Corriere di Bologna

Virtus, ok a Belgrado Avanti in Eurocup

Battuto il Darussafak­a. Il Monaco ai quarti Super Teodosic, grande impatto di Pajola

- L. A.

La Virtus va. Con la miglior prestazion­e offensiva della stagione, la Segafredo stampa 106 punti nel deserto della Stark Arena di Belgrado e si qualifica per i quarti di finale nella gara dentro-fuori contro il Darussafak­a. I turchi concedevan­o poco più di 70 punti di media in Eurocup, se si temeva che i 21 giorni di stop avessero fatto perdere ritmo e automatism­i, la risposta della squadra di Djordjevic è arrivata forte e chiara. Tolto il 2-0 iniziale con la schiacciat­a di Hamilton, la Virtus ha controllat­o la partita dal primo all’ultimo minuto toccando in diverse occasioni il +21, prima a metà del secondo quarto poi a metà dell’ultimo per la spallata definitiva. Una vittoria di squadra con 28 assist, 133 di valutazion­e e le 14 palle perse unico neo a tenere in vita il Darussafak­a.

Teodosic davanti a Zanetti e Baraldi è stato ancora una volta gigante con 21 punti e 4/4 da tre, Ricci ha colpito a inizio ultimo quarto per lanciare la fuga buona, Gamble ha sigillato il canestro nel primo quarto difensivo da soli 14 punti concessi, Weems è tornato il solito essenziale collante. Ma se c’è da spendere un nome, in questa serata belgradese, è quello del quinto uomo in doppia cifra, Alessandro Pajola. Il play marchigian­o ha effettuato la singola giocata più importante della partita (della stagione?) quando il Darussafak­a si era portato a -4 con palla in mano nel terzo quarto (62-66): anticipo su Guler, antisporti­vo subito, 2/2 ai liberi e inizio di un 7-0 di parziale che ha riportato il vantaggio in doppia cifra. Presa fiducia sono arrivate giocate di grande personalit­à anche nel quarto periodo e gli ultimi 13 minuti consecutiv­i sul campo al posto di Markovic quando la squadra si è rimessa in moto tornando a +21 con le triple di Ricci (7394). Segnali di una squadra vera, compatta che non a caso nella prima occasione con tutto l’arsenale straniero a disposizio­ne ha tirato fuori una partita collettiva di altissimo livello. «Abbiamo eseguito il nostro piano partita molto bene, con tante sostituzio­ni all’inizio abbiamo cercato di mettere tutti in ritmo e le percentual­i da tre ci hanno aiutato — ha detto Djordjevic —. Il campo neutro è stato meglio per noi, siamo onesti, ma la salute viene prima di tutto e in Turchia non potevamo andare».

Il primo quarto da 6/7 da tre ha subito scavato il solco e le zampate di Teodosic hanno fatto +21 (23-44), ma le palle perse hanno un po’ frustrato la Segafredo, nel momento in cui l’intensità della difesa turca si è alzata. La qualità del gioco non è però mai venuta meno, il 15/25 da tre finale e il 59% anche da due sono il frutto del movimento di palla e dell’altruismo. Si è rivista, insomma, la Virtus pre-febbraio, quella che stava dominando ovunque. Da martedì 17 a Montecarlo, per gara 1 della serie dei quarti col Monaco, servirà subito una replica.

Abbiamo eseguito il nostro piano partita molto bene Il campo neutro è stato meglio per noi, siamo onesti

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Leader Milos Teodosic è stato protagonis­ta di una super prestazion­e contro il Darussafak­a. Sotto, la difesa del canestro di Delia

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