Le paure di Chiara e il male oscuro da affrontare
Alla libreria Modo Infoshop oggi Alessandro Baronciani presenterà «Quando tutto diventò blu»
Era il 2008 l’anno in cui Quando tutto diventò blu veniva pubblicato dalla casa editrice bolognese Black Velvet. A oltre dieci anni di distanza il lavoro di Alessandro Baronciani, che si divide tra Pesaro e Milano, viene ora riproposto in una nuova edizione da Bao publishing. Ma non solo, perché il graphic novel è pronto per trasformarsi in un singolare «concerto a fumetti» che verrà presentato in vari circoli Arci. A sonorizzare i disegni live di Baronciani saranno Corrado Nuccini dei Giardini di Mirò e il violoncellista Daniele Rossi, mentre a dare voce ai testi originali scritti per lo spettacolo saranno Ilaria Formisano dei Gomma e Her Skin. A loro si aggiungeranno diverse ospiti tra cui Maria Antonietta, il 13 febbraio alla Sala Estense di Ferrara, e Giungla e Francesca Bono degli Ofeliadorme il 15 marzo al Mercato Sonato di Bologna.
Nel frattempo Baronciani, classe 1974, oggi presenterà in forma più canonica la riedizione, alle 19 da Modo Infoshop
in via Mascarella 24/b. Con all’attivo lavori come Le ragazze nello studio di Munari e Come svanire completamente, Baronciani ha anche curato la grafica di dischi per gruppi come i Baustelle e i Tre Allegri Ragazzi Morti del collega fumettista Davide Toffolo e lui stesso fa parte, come chitarrista e cantante, delle band Altro e Tante Anne.
Al centro di Quando tutto diventò blu c’è Chiara, una studentessa che frequenta l’università e lavora, colta da attacchi di panico dopo aver appreso della morte di Marco, un suo compagno d’università gravemente malato. Il panico la attaccherà per la prima volta quando si trova in treno, di ritorno da una giornata trascorsa a Bologna. Da allora, la sua vita cambierà drasticamente, a partire dalle azioni più quotidiane come prendere l’autobus o guidare il motorino, improvvisamente divenute ostacoli insuperabili.
Un racconto intimo che parte dalle profondità del mare in cui Chiara è immersa, dove percepisce tutto il buio delle sue paure. Il limbo di disperazione, panico e paura in cui Chiara precipita è rappresentato da Baronciani utilizzando esclusivamente due colori, il bianco e il blu. «Mi è sempre piaciuto - racconta lui stesso - che i fumetti usassero un inchiostro particolare e per questo ho utilizzato il blu. Nel periodo di Quando tutto diventò blu mi erano arrivate le prime riviste dal Giappone e avevo notato che quelle maschili avevano la carta che cambiava di colore mentre quelli femminili cambiavano tipo di inchiostro. Così avevo pensato di usare il blu per la storia di questa ragazza che si trova ad affrontare un male oscuro, l’avventura di una persona che non riesce più a uscire di casa».