Il giorno più nero: altri 124 casi Ma nessuno dei nuovi è grave
In Emilia-Romagna i contagiati ora sono 543. Ulteriori 4 deceduti: avevano altre patologie. Grave un livornese che aveva partecipato a una corsa sotto le due torri
Evitare baci e abbracci perché «il primo antidoto vero per debellare il coronavirus è il nostro comportamento». A lanciare l’appello è il sindaco Virginio Merola, nel giorno in cui il Covid-19 ha portato a 544 il numero dei contagiati in Emilia-Romagna: un aumento di 124 casi in 24 ore. Un giorno nero.
Nel dato generale sono calcolate anche le vittime: tutte persone già affette da altre patologie il cui quadro clinico è peggiorato a causa del coronavirus. Dall’inizio dell’emergenza i morti in regione sono saliti a 22 (sei di provenienza lombarda), quattro in più rispetto a martedì sera, e tra questi tre nuovi decessi sono avvenuti all’ospedale di Piacenza (due uomini e una donna tra i 64 e gli 87 anni) e un’altra vittima a Parma (una signora di 87 anni). Per la provincia di Bologna c’è stato un raddoppio dei casi, sebbene siano ancora pochi, passando dunque da 6 a 12, con una diagnosi avvenuta a Imola: i refertati abitano a Medicina, Budrio, San Lazzaro, Casalecchio, Granarolo e in città. C’è inoltre da segnalare il contagio avvenuto nella provincia di Bologna di un 55enne livornese risultato positivo e ricoverato in terapia intensiva a Livorno: l’uomo che avrebbe preso parte a una corsa podistica prima che scattassero i divieti si sarebbe inoltre presentato al pronto soccorso dell’ospedale della città toscana richiedendo quindi l’avvio dell’iter di monitoraggio sia per infermieri e medici che lo hanno curato ma anche per altri pazienti in attesa.
Tornando al bilancio quotidiano della Regione, ieri avvenuto solo con una nota a causa della quarantena alla quale è sottoposto l’assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini, resta il Piacentino l’area più sotto stress e per la quale si sta predisponendo un raddoppio delle disponibilità di posti nei reparti di Terapia intensiva. La provincia di Piacenza è a quota 319, segue Parma (115), poi Modena (41) tallonata da Rimini (33) e Reggio Emilia (20). Bologna è a 12 e chiudono Forlì-Cesena (2) e Ravenna (2) con Ferrara ancora immune a contagi. Sale anche il numero delle persone «clinicamente guarite», che non presentano cioè più alcuna manifestazione clinica dovuta al virus, 6 in tutto finora, ma è anche cresciuto quello dei pazienti ricoverati in terapia intensiva, che sono diventati 26.
Visto l’aumento dei casi e vista in generale una situazione che di giorno in giorno diventa più tesa ieri Merola ha deciso di diffondere un video per rassicurare la città. «Ognuno di noi deve semplicemente applicare le misure che l’Istituto superiore di sanità sta comunicando — spiega —. Sono normali misure di precauzione, le normali misure igieniche che state già applicando». Il sindaco aggiunge: «Dobbiamo comprendere tutti, davvero, che la prima manovra economica da fare è quella di riuscire a debellare il virus. Non vi sto chiedendo di isolarvi in casa ma rinviate un abbraccio e i baci, è un modo concreto per dimostrare che li rispettate e gli volete bene». Merola ha poi ricordato che il governo sta già prendendo dei provvedimenti per sostenere i settori in crisi «ma per renderli incisivi serve sconfiggere il virus». E a proposito di comportamenti corretti ieri, in Città metropolitana, è stato il vicesindaco metropolitano Fausto Tinti a chiedere di svolgere un conferenza stampa distanziando maggiormente i partecipanti.
Merola La prima manovra economica da fare è quella di riuscire a debellare il virus
Non vi sto dicendo che dovete isolarvi in casa, ma di rinviare un abbraccio e i baci a chi volete bene