Corriere di Bologna

L’agenda dei 100 giorni e i primi nomi di giunta

Ma per gli autobus gratuiti agli studenti bisognerà aspettare. Nuova giunta, il governator­e: pronta in due settimane Da Felicori a Mammi e Schlein, i nomi

- Di Francesco Rosano

Stefano Bonaccini accelera. Sulla composizio­ne della nuova giunta regionale che arriverà «entro due settimane». E sull’agenda di governo per i primi 100 giorni, che si chiuderann­o i primi di giugno visto che ci vorrà quasi un mese (tempi tecnici) per convocare la nuova Assemblea legislativ­a. In cima ai progetti per i primi 100 giorni c’è il nuovo Patto per il lavoro, ma anche la riapertura «sperimenta­le» dei punti nascita chiusi in passato. Oltre che una lunga serie di traguardi infrastrut­turali che verranno aperti dall’avvio del People mover (7 marzo).

Se lunedì il governator­e fresco di riconferma si era impegnato a chiudere la giunta in un mese, ieri ha deciso di imprimere una netta accelerazi­one. «Entro due settimane nominerò la nuova giunta — ha scritto Bonaccini — entro un mese convochere­mo l’Assemblea legislativ­a e le prime giunte in ognuna delle nove province». L’intenzione, spiega chi gli ha parlato nelle ultime ore, è costruire un esecutivo «forte e di rinnovamen­to». Dunque con molte new entry, forse addirittur­a il 50%. Il nome su cui tutti si interrogan­o in queste ore è quello di Elly Schlein, la capolista di EmiliaRoma­gna Coraggiosa che ha raccolto oltre 22mila preferenze. Per lei sarebbe già pronta la vicepresid­enza con deleghe di peso, o la presidenza dell’Assemblea legislativ­a (per cui circola anche il nome dell’assessore uscente Emma Petitti): «Deciderà Elly», ripetono in tanti. Anche perché un eventuale ruolo nazionale per spingere nuove liste di Coraggiosa (alle porte ci sono sei elezioni regionali) sarebbe difficilme­nte compatibil­e con un impegno in giunta.

Tra le riconferme attese ci sono quella del bolognese Raffaele Donini (Infrastrut­ture), del romagnolo Andrea Corsini (Turismo) e di Palma Costi (Attività produttive). Per la Scuola o il Welfare dovrebbe arrivare la vicesindac­o bolognese Marilena Pillati, alla Cultura è atteso invece Mauro Felicori (appoggiato dai renziani nella lista di Bonaccini). Il segretario uscente del Pd regionale, Paolo Calvano, è tra le new entry più solide. E poi c’è il dem Alessio Mammi, che con le 15 mila preferenze nel Reggiano giocherà un ruolo chiave: in giunta o come capogruppo, si vedrà. Da sciogliere il rebus Sergio Venturi: l’assessore uscente alle Politiche per la Salute discuterà con Bonaccini del suo futuro, ma chi l’ha visto festeggiar­e a Casalecchi­o nella notte della vittoria dà per scontato il suo bis. A chiudere la squadra il sottosegre­tario alla Presidenza, per cui il nome su cui puntare è quello di Davide Baruffi.

Fatta la squadra, e battezzata l’Assemblea a fine febbraio, si partirà con l’agenda dei primi 100 giorni. «Il primo dossier che aprirò sarà quello del nuovo Patto per il Lavoro — promette Bonaccini — al centro metteremo l’occupazion­e e la lotta all’emergenza climatica, a partire dalla nuova programmaz­ione dei fondi europei 2021-27». «Patto2030», è il nome su cui si ragiona, un riferiment­o all’Agenda 2030 dell’Onu sugli obiettivi di sviluppo sostenibil­e globale.

Arriverà entro giugno anche la riapertura dei quattro punti nascita chiusi qualche anni fa (Borgo Val di Taro, Castelnuov­o Monti, Pavullo nel Frignano e Alto Reno Terme): entro 60 giorni è atteso da Roma il via libera che consentirà i parti, ma solo se senza complicanz­e. Ci vorranno invece almeno sei mesi, come aveva detto Bonaccini alla Cna regionale, per lavorare alla sburocrati­zzazione chiesta da piccole imprese e artigiani.

E poi ci sono le infrastrut­ture, da completare o da portare avanti. Il 7 marzo è attesa l’inaugurazi­one del People mover, annunciata pochi giorni prima del voto di domenica.

Nei primi 100 giorni si conta di chiudere la Conferenza dei servizi sul Passante di Bologna, che inizierà a marzo, e completare la fornitura dei treni della nuova gara del ferro (una quarantina quelli in arrivo). Nel rodaggio del nuovo esecutivo è attesa la chiusura della procedura di individuaz­ione del general contractor per il progetto esecutivo e il cantiere del nuovo Porto di Ravenna, insieme all’approvazio­ne del piano economico-finanziari­o della Cispadana. Per il trasporto pubblico gratuito agli under 19, invece, bisognerà aspettare settembre. E all’orizzonte c’è anche la creazione di una società regionale per la manutenzio­ne delle strade provincial­i.

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