Bonfiglioli, accordo innovativo Formazione pure agli interinali
Coinvolti 60 lavoratori del nuovo stabilimento. La Fiom: «È la prima volta»
È il primo accordo siglato sul territorio dell’area metropolitana bolognese che pensa finalmente a valorizzare il personale somministrato, da sempre considerato di serie «B» perché non direttamente assunto dall’azienda che lo utilizza. Succede alla Bonfiglioli Riduttori di Calderara di Reno dove è appena stata raggiunta un’innovativa intesa per la formazione professionale e lo sviluppo delle competenze richieste dall’Industria 4.0 per una sessantina di lavoratori interinali occupati in missione temporanea all’interno del nuovo stabilimento Evo. Stabilimento in via di completamento all’interno del quale sono già operativi circa 400 dipendenti e sul quale il gruppo capitanato dall’illuminata imprenditrice Sonia Bonfiglioli ha investito qualcosa come 60 milioni di euro.
Ad apporre la firma sull’accordo con la proprietà è la Fiom-Cgil, unico sindacato presente nel nuovo sito di via Bazzane che entro la fine dell’anno dovrà occupare un totale di 600 dipendenti (manca la realizzazione degli ulteriori spazi che possano consentire anche il trasferimento degli ultimi 150/200 impiegati) e che dall’inizio di gennaio del 2020 è dotato anche di un accogliente ristorante aziendale.
«La peculiarità di questo accordo — spiega il funzionario del sindacato delle tute blu della Cgil, Pedro Pucci — sta nel fatto che per la prima volta si assicura una dote di competenze ad alto livello a lavoratori che non hanno alcuna certezza, anche se non proveremo ad attuare un percorso in questo senso, di essere stabilizzati dalla Bonfiglioli Riduttori». «Le competenze acquisite — prosegue il sindacalista — verranno però certificate in forma scritta e i lavoratori saranno inseriti, con il placet di Confindustria, in una sorta di bacino virtuoso fatto di altre aziende del territorio in cui potranno spendere la propria professionalità».
«Sindacato ed rsu sono molto soddisfatti perché — aggiunge infine Pucci —, per meglio valorizzare le competenze acquisite all’interno del nuovo stabilimento Evo, l’azienda si è impegnata, in caso di future assunzioni, a valutare in via prioritaria i lavoratori che hanno già svolto periodi di lavoro in somministrazione all’interno del sito di Calderara di Reno. Il patto sulla formazione fa così diventare prassi ed estende all’intero personale quella che l’azienda ha ribattezzato la sperimentazione Bonfiglioli Digital Re-training».
Questo accordo per la formazione, che punta su competenze 4.0 e sul cosiddetto digital twin – una sorta di alter ego virtuale in grado di migliorare i processi, aumentando il controllo delle prestazioni, la manutenzione predittiva e la competitività – è, dunque, la ciliegina sulla torta di un percorso da tempo intrapreso dall’azienda calderarese e nato dalla collaborazione non solo con il sindacato ma anche con la Regione Emilia-Romagna e che sta permettendo di garantire l’aggiornamento professionale e la riqualificazione digitale di tutto il personale. Oltre che un’ulteriore conferma che gli esuberi di personale paventati nel 2002, quando i lavoratori della Bonfiglioli Riduttori stazionarono a staffetta in presidio fuori ai cancelli per ben 140 giorni contro il trasferimento a Vignola, sono solo un lontano ricordo.