolo Andrea Corsini (Turismo) e di Palma Costi (Attività produttive). Per la Scuola o il Welfare dovrebbe arrivare la vicesindaco bolognese Marilena Pillati, alla Cultura è atteso invece Mauro Felicori (appoggiato dai renziani nella lista di Bonaccini). Il segretario uscente del Pd regionale, Paolo Calvano, è tra le new entry più solide. E poi c’è il dem Alessio Mammi, che con le 15 mila preferenze nel Reggiano giocherà un ruolo chiave: in giunta o come capogruppo, si vedrà. Da sciogliere il rebus Sergio Venturi: l’assessore uscente alle Politiche per la Salute discuterà con Bonaccini del suo futuro, ma chi l’ha visto festeggiare a Casalecchio nella notte della vittoria dà per scontato il suo bis. A chiudere la squadra il sottosegretario alla Presidenza, per cui il nome su cui puntare è quello di Davide Baruffi.
Fatta la squadra, e battezzata l’Assemblea a fine febbraio, si partirà con l’agenda dei primi 100 giorni. «Il primo dossier che aprirò sarà quello del nuovo Patto per il Lavoro — promette Bonaccini — al centro metteremo l’occupazione e la lotta all’emergenza climatica, a partire dalla nuova programmazione dei fondi europei 2021-27». «Patto2030», è il nome su cui si ragiona, un riferimento all’Agenda 2030 dell’Onu sugli obiettivi di sviluppo sostenibile globale.
Arriverà entro giugno anche la riapertura dei quattro punti nascita chiusi qualche anni fa (Borgo Val di Taro, Castelnuovo Monti, Pavullo nel Frignano e Alto Reno Terme): entro 60 giorni è atteso da Roma il via libera che consentirà i parti, ma solo se senza complicanze. Ci vorranno invece almeno sei mesi, come aveva detto Bonaccini alla Cna regionale, per lavorare alla sburocratizzazione chiesta da piccole imprese e artigiani.
E poi ci sono le infrastrutture, da completare o da portare avanti. Il 7 marzo è attesa l’inaugurazione del People mover, annunciata pochi giorni prima del voto di domenica.
Nei primi 100 giorni si conta di chiudere la Conferenza dei servizi sul Passante di Bologna, che inizierà a marzo, e completare la fornitura dei treni della nuova gara del ferro (una quarantina quelli in arrivo). Nel rodaggio del nuovo esecutivo è attesa la chiusura della procedura di individuazione del general contractor per il progetto esecutivo e il cantiere del nuovo Porto di Ravenna, insieme all’approvazione del piano economico-finanziario della Cispadana. Per il trasporto pubblico gratuito agli under 19, invece, bisognerà aspettare settembre. E all’orizzonte c’è anche la creazione di una società regionale per la manutenzione delle strade provinciali.