Inizio «horror» tra gol e ammoniti «Non possiamo più permettercelo»
De Leo: «Mihajlovic? Era arrabbiato, voleva una prestazione più attenta per 90 minuti»
” Ai primi falli sono arrivati i cartellini Passiamo per essere la squadra più cattiva d’Europa: non è così
La rabbia per l’avvio di gara e un sorriso per ciò che si è visto nella seconda parte di gara: dal ko sul campo della neocapolista Lazio il Bologna torna con sentimenti contrastanti e l’analisi di De Leo parte proprio dai primi venti minuti, con i rossoblù presi a pallonate. «Non possiamo permetterci un avvio del genere — spiega il tattico — perché è chiaro che contro una squadra forte e in fiducia rischi di compromettere la gara. Poi siamo riusciti a ritrovare distanze e ci siamo dislocati meglio, ma nelle situazioni in cui potevamo riaprirla non siamo stati né bravi né fortunati a trovare l’1-2».
I rossoblù ci hanno provato anche con la variante del 3-41-2 già a fine primo tempo, diventata poi assetto fisso nella ripresa. Non a caso, con il rientro di alcuni elementi, si è rivisto anche un altro Bologna: «Dopo l’approccio blando dell’avvio è venuto fuori il vero Bologna. All’inizio abbiamo sofferto gli uno contro uno a metà campo e non eravamo determinati, con il risultato che la Lazio è stata brava ad eludere la nostra pressione che all’andata era stata decisiva, poi siamo passati al 3-4-1-2 con Orsolini seconda punta e Barrow più defilato. Lo abbiamo fatto perché dovevamo ricompattarci: a volte i due difensori centrali contro attaccanti forti e veloci hanno bisogno di uno schermo o di una copertura in più ed è un’opzione su cui stiamo lavorando»
Purtroppo, a quel punto ì era tardi: si è rivisto un buon Soriano, è mancata un po’ di fortuna ma l’inerzia della gara era già indirizzata. Su una cosa, però, De Leo e il Bologna si arrabbiano: «In epoca Var, ci si poteva attendere che quei due gol venissero annullati. Ciò che dispiace è che per l’ennesima volta ai primi falli sono arrivate ammonizioni e per la prossima partita abbiamo perso tre diffidati: passiamo per la squadra più indisciplinata d’Europa ma non è così». Con le ammonizioni di ieri, infatti, salteranno la prossima sfida Bani, Schouten e Santander: un tre su quattro di diffidati (con due già ammoniti entro i primi dieci minuti) che riporta con la mente ad anni bui. E ora l’attenzione va già a quanto accadrà in settimana, perché dopo i rinvii di ieri l’ipotesi di un Bologna-Juve giocato a porte chiuse domenica agita parecchio il club. Tornando alla sfida dell’Olimpico, è stato un pomeriggio particolare per Mihajlovic: «In settimana abbiamo lavorato sodo, nel prepartita era molto emozionato perché vive qui e questa città per lui è importante. Merita l’affetto mostrato dal popolo laziale, è stato felicissimo dell’accoglienza e senza dubbio ha vissuto un momento emozionante dopo quel giro di campo, però sicuramente se n’è andato arrabbiato: ci teneva a fornire una prestazione più attenta nell’arco dei 90 minuti».
Mastica amaro anche Tomiyasu, intervistato da Sky: «Nei primi 15 minuti abbiamo sofferto troppo e dobbiamo certamente migliorare l’approccio. Dobbiamo ripartire dalla mentalità della ripresa contro la Juventus. Il gol? Mi sarebbe piaciuto fosse valido, ma avrei preferito ancora di più vincere».
Quando potevamo riaprire la partita non siamo stati né bravi né fortunati a trovare il gol