«Gialli incomprensibili» Il club attacca gli arbitri
L’ad rossoblù dopo i cartellini contro la Lazio: «Ammonizioni incomprensibili»
«Ma che roba è? Due falli e due gialli?» L’audio colto dai microfoni a bordo campo dopo otto minuti di Lazio-Bologna (peraltro, con termini molto più spicci) arrivava dalla panchina rossoblù e probabilmente era dello stesso Sinisa Mihajlovic, che si è decisamente arrabbiato con il quarto uomo per le due ammonizioni arrivate a Bani e a Schouten che hanno finito per condizionare la gara dell’Olimpico e anche quella contro la Juventus, con le squalifiche che fermeranno i due giocatori.
L’arbitraggio del palermitano Rosario Abisso a Roma non è proprio andato giù al Bologna, non tanto per i gol annullati tramite Var — piacciano o meno i regolamenti attuali, sia il tocco di braccio di Denswil sia l’offside millimetrico che ha portato ad annullare il gol di Tomiyasu erano da punire — quanto per la gestione dei cartellini, parsa decisamente sballata.
Non è la prima volta, al punto che il Bologna con 3 espulsioni dirette, 3 per doppia ammonizione e 80 ammonizioni in 26 turni di campionato è primo per cartellini non solo in serie A ma nei cinque maggiori campionati d’Europa: solo gli sloveni del Gorica e gli ucraini del Lviv nel Vecchio Continente hanno subito più sanzioni. Per questo ieri nell’intervista all’Ansa l’ad rossoblù Claudio Fenucci si è fatto sentire: «È un dato incomprensibile — ha tuonato il dirigente del Bologna — perché la nostra è una squadra che cerca sempre di costruire gioco, affrontando le partite in maniera propositiva. Per di più, il gruppo è composto anche da molti giovani, che non sono portati per qualità e carattere a una mentalità speculativa. Il problema è che in diverse gare ci sono state molte valutazioni errate».
Insomma, è vero che il Bologna di Mihajlovic è una squadra che gioca ad alta intensità ma finire in cima alla lista dei cattivi come se fosse una banda di picchiatori catenacciari evidentemente non riflette la realtà delle cose: alcuni macro-episodi vengono rivisti al Var —e a volte lasciano ugualmente perplessi — ma spesso anche i cartellini e
Bilancio negativo
«Ci sono state molte valutazioni errate che ci sono costati punti e tanti indisponibili»
la gestione delle ammonizioni hanno un peso.
Per questo, ieri, Fenucci è tornato sul tema arbitrale: «Le interpretazioni degli arbitri ci sono costate qualche punto e tanti indisponibili. Ritengo che il settore arbitrale debba impegnarsi sempre di più per far sì che si trovi una uniformità di giudizio nel corso della singola gara e anche che episodi simili abbiano una modalità di valutazione costante in tutte le partite».
Un atto d’accusa forte, specialmente perché arriva da un dirigente che generalmente parla malvolentieri del tema e cerca di evitare polemiche sui direttori di gara: se Fenucci ieri ha parlato in questi termini, è perché al Bologna l’etichetta di squadra violenta o scorretta proprio non va giù, specialmente perché non riflette affatto la realtà.
Nella partita contro la Juventus mancheranno per squalifica Bani, Schouten e Santander, a Roma mancava Mbaye: una lunga lista di assenti che comincia a pesare e sulla quale il club ha voluto mettere le cose in chiaro, innervosito dall’andazzo. Lo stesso tattico rossoblù Emilio De Leo (altro uomo di Casteldebole generalmente molto diplomatico) si era arrabbiato nel dopopartita di Roma, sottolineando che «per l’ennesima volta in questa stagione, ai primi falli sono arrivate delle ammonizioni».
Contro la Lazio Abisso ha fatto subito due su due, tirando fuori immediatamente il giallo e facendo capire molto bene il menù di giornata: stavolta, però, il Bologna non è rimasto in silenzio. Anche i diplomatici, a volte, si arrabbiano.