Corriere di Bologna

Piccinini (5S): proveremo a coinvolger­li su temi comuni

Rieletta

- Daniela Corneo © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Dopo le Regionali del 2014, il M5S, che aveva raggiunto il 13,3%, riuscì a portare in Assemblea 5 consiglier­i. Domenica, i pentastell­ati si sono fermati al 4,7 e a due consiglier­e che sono anche due conferme: Giulia Gibertoni e Silvia Piccinini (foto) che ha ottenuto a Bologna 1.072 preferenze.

Piccinini, secondo l’Istituto Cattaneo i voti del M5S a Bonaccini sono stati determinan­ti per la vittoria del presidente. Concorda?

«I nostri voti secondo me non sono stati così determinan­ti, se si guardano le percentual­i. Tra Bonaccini e Borgonzoni ci sono quasi 8 punti di distacco, noi abbiamo preso il 4,7%. Bonaccini ha preso molti voti disgiunti che non vengono solo dal M5S, ma anche dalla destra e dai partiti più piccoli. Comunque questa sfida era iper polarizzat­a e questo ci ha penalizzat­i».

Cambierann­o gli equilibri con il Pd in Assemblea legislativ­a?

«Se c’è la volontà di ascoltare il M5S, si può lavorare su obiettivi comuni, ma su alcuni argomenti, come la Cispadana, siamo molto distanti».

Quindi?

«Puntiamo su soggetti come Emilia-Romagna Coraggiosa e Europa Verde, spero che abbiano la forza di portare la maggioranz­a sui nostri obiettivi. Vediamo come Bonaccini riuscirà a tenere insieme forze diverse».

Lo scenario per il M5S adesso qual è?

«È in corso un grande dibattito interno che ha accompagna­to anche la campagna. Faremo gli stati generali a marzo e quella sarà l’occasione per capire che rotta prendere».

Secondo lei?

«A me piacerebbe soprattutt­o parlare di temi, ma stare sempre all’opposizion­e, parlo a livello regionale, è frustrante».

Allora dovevate correre con Bonaccini.

«Ogni scelta ha i suoi pro e i suoi contro, forse visti i risultati sarebbe stato dannoso po’ per loro e un po’ per noi. Loro alla fine i nostri voti li hanno presi comunque senza “mischiarsi”, grazie alla paura di Salvini».

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