Corriere di Bologna

La zona Mihajlovic non tradisce mai

Con quello di Palacio sono cinque i gol arrivati dopo il 90esimo: quattro sono stati decisivi

- di Alessandro Mossini

Ora si può cominciare a chiamarla zona Mihajlovic, più che zona Cesarini. Il Bologna contro l’Udinese ha trovato con Palacio al 92’ il quinto gol del suo campionato nei minuti di recupero, il quarto decisivo per ottenere punti preziosi: era già successo — sempre al Dall’Ara — al 93’ di Bologna-Spal (Soriano), al 95’ di Bologna-Parma (Dzemaili) e al 95’ di Bologna-Fiorentina (Orsolini). Le reti nei minuti di recupero in tutta la stagione sono cinque, consideran­do l’ininfluent­e autorete di Faragò nella sconfitta per 3-2 rimediata a Cagliari.

È il dato più chiaro che sottolinea le qualità di un Bologna indomito, che non molla mai e che non dà nulla per scontato: lo ha sottolinea­to anche il tattico rossoblù Emilio De Leo, evidenzian­do che il gruppo «ormai sa di avere le carte in regola per ribaltare le partite e non si fa abbattere neanche dagli eventi negativi delle partite, come un gol subito». Esattament­e come accaduto sabato contro l’Udinese, quando l’ormai immancabil­e gol incassato (ventesima partita di fila, a solo una gara dal record societario del campionato 1955/56) è stato pareggiato in extremis, nonostante le assenze e il ricorso ad alcuni giovanissi­mi.

La rete sotto misura di Rodrigo Palacio aumenta anche il bottino rossoblù di punti conquistat­i da situazioni di svantaggio, con il Bologna sempre in testa a questa speciale classifica in serie A: con il pari di sabato contro i friulani sono ben 15 i punti conquistat­i dal Bologna in rimonta sui 34 totali, mentre nello scorso campionato ci si era fermati a 12 in totale. Recuperi davvero d’oro, per una squadra che nell’ultimo quarto d’ora di partita in generale incide davvero tanto: solo Lazio (13), Juventus (12) e Atalanta (12) hanno segnato più del Bologna dal 75’ in poi, con i rossoblù andati a segno complessiv­amente in dieci occasioni.

Oltre ai gol arrivati nei recuperi, nella lista vanno inserite le reti di Orsolini a Brescia, di Bani contro la Sampdoria, di Sansone a Napoli, dello stesso Sansone — su rigore — contro il Milan e ancora di Bani contro il Brescia. In quattro casi su cinque si è trattato di gol-vittoria da tre punti che hanno portato balzi importanti in classifica, dando un volto ben diverso alla classifica e firmando colpi importanti.

È il Bologna che non molla mai, che riflette in pieno l’atteggiame­nto del proprio allenatore e che ha assorbito i dettami già arrivati nel corso della clamorosa rincorsa-salvezza della passata stagione: già nello scorso campionato, infatti, nella gestione del tecnico serbo erano arrivati ben otto gol dall’80° minuto in poi in diciassett­e turni di campionato.

Un mix di resistenza fisica, voglia e concentraz­ione, perché in questi risultati c’è anche la capacità di restare attaccati alle partite, come dimostra la quasi totalità delle gare rossoblù (uniche eccezioni: la vittoria di Ferrara e i ko contro Sassuolo e Genoa) che si sono chiuse con un solo gol di scarto. Poi, nel recupero, arriva spesso il guizzo decisivo che porta punti, sorrisi e soddisfazi­oni.

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 ?? Infaticabi­le ?? Rodrigo Palacio fa festa dopo il gol dell’1-1 al 92’ che ha permesso al Bologna di portare a casa un punto contro l’Udinese passata in vantaggio nel primo tempo
Infaticabi­le Rodrigo Palacio fa festa dopo il gol dell’1-1 al 92’ che ha permesso al Bologna di portare a casa un punto contro l’Udinese passata in vantaggio nel primo tempo
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