«Donne nelle arti e nelle professioni» Viaggio nella storia
Donne che reinventano la realtà con la fotografia. Architette ante litteram. Ostetriche la cui professione (missione?) apre a riflessioni sul concetto del mettere al mondo. E poi il fare e il saper fare, il mestiere più antico nella sua storia in un’ottica diversa e altro ancora. Torna dal 6 marzo - data al momento confermata ma passibile di modifiche - all’8 aprile, per la seconda edizione, «Donne nelle professioni e nelle arti», la rassegna ideata «per approfondire il ruolo delle donne nella società dall’antichità all’era digitale» i cui incontri sono ospitati nel Complesso del Baraccano di via Santo Stefano 119, mentre gli eventi collaterali sono alla Libreria delle Donne.
Inserita nell’ambito di conCittadini (hanno contribuito Fondazione Carisbo, Quartiere Santo Stefano con il patrocinio dell’Ufficio regionale scolastico), organizzata da Dry-Art, promossa da Zonta Club Bologna (tra i collaboratori: Isart Arcangeli Bologna, associazione Salotto delle Muse, Libreria delle Donne, associazione Verba Manent), quello che si prefigge, usando le parole di Chiara Cretella, ideatrice dell’iniziativa, «è fornire gli strumenti di conoscenza sulla storia di genere, non ancora pienamente accolta nella trasmissione». Cretella si addentra poi nei quattro incontri, «pensati come a un format che fosse un po’ la storia delle donne nelle varie professioni e ambiti artistici e culturali». Venerdì alle 17.30, dopo i saluti della presidente del Quartiere Santo Stefano Rosa Amorevole, e Rosina Alessandroni, presidente Zonta Club International, neonatologa del Sant’Orsola, «Zia» per i prematuri che ha aiutato a far nascere, si entrerà nel cuore del dibattito sul tema «Medicina» con la ricercatrice Alessandra Foscati dell’Università di Lisbona.
Dalla «Medicina» alla «Fotografia», e il 13 marzo Stefania Prandi, fotoreporter, autrice del libro Oro rosso. Fragole, pomodori, molestie e sfruttamento nel Mediterraneo, parlerà di fotografia contemporanea. Gli incontri continueranno il 20 marzo sul tema «Architettura», «in cui Gisella Bassanini – spiega Cretella – viene a parlarci di figure come Plautilla, architettrice del Sericento, come ha scritto nel libro omonimo Melania Mazzucco», per concludere il 27 marzo con Alessandra Cantagalli, docente di Storia economica all’Università di Bologna, sul difficile percorso femminile nelle libere professioni.
Le sale del Baraccano ospiteranno anche la mostra di scultura «Le mani delle donne», a cura del liceo artistico Francesco Arcangeli, ispirata alla mostra «U.Mano» della Fondazione Golinelli, che peraltro il 26 marzo sarà al Comando Legione Carabinieri in piazzetta dei Servi per l’iniziativa «Adolescenti in transito: tra diritti, identità e ruoli». Tra gli eventi collaterali segnaliamo alla Libreria delle Donne la presentazione (4 aprile, 17.30) del volume Meretrici sumptuose, sulla rappresentazione della prostituzione dal Medioevo all’età contemporanea, a cura di Monica Biasiolo, Antonella Mauri, Laura Nieddu, Lit Verlag, e del documentario Ateneas. Le donne nella guerriglia colombiana, l’8 aprile, di Juan Carlos Flórez, in videoconferenza (18.30).