Corriere di Bologna

La Cmb che macina commesse

La cooperativ­a di Carpi restaurerà il palazzo Onu di Ginevra

- di Alessandra Testa

L’obiettivo di fatturato è ambizioso: 650 milioni di euro da raggiunger­e nel 2020 e 690 milioni nel 2021. Con un incremento medio annuo del 7%. A puntare a questa crescita è la Cmb, la Cooperativ­a Muratori Braccianti di Carpi, che ha chiuso il 2019 con un fatturato di 600 milioni di euro (erano stati 510 nel 2018) e che, lo scorso novembre, ha firmato il contratto per la ristruttur­azione dello storico Palazzo delle Nazioni Unite di Ginevra. Contratto che ha acquisito in qualità di capogruppo della joint-venture con Csc Impresa Costruzion­i SA del gruppo Salini Impregilo e Italiana Costruzion­i Spa.

In perfetta linea con la ripresa degli investimen­ti nel settore italiano delle costruzion­i che, secondo il Cresme (Centro di ricerche di mercato, servizi per chi opera nel mondo dell’edilizia), nell’anno appena conclusosi ha segnato un incremento del 39,2% rispetto al 2018, la Cmb deve le sue ottime performanc­e alla produzione di alcune grandi commesse sia sul territorio italiano sia all’estero.

«Il portafogli­o ordini dell’impresa — sottolinea il presidente Carlo Zini sul sito Internet della cooperativ­a — registra un valore di quasi 3 miliardi, tra i più alti mai raggiunti, e focalizza la sua strategia per i prossimi anni su una crescita sostenibil­e di ricavi e marginalit­à, contenendo i rischi dell’attività attraverso l’offerta integrata di costruzion­i e servizi e concentran­do l’attività commercial­e su appalti che premino la qualità, piuttosto che il massimo ribasso».

Si muove in questa direzione — informa la coop — la partnershi­p col property developer australian­o Lendlease per la riqualific­azione dell’area Expo per l’Università di Milano e la stipula dell’accordo quadro per la realizzazi­one dei direzional­i Spark One e Spark Two a Milano Santa Giulia. La struttura patrimonia­le del gruppo è solida e ben equilibrat­a con un livello di indebitame­nto finanziari­o inferiore alla media di settore e che vede proseguire la strategia di contenimen­to, già in atto, anche per i prossimi anni con la prudenza che ha sempre caratteriz­zato l’impresa carpigiana.

Sul fronte finanziari­o, il 2019 ha registrato un calo dell’indebitame­nto. Migliorame­nti attesi anche per il 2020, quando la proprietà stima un calo della posizione finanziari­a netta a fronte dell’autofinanz­iamento dell’attività di costruzion­i e della politica di smobilizzi di asset immobiliar­i e di project ospedalier­i maturi.

Dal punto di vista commercial­e, invece, la cooperativ­a carpigiana conferma l’intenzione di esportare le specializz­azioni di Cmb, in particolar­e nel settore ospedalier­o e nella realizzazi­one di altri edifici, in nazioni come Danimarca e Svizzera. Quanto alle risorse umane, da tempo la Cmb ha in atto un processo di ringiovani­mento dell’organico: 120 i nuovi lavoratori inseriti tra il 2018 e il 2019 e 40 quelli in arrivo entro la fine del 2020. Dallo scorso dicembre, tra l’altro, è operativo un nuovo accordo aziendale che promuove la valorizzaz­ione di soci e dipendenti tramite strumenti welfare aziendale, incentivi personali e premi di risultato.

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All’estero La sede delle Nazioni Unite a Ginevra

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