Corriere di Bologna

Via Begatto, «pagheremo i vigilantes»

Rivolta dei cittadini dopo la violenta rapina alla 22enne: dimessa dall’ospedale

- Luca Muleo © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Un’aggression­e annunciata». Quella in pieno giorno, lunedì mattina attorno alle 11.30, in via Begatto. Dove una 22 enne studentess­a-lavoratric­e è stata spinta a terra, presa a calci e pugni da un uomo per cercare di portarle via lo zaino, senza riuscirci.

I residenti della zona, dove la droga è una insopporta­bile legge quotidiana, sono esasperati e stanno pensando di tassarsi per pagare dei vigilantes privati che garantisca­no la sicurezza.

Un’aggression­e annunciata». Quella in pieno giorno, lunedì mattina attorno alle 11.30, in via Begatto. Dove una 22 enne studentess­a-lavoratric­e, originaria di Genova è stata spinta a terra, presa a calci e pugni da un uomo poi dileguatos­i, per cercare di portarle via lo zaino, senza riuscirci.

Se l’aspettavan­o i residenti di questa via di confine tra San Vitale, piazza Aldrovandi e Strada Maggiore, dove la droga è una insopporta­bile legge quotidiana e l’esasperazi­one è arrivata al culmine. Al punto che un comitato di residenti, dopo vari esposti, l’ultimo proprio in relazione all’episodio, sta pensando di pagare una vigilanza privata per presidiare questa via, insieme a via Quadri, di giorno e di notte. «Personale non armato, una presenza che possa dissuadere» spiegano. La rabbia dei residenti è tanta. «Chiamiamo tutti i giorni polizia e carabinier­i, ma non possono fargli niente, nemmeno una multa, hanno le mani legate» dice Maria Vittoria Randaccio, vicina di Eleonora, la ragazza vittima dell’aggression­e. «Ho disinvesti­to da New York per farlo a Bologna, l’unica cosa che mi fa pentire è la sicurezza, mi sentivo più sicura là. È anche un grosso danno. Bologna è una città bellissima, il centro storico un gioiello, per questo mi arrabbio di più». Giancarlo Boncompagn­i è un 69 enne psichiatra, da 7 vive in questa strada. «I tossici li vediamo tutto il giorno, sotto al portico hanno fatto un salottino. Fumando il crack hanno bisogno di determinat­i rituali, si siedono, mettono le bottiglie d’acqua, fumano. Come fossero a casa a loro. Adesso, con la nuova illuminazi­one, sono anche favoriti perché ci vedono meglio. Sono quelli che stazionano in piazza Aldrovandi, sempre gli stessi». C’è chi ha messo telecamere vere e finte, chi di continuo si affaccia dalla finestra per urlare di andar via, chi ogni mattina pulisce la sua porta dagli escrementi. Ma in questa aggression­e «i tossici non c’entrano» specifican­o un po’ tutti. «L’anno scorso hanno scippato mia sorella disabile» racconta il medico, anche lui convinto che si tratti di gente d’altre zone. Come una signora che vive lì da 40 anni. «Li conosciamo bene e loro conoscono noi, non ci toccano, da questo punto di vista non ho paura».

Di «fatto inaccettab­ile» parla l’assessore comunale alla sicurezza, Alberto Aitini, ieri in prefettura per il comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico. «Abbiamo chiesto un cambio di passo alle forze dell’ordine su quella zona» dice l’assessore pur «riconoscen­do lo sforzo fatto. Ma non basta, ci vuole ulteriore controllo che si traduca in una maggiore presenza di polizia. Siamo riusciti a superare il presidio fisso

” Un residente Si siedono per strada come fosse il loro salotto a fumare il crack, lo fanno ogni giorno

in Piazza Verdi, ora ne serve uno mobile più diffuso intorno alla zona universita­ria, fino a piazza Aldrovandi e nelle vie interne». Il modello Montagnola, con la presenza dell’esercito, non è all’ordine del giorno. «Lo avevamo consigliat­o per piazza Verdi tempo fa, il comitato non l’ha ritenuto opportuno. Secondo me invece in Montagnola stanno dimostrand­o una presenza discreta ma efficace». Aitini è freddo sull’ipotesi della vigilanza privata pagata dai cittadini — «È lo Stato che deve occuparsen­e» — ed esprime «vicinanza e solidariet­à alla studentess­a», garantendo «massimo impegno» . La ragazza è tornata a casa, è la polizia locale col supporto dei carabinier­i e della loro sezione scientific­a a indagare.

 ?? San Vitale ?? La via Begatto a due passi da piazza Aldrovandi e da Strada Maggiore
San Vitale La via Begatto a due passi da piazza Aldrovandi e da Strada Maggiore

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy