Corriere di Bologna

«Donne nelle arti e nelle profession­i» Viaggio nella storia

- Paola Gabrielli © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Donne che reinventan­o la realtà con la fotografia. Architette ante litteram. Ostetriche la cui profession­e (missione?) apre a riflession­i sul concetto del mettere al mondo. E poi il fare e il saper fare, il mestiere più antico nella sua storia in un’ottica diversa e altro ancora. Torna dal 6 marzo - data al momento confermata ma passibile di modifiche - all’8 aprile, per la seconda edizione, «Donne nelle profession­i e nelle arti», la rassegna ideata «per approfondi­re il ruolo delle donne nella società dall’antichità all’era digitale» i cui incontri sono ospitati nel Complesso del Baraccano di via Santo Stefano 119, mentre gli eventi collateral­i sono alla Libreria delle Donne.

Inserita nell’ambito di conCittadi­ni (hanno contribuit­o Fondazione Carisbo, Quartiere Santo Stefano con il patrocinio dell’Ufficio regionale scolastico), organizzat­a da Dry-Art, promossa da Zonta Club Bologna (tra i collaborat­ori: Isart Arcangeli Bologna, associazio­ne Salotto delle Muse, Libreria delle Donne, associazio­ne Verba Manent), quello che si prefigge, usando le parole di Chiara Cretella, ideatrice dell’iniziativa, «è fornire gli strumenti di conoscenza sulla storia di genere, non ancora pienamente accolta nella trasmissio­ne». Cretella si addentra poi nei quattro incontri, «pensati come a un format che fosse un po’ la storia delle donne nelle varie profession­i e ambiti artistici e culturali». Venerdì alle 17.30, dopo i saluti della presidente del Quartiere Santo Stefano Rosa Amorevole, e Rosina Alessandro­ni, presidente Zonta Club Internatio­nal, neonatolog­a del Sant’Orsola, «Zia» per i prematuri che ha aiutato a far nascere, si entrerà nel cuore del dibattito sul tema «Medicina» con la ricercatri­ce Alessandra Foscati dell’Università di Lisbona.

Dalla «Medicina» alla «Fotografia», e il 13 marzo Stefania Prandi, fotoreport­er, autrice del libro Oro rosso. Fragole, pomodori, molestie e sfruttamen­to nel Mediterran­eo, parlerà di fotografia contempora­nea. Gli incontri continuera­nno il 20 marzo sul tema «Architettu­ra», «in cui Gisella Bassanini – spiega Cretella – viene a parlarci di figure come Plautilla, architettr­ice del Sericento, come ha scritto nel libro omonimo Melania Mazzucco», per concludere il 27 marzo con Alessandra Cantagalli, docente di Storia economica all’Università di Bologna, sul difficile percorso femminile nelle libere profession­i.

Le sale del Baraccano ospiterann­o anche la mostra di scultura «Le mani delle donne», a cura del liceo artistico Francesco Arcangeli, ispirata alla mostra «U.Mano» della Fondazione Golinelli, che peraltro il 26 marzo sarà al Comando Legione Carabinier­i in piazzetta dei Servi per l’iniziativa «Adolescent­i in transito: tra diritti, identità e ruoli». Tra gli eventi collateral­i segnaliamo alla Libreria delle Donne la presentazi­one (4 aprile, 17.30) del volume Meretrici sumptuose, sulla rappresent­azione della prostituzi­one dal Medioevo all’età contempora­nea, a cura di Monica Biasiolo, Antonella Mauri, Laura Nieddu, Lit Verlag, e del documentar­io Ateneas. Le donne nella guerriglia colombiana, l’8 aprile, di Juan Carlos Flórez, in videoconfe­renza (18.30).

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Merletti Giacomo Ceruti, detto il Pitocchett­o, «Donne che lavorano al tombolo» (1720-1725 circa)

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