Corriere di Bologna

«Il Partizan e la Coppa Ci giochiamo tantissimo»

L’esterno: «Ci giochiamo tanto, i tifosi lo sanno. Poi tocca a Interconti­nentale e Coppa Italia»

- Di Luca Aquino

Kyle Weems, contro Pesaro è arrivata la settima vittoria consecutiv­a in campionato con l’accelerazi­one decisiva nel terzo quarto dopo un primo tempo di alti e bassi.

«Non si è trattato di sottovalut­are l’avversario, perché sapevamo che Pesaro ha dei buoni giocatori che hanno segnato anche dei tiri difficili. L’importante è stato imporre la nostra volontà, cominciare a correre, recuperare qualche pallone per ottenere qualche facile canestro in contropied­e come fatto nel terzo quarto».

In questo modo, Djordjevic ha potuto gestire le energie di tutti.

«Avremo un periodo ricco di partite fra Partizan, Tenerife e la Coppa Italia. Non ci fermiamo mai, ma il coach e lo staff stanno facendo un grande lavoro per proteggere sia il nostro corpo sia la nostra mente ruotando tutti gli uomini, uno dei vantaggi di avere una squadra così profonda. Anche i più giovani si fanno trovare pronti, sabato sono scesi in campo e hanno fatto proseguire il cammino della nave senza problemi».

Con 30 assist avete stabilito un nuovo record del club. La circolazio­ne di palla continua a essere un punto di forza?

«Penso sia una statistica impression­ante e Markovic neanche ha giocato. Abbiamo avuto 7 uomini in doppia cifra, significa che giochiamo nel modo giusto. Qualche volta, quando affronti squadre come Pesaro che sono in fondo alla classifica, i giocatori guardano più a loro stessi, a infiocchet­tare belle statistich­e: noi non lo abbiamo fatto e dimostra una volta di più la grande profession­alità di questo gruppo. Abbiamo trattato Pesaro con rispetto, i 30 assist sono meraviglio­si ma dovremo limitare un po’ le palle perse, a volte dovute al fatto che siamo troppo altruisti».

Avete fatto corsa di testa da inizio stagione, come approcciat­e questo momento che metterà in palio i primi trofei dell’anno, fra Interconti­nentale e Coppa Italia?

«Sembra un cliché, però affrontere­mo un giorno per volta. È vero che Coppa Interconti­nentale e Coppa Italia sono i primi trofei della stagione, ma prima c’è la sfida importanti­ssima contro il Partizan, la partita dell’anno fino a questo momento secondo me. So che i nostri tifosi saranno pronti e noi dobbiamo avere una reazione dopo la dura sconfitta di Belgrado. Forse qualcuno se l’è dimenticat­a, ma non noi, e vogliamo riscattarc­i perché in palio c’è tantissimo, come l’eventuale vantaggio del fattore campo nei playoff di Eurocup e una qualificaz­ione che dobbiamo ancora centrare. Quindi prima pensiamo al Partizan, poi toccherà a Tenerife».

È stata una settimana dura emotivamen­te, l’ultima?

«La tragedia di Kobe Bryant mi ha colpito dritto al cuore perché anche io sono padre. Bisogna godersi il momento, sono legato ai valori della famiglia, telefono spesso ai miei famigliari, ai miei amici per fare sentire loro il mio affetto. Kobe è stato l’ispiratore della nostra generazion­e di giocatori, sono abbastanza sicuro di poterlo dire per tutti noi, non solo gli americani ma anche per gli atleti del resto del mondo. La sua etica del lavoro, la sua voglia, il modo di mantenere un equilibrio con la sua famiglia è qualcosa a cui ho sempre guardato. Ho indossato le sue scarpe nelle ultime due partite, ho visto tantissimi filmati in una settimana che è stata molto complicata emotivamen­te. Da giocatore continuerò a lavorare ogni giorno, godendomi i miei bambini e mia moglie più che posso».

Il momento in Eurocup Dopo la prima partita vogliamo riscattarc­i perché in palio c’è tantissimo, come il vantaggio del fattore campo nei playoff

Omaggio al Mamba Kobe è stato l’ispiratore della nostra generazion­e Ho sempre guardato alla sua etica del lavoro e al modo di mantenere un equilibrio con la famiglia

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy