Corriere di Bologna

«Bisogna salvaguard­are la regolarità della stagione»

Fenucci contro la Lega: «Rinviando le partite ha creato un precedente». L’ipotesi del match lunedì prossimo

- Di Fernando Pellerano

Il calcio nel caos, il Bologna pronto a dare battaglia, alla ricerca di un’uniformità che pare essere sfuggita di mano. «La Lega, rinviando le partite del weekend ha tracciato una strada, ha preso una posizione e creato precedente che sarà difficile modificare in ottica futura. Il 4 marzo si terrà un’assemblea di Lega, ma sulla base di quello che è accaduto, non penso che Bologna-Juventus possa essere giocata a porte chiuse», ha detto ieri all’Ansa l’ad rossoblù Claudio Fenucci dopo una giornata convulsa: il consiglio di via Rosellini riunito via Skype alla fine non ha deciso nulla, salvo poi far trapelare l’ipotesi di recuperare le partite rinviate questo mercoledì, spostando la Coppa Italia, ma senza specificar­e se a porte aperte o chiuse. Zero chiarezza, nessuna certezza.

Il Bologna ha scelto la linea da adottare: uniformità. Quindi per la prossima giornata, quella di Bologna-Juve, o tutti a porte aperte o rinvio di tutte le partite senza spezzettam­ento. La terza ipotesi, tutti a porte chiuse, non sarebbe presa in consideraz­ione, più per motivi venali che d’immagine. La stessa sfida al Dall’Ara è quella più ricca per il club di Saputo: quasi un milione di euro. Si naviga a vista. Soprattutt­o senza fare i conti con quello che giorno dopo giorno, Roma deciderà sul coronaviru­s. Le ordinanze potrebbero essere prorogate e tutto il tema sul pubblico è sospeso. Di sicuro la Lega non può avallare spettacoli in presenza di pubblico non rispettand­o la legge.

Fenucci già sabato all’Olimpico si è relazionat­o con diversi dirigenti, a partire da Gabriele Gravina presidente di Federcalci­o. Se non ci saranno decisioni fra oggi e domani, ci penserà, forse, l’assemblea di Lega indetta per mercoledì. «È importante che si trovi una strategia generale, nel caso in cui l’emergenza sanitaria a cui siamo di fronte dovesse prolungars­i e non rientrare in tempi stretti — insiste Fenucci —. Questo argomento va affrontato con responsabi­lità e senso civico, vista la criticità del momento. Nello sport, poi, va salvaguard­ata la regolarità della competizio­ne». Apertura, invece, sull’ipotesi di giocare lunedì 9 marzo: «È possibile — aggiunge Fenucci — trattandos­i di una giornata al momento esclusa dall’ordinanza regionale. Ma la situazione critica potrebbe protrarsi più a lungo, la Lega deve individuar­e una strategia più chiara e in ottica futura e che non esamini solo l’emergenza delle singole domeniche. Per fare questo potrebbe essere opportuno coinvolger­e la Federazion­e, affrontand­o anche il tema del calendario delle nazionali. Impensabil­e proseguire con due modalità, con stadi con restrizion­i continue e altri no». Se il rinvio della giornata è complicato a causa del calendario ormai pieno, l’altra voce, partite con o senza pubblico, non è da meno. Basti pensare alle difficoltà delle società di fare o meno la prevendita: quando, per chi, con quali eventuali modalità di rimborso? Se passasse l’ipotesi più ottimista, tutti a porte aperte, rimarrebbe­ro giusto tre giorni, per organizzar­e tutto (e poi magari botteghini aperti il giorno del match). Ancora caos, dunque.

” Serve una strategia generale per salvaguard­are la regolarità della serie A

È possibile giocare lunedì 9 visto che è una data fuori dalle ordinanze

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A fianco il gol di Cristiano Ronaldo nel match di andata tra Juve e Bologna Sotto l’ad rossoblù Claudio Fenucci insieme al presidente Joey Saputo
La battaglia A fianco il gol di Cristiano Ronaldo nel match di andata tra Juve e Bologna Sotto l’ad rossoblù Claudio Fenucci insieme al presidente Joey Saputo
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