Corriere di Bologna

IL CORONAVIRU­S VA IN BUSINESS

- Di Claudia Baccarani

Il Covid-19 è un virus che si diffonde sulle ali del benessere. Non perché distingua chi contagiare o meno. Ma la diffusione dell’epidemia ha seguito le rotte del business. Più che un fattore di rischio, un fattore di export che si allunga là dove le attività produttive prosperano (prosperava­no?).

Ele persone viaggiano di più, per lavoro e studio. Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto sono i tre territori più colpiti. Il nuovo triangolo industrial­e, ribattezza­to «LoVE», che in questi giorni più che amore e ricchezza distribuis­ce timori e segni di recessione. Per sé e intorno a sé, lungo la via Emilia, di azienda in azienda e di ospedale in ospedale, giù giù fino a Roma in una sorta di inesorabil­e discesa agli inferi. Mentre il Sud osserva con il fiato sospeso e in cuor suo forse perfino si rallegra, per una volta, di non essere il primo della classe. La locomotiva economica italiana, che traina ad alta velocità un sistema-Paese che per grandi parti viaggia invece a un solo binario, è stata fermata o comunque rallentata da un nemico subdolo e invisibile, arrivato dalla Cina in business class. Il presidente dell’EmiliaRoma­gna, Stefano Bonaccini, che ha avuto poco tempo per gioire della vittoria alle elezioni di fine gennaio (ma sembra una vita fa), ha fatto i suoi conti e li ha squadernat­i sul tavolo del premier Conte e del governo gialloross­o, che ora dovrà vestire i panni del dottore al capezzale dell’Italia intera: nelle tre regioni più colpite dal coronaviru­s si produce quasi il 50% del Pil italiano, avverte il governator­e. Da qui deve passare la reazione, o saranno ancora più dolori, per tutti. La Cina colpita al cuore teme di non raggiunger­e gli obiettivi di crescita annunciati: +5%. L’Italia da anni si rallegra a programmar­e aumenti di Pil che oscillano tra lo 0,2 e l’1,2%. I bollettini quotidiani sui nuovi contagi potrebbero essere affiancati da quelli su chiusure di attività e perdita di posti di lavoro. Bisogna ridare fiato alla locomotiva che rischia di deragliare facendo ancora più vittime del Covid-19.

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