Corriere di Bologna

E Donini dal suo esilio ringrazia: «Sergio generoso e responsabi­le»

- Margherita Grassi

Non può uscire dalla sua abitazione nella campagna bolognese ma per il resto, per ora, la vita di Raffaele Donini non è cambiata di molto. «Lavoro tanto tra computer e telefonate, sono praticamen­te collegato tutto il giorno con la dirigente dell’assessorat­o Kyriakoula Petropulac­os e con i presidi ospedalier­i. La sanità non è solo coronaviru­s», dice. Con il coronaviru­s, però, il 51enne assessore regionale alla Sanità originario di Bazzano sta avendo a che fare eccome, perché è risultato positivo.

Martedì è venuto alla luce il fatto che la collega di giunta Barbara Lori — anche per lei è poi arrivata la positività al tampone — fosse a casa con la febbre dalla sera del 28 febbraio, giorno dell’insediamen­to del nuovo gruppo di governo di Stefano Bonaccini. Da lì le indagini sul resto della giunta, «e per fortuna solo noi siamo risultati contagiati», chiosa Donini, che non ha per ora alcun sintomo: «Non ho febbre nè tosse, due volte al giorno comunico il mio stato ai sanitari ma per ora non ho nessun segno di malessere, tanto che appunto lavoro incessante­mente anche se da casa». Se fino a ieri l’altro ha raccontato l’emergenza in viale Aldo Moro come voce della cabina di regia, da qualche ora sta sperimenta­ndo in prima persona la «profession­alità e l’adeguatezz­a del nostro sistema sanitario, in generale, e dei medici, degli infermieri, dei farmacisti e degli amministra­tivi delle aziende sanitarie».

«Vinceremo questa battaglia con le armi della profession­alità e dell’umanità, assieme al senso di responsabi­lità di tutti i cittadini che devono collaborar­e pienamente senza farsi prendere dal panico», assicura.

A loro, ai cittadini, Donini garantisce che la Regione sta tenendo bene dal punto di vista dell’organizzaz­ione dei presidi sanitari: «C’è qualche criticità a Piacenza che continuere­mo a monitorare, ma quasi la metà dei positivi, come nel mio caso, è asintomati­ca o presenta sintomi lievi tali da poter rimanere a casa; solo il 4% è in condizioni che richiedono trattament­i in terapia intensiva. Riusciremo a reggere l’onda. Dobbiamo affidarci agli studi di chi ci ha preceduto e della comunità scientific­a, che ci dicono che questi virus si indebolisc­ono con l’arrivo del caldo».

Uno tsunami più che un’onda, abbattutos­i sull’economia emiliano-romagnola anche per le conseguenz­e di provvedime­nti da una parte necessari e dall’altra forti, rispetto alle quali «la porta del governo deve restare aperta — dice ancora Donini — ma il presidente Bonaccini sa bussare molto bene e con voce vibrante. È necessario che ci aiutino sull’accesso al credito, sulla cassa integrazio­ne in deroga e su quella ordinaria».

Infine, da Donini un pensiero e un in bocca al lupo a chi temporanea­mente prenderà il suo posto in giunta, la stessa persona che lo ha preceduto: l’ex assessore Sergio Venturi. «Ha risposto sì con grande generosità e senso di responsabi­lità alla chiamata del presidente: è l’unico che con competenza possa risalire su questo treno in corsa e guidarlo».

” C’è qualche criticità a Piacenza da monitorare ma quasi la metà dei positivi come nel mio caso sta bene Ce la faremo a reggere l’onda

” Vinceremo con la armi della profession­alità e della umanità assieme al senso di responsabi­lità di tutti i cittadini che devono collaborar­e

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