Chiuso per virus
L’Emilia Romagna blocca i concorsi pubblici, verso lo stop anche il Cosmoprof. Rinviate le partite. Misure speciali nel Piacentino Bonaccini blinda scuole e università per una settimana. Divieto di manifestazioni pubbliche e private
L’Emilia Romagna si ferma per far fronte all’emergenza sanitaria del coronavirus.
Tutti a casa. In Emilia-Romagna chiudono da oggi e fino al primo marzo scuole di ogni ordine e grado, asili nido, Università. Vengono sospesi eventi e manifestazioni , come ogni forma di aggregazione in luoghi pubblici e privati, di gite, di istruzioni e concorsi.
L’ordinanza è stata firmata ieri dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e dal ministro della Salute, Roberto Speranza. «Abbiamo deciso di mettere in campo una serie di provvedimenti per far sì che si possa fronteggiare la diffusione del virus offrendo le migliori condizioni possibili di sicurezza e tutela ai cittadini» ha chiarito il presidente. «Siamo di fronte a un virus nuovo, ma non ci sono motivi per lanciare allarmi che possano ingenerare panico tra le persone», ha aggiunto l’assessore alla Salute Sergio Venturi.
Si ferma lo sport. Si prevede la sospensione di «manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di aggregazione in luogo pubblico o privato, anche di natura culturale, ludico, sportiva ecc, svolti sia in luoghi chiusi che aperti al pubblico», si legge nell’ordinanza.
Al pubblico verranno quindi chiusi anche i musei e altri luoghi della cultura come archivi, biblioteche e complessi monumentali. Anche teatri, cinema e palestre potrebbero decidere di chiudere per una settimana. Il Duse, ad esempio, ha sospeso tutti gli spettacoli in programma fino a domenica.
Pure realtà come BolognaFiere devono prendere decisioni in merito alle proprie iniziative. Ancora non c’è l’ufficialità, ma dovrebbe saltare il Cosmoprof. Da piazza Costituzione però ieri facevano notare che la manifestazione è in programma a metà marzo, quindi dopo lo scadere dell’ordinanza e che ancora una decisione non era stata presa.
Il trasporto pubblico, per ora almeno, non è bandito. Ma, ammonisce la Regione, «deve essere predisposta la disinfezione giornaliera dei treni regionali e di tutto il trasporto pubblico locale via terra, via aere e via acqua». Gruppo FS Italiane ha annunciato di aver già predisposto il potenziamento delle attività di pulizia disinfettanti, l’installazione a bordo treno di dispenser di disinfettante per mani e la consegna al personale di apposito equipaggiamento protettivo.
Per quanto riguarda l’istruzione, in Emilia-Romagna fino al primo marzo è prevista la «sospensione dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado nonché della frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, corsi professionali, master, corsi per le professioni sanitarie e università per anziani ad esclusione dei medici in formazione specialistica e tirocinanti delle professioni sanitarie, salvo le attività formative svolte a distanza». È stato ufficializzato, infatti, il rinvio del concorso per infermieri in programma da domani all’Unipol Arena.
Anche le religioni devono fare i conti con il coronavirus. L’Ucoii (unione delle comunità islamiche) ha diramato un appello raccomandando «a tutte le comunità islamiche delle aree dichiarate a rischio di prendere contatto con le autorità locali e di sospendere tutte le attività aggregative pubbliche, le cinque preghiere quotidiane inclusa quella congregazionale del venerdì, fino a nuovo aggiornamento — si legge nella nota dell’Ucoii—. Invitiamo a seguire attentamente le indicazioni delle autorità locali e a diffondere ai propri fedeli, anche con ausilio di traduzione in varie lingue, le raccomandazioni da parte delle fonti accertate anche in merito a come trattare eventuali sintomi». Per quanto riguarda la Chiesa, al netto della situazione di Piacenza (il vescovo aveva già da sabato vietato gesto della pace ai fedeli), a ieri ancora si attendevano per Bologna nuove direttive.