Corriere di Bologna

La corsa d’oro alla classifica dei tifosi Rossoblù ottavi ma bisogna crescere

La media spettatori incide per il 12% nella ripartizio­ne dei diritti tv

- di Fernando Pellerano © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Non porta punti ma soldini. È la classifica degli spettatori presenti allo stadio. Non più semplice statistica, ma nuova voce per la ripartizio­ne dei diritti tv che pesa per il 12%, mentre l’audience per l’8%. Graduatori­a, quella degli spettatori, in cui il Bologna, arrivato a metà percorso, è piazzato bene, ottavo. Anzi, era, perché proprio alla prima del girone di ritorno, col Verona, il Dall’Ara ha toccato il punto più basso della stagione: solo 20.697. E così ora è nono superato dall’incredibil­e Lecce. Dalle 23.589 presenze medie pre Hellas, si è scesi a 23.300, mentre i salentini coi 26 mila presenti al Via del Mare con l’Inter sono saliti a 23.542.

Detto che l’anno scorso il Bologna chiuse al decimo posto, l’obiettivo da qui a maggio è riconquist­are l’ottava posizione. Possibile solo se gli appassiona­ti più pigri, ammaliati e coccolati dalla tv, torneranno al Dall’Ara. Un buon modo per dare una mano alla squadra e al club. Per ogni posizione in più o in meno ballano centinaia di migliaia di euro.

Più su non ci si può arrivare perché il divario con le prime sette è incolmabil­e: la più vicina è il Napoli con 31.183 presenze. In cima troviamo l’Inter con 65 mila spettatori, poi il Milan con 54 mila, la Lazio e la Juve a 39 mila, la Roma a 36 mila e la sorprenden­te Fiorentina poco sotto, con 12 mila presenze in più del Bologna nonostante identica popolazion­e. Altra passione: 28 mila abboquest’anno, nati contro i 15 rossoblù, e pochi altri sport da seguire. Sia al Franchi sia al Dall’Ara gli spettatori sono comunque aumentati. Così come nel campionato di serie A: da 25.481 a 27.492 (sostituite le «piccole piazze»). Bologna sotto media quindi. Da registrare l’effetto Mihajlovic: il saldo rispetto all’anno passato è + 2.050.

Due le squadre superate il Genoa e il Torino, ora decima e dodicesima con 22 mila presenze (in mezzo c’è l’Udinese), ma infilata per poche unità dal Lecce (94 mila abitanti, 18 mila abbonati per il ritorno in serie A). Più indietro la Samp, che sta vivendo una stagione difficile, poi sotto i 20 mila troviamo Atalanta, Verona, Parma e Cagliari. Fanalini di coda Brescia, Spal e Sassuolo.

Nel computo delle presenze pesa il calendario, cioè aver o meno ospitato Juve, Inter, Milan. squadre che fanno registrare le affluenze più alte. Al

Dall’Ara sono già passate Inter (28.498 record stagionale) e Milan (23.707), manca all’appello la Juve, mentre al Lecce manca il Milan. Il Genoa invece ha ospitato solo i rossoneri, mentre il Torino ha già visto passare tutti e tre.

Il Bologna riparte sabato con il Brescia, il Lecce ospita i granata: il calcio offerto dai rossoblù si Sinisa merita una buona cornice di pubblico, anche se l’avversario non è blasonato (ma spesso è il clima a incidere di più).

Quest’anno, milanesi a parte, la media spettatori è stata superata con la Spal, la Samp e la Roma (25, 24 e 23). Sotto invece con Lazio e Fiorentina a quota 22 e poi Parma e Atalanta sui 21 mila per arrivare al calo col Verona. Mai comunque sotto i 20 mila, cosa avvenuta 7 volte l’anno scorso. Per andare in Europa, serve anche un pubblico all’altezza.

 ?? Dall’Ara ?? Quest’anno il Dall’Ara non si è mai totalmente riempito La media dei rossoblù è inferiore a quella del Lecce
Dall’Ara Quest’anno il Dall’Ara non si è mai totalmente riempito La media dei rossoblù è inferiore a quella del Lecce

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