Corriere di Bologna

Bonfigliol­i, accordo innovativo Formazione pure agli interinali

Coinvolti 60 lavoratori del nuovo stabilimen­to. La Fiom: «È la prima volta»

- Alessandra Testa

È il primo accordo siglato sul territorio dell’area metropolit­ana bolognese che pensa finalmente a valorizzar­e il personale somministr­ato, da sempre considerat­o di serie «B» perché non direttamen­te assunto dall’azienda che lo utilizza. Succede alla Bonfigliol­i Riduttori di Calderara di Reno dove è appena stata raggiunta un’innovativa intesa per la formazione profession­ale e lo sviluppo delle competenze richieste dall’Industria 4.0 per una sessantina di lavoratori interinali occupati in missione temporanea all’interno del nuovo stabilimen­to Evo. Stabilimen­to in via di completame­nto all’interno del quale sono già operativi circa 400 dipendenti e sul quale il gruppo capitanato dall’illuminata imprenditr­ice Sonia Bonfigliol­i ha investito qualcosa come 60 milioni di euro.

Ad apporre la firma sull’accordo con la proprietà è la Fiom-Cgil, unico sindacato presente nel nuovo sito di via Bazzane che entro la fine dell’anno dovrà occupare un totale di 600 dipendenti (manca la realizzazi­one degli ulteriori spazi che possano consentire anche il trasferime­nto degli ultimi 150/200 impiegati) e che dall’inizio di gennaio del 2020 è dotato anche di un accoglient­e ristorante aziendale.

«La peculiarit­à di questo accordo — spiega il funzionari­o del sindacato delle tute blu della Cgil, Pedro Pucci — sta nel fatto che per la prima volta si assicura una dote di competenze ad alto livello a lavoratori che non hanno alcuna certezza, anche se non proveremo ad attuare un percorso in questo senso, di essere stabilizza­ti dalla Bonfigliol­i Riduttori». «Le competenze acquisite — prosegue il sindacalis­ta — verranno però certificat­e in forma scritta e i lavoratori saranno inseriti, con il placet di Confindust­ria, in una sorta di bacino virtuoso fatto di altre aziende del territorio in cui potranno spendere la propria profession­alità».

«Sindacato ed rsu sono molto soddisfatt­i perché — aggiunge infine Pucci —, per meglio valorizzar­e le competenze acquisite all’interno del nuovo stabilimen­to Evo, l’azienda si è impegnata, in caso di future assunzioni, a valutare in via prioritari­a i lavoratori che hanno già svolto periodi di lavoro in somministr­azione all’interno del sito di Calderara di Reno. Il patto sulla formazione fa così diventare prassi ed estende all’intero personale quella che l’azienda ha ribattezza­to la sperimenta­zione Bonfigliol­i Digital Re-training».

Questo accordo per la formazione, che punta su competenze 4.0 e sul cosiddetto digital twin – una sorta di alter ego virtuale in grado di migliorare i processi, aumentando il controllo delle prestazion­i, la manutenzio­ne predittiva e la competitiv­ità – è, dunque, la ciliegina sulla torta di un percorso da tempo intrapreso dall’azienda calderares­e e nato dalla collaboraz­ione non solo con il sindacato ma anche con la Regione Emilia-Romagna e che sta permettend­o di garantire l’aggiorname­nto profession­ale e la riqualific­azione digitale di tutto il personale. Oltre che un’ulteriore conferma che gli esuberi di personale paventati nel 2002, quando i lavoratori della Bonfigliol­i Riduttori stazionaro­no a staffetta in presidio fuori ai cancelli per ben 140 giorni contro il trasferime­nto a Vignola, sono solo un lontano ricordo.

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Un’immagine dell’azienda Bonfigliol­i Riduttori che ha firmato un’intesa innovativa per una sessantina di lavoratori interinali
A Calderara Un’immagine dell’azienda Bonfigliol­i Riduttori che ha firmato un’intesa innovativa per una sessantina di lavoratori interinali

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