La Cmb che macina commesse
La cooperativa di Carpi restaurerà il palazzo Onu di Ginevra
L’obiettivo di fatturato è ambizioso: 650 milioni di euro da raggiungere nel 2020 e 690 milioni nel 2021. Con un incremento medio annuo del 7%. A puntare a questa crescita è la Cmb, la Cooperativa Muratori Braccianti di Carpi, che ha chiuso il 2019 con un fatturato di 600 milioni di euro (erano stati 510 nel 2018) e che, lo scorso novembre, ha firmato il contratto per la ristrutturazione dello storico Palazzo delle Nazioni Unite di Ginevra. Contratto che ha acquisito in qualità di capogruppo della joint-venture con Csc Impresa Costruzioni SA del gruppo Salini Impregilo e Italiana Costruzioni Spa.
In perfetta linea con la ripresa degli investimenti nel settore italiano delle costruzioni che, secondo il Cresme (Centro di ricerche di mercato, servizi per chi opera nel mondo dell’edilizia), nell’anno appena conclusosi ha segnato un incremento del 39,2% rispetto al 2018, la Cmb deve le sue ottime performance alla produzione di alcune grandi commesse sia sul territorio italiano sia all’estero.
«Il portafoglio ordini dell’impresa — sottolinea il presidente Carlo Zini sul sito Internet della cooperativa — registra un valore di quasi 3 miliardi, tra i più alti mai raggiunti, e focalizza la sua strategia per i prossimi anni su una crescita sostenibile di ricavi e marginalità, contenendo i rischi dell’attività attraverso l’offerta integrata di costruzioni e servizi e concentrando l’attività commerciale su appalti che premino la qualità, piuttosto che il massimo ribasso».
Si muove in questa direzione — informa la coop — la partnership col property developer australiano Lendlease per la riqualificazione dell’area Expo per l’Università di Milano e la stipula dell’accordo quadro per la realizzazione dei direzionali Spark One e Spark Two a Milano Santa Giulia. La struttura patrimoniale del gruppo è solida e ben equilibrata con un livello di indebitamento finanziario inferiore alla media di settore e che vede proseguire la strategia di contenimento, già in atto, anche per i prossimi anni con la prudenza che ha sempre caratterizzato l’impresa carpigiana.
Sul fronte finanziario, il 2019 ha registrato un calo dell’indebitamento. Miglioramenti attesi anche per il 2020, quando la proprietà stima un calo della posizione finanziaria netta a fronte dell’autofinanziamento dell’attività di costruzioni e della politica di smobilizzi di asset immobiliari e di project ospedalieri maturi.
Dal punto di vista commerciale, invece, la cooperativa carpigiana conferma l’intenzione di esportare le specializzazioni di Cmb, in particolare nel settore ospedaliero e nella realizzazione di altri edifici, in nazioni come Danimarca e Svizzera. Quanto alle risorse umane, da tempo la Cmb ha in atto un processo di ringiovanimento dell’organico: 120 i nuovi lavoratori inseriti tra il 2018 e il 2019 e 40 quelli in arrivo entro la fine del 2020. Dallo scorso dicembre, tra l’altro, è operativo un nuovo accordo aziendale che promuove la valorizzazione di soci e dipendenti tramite strumenti welfare aziendale, incentivi personali e premi di risultato.