Migranti, blitz di Làbas al consolato della Grecia
Una ventina di attivisti di Làbas ieri mattina ha occupato il consolato della Grecia in via Indipendenza e inviato, dal computer del Consolato, una pec all’ambasciata di Grecia a Roma per chiedere l’apertura dei confini e che i milioni di profughi siriani in Turchia siano lasciati liberi di entrare in Europa. «Nel 2015 centinaia di migliaia di persone — si legge nella mail — in fuga da guerre, povertà, catastrofi climatiche e violenze hanno percorso la rotta balcanica. L’Europa ha deciso di rafforzare la chiusura delle frontiere stipulando un accordo con la Turchia per il blocco forzato. Per anni oltre quattro milioni di persone si sono ritrovate bloccate in Turchia in condizioni disumane. Fino a qualche giorno fa, quando Erdogan ha deciso di trasformare milioni di uomini, donne e bambini disperati in strumenti di pressione nei confronti dell’Europa. Denunciamo, insieme, il gas lacrimogeno,il filo spinato e i proiettili che la stessa Europa sta utilizzando. Ora più che mai è necessaria l’evacuazione di tutte le persone migranti che si trovano alla frontiera e sulle isole greche in altri paesi dove possano vivere condizioni migliori. Pretendiamo quindi che l’ambasciatore greco in Italia faccia pressione sul governo greco per aprire immediatamente la frontiera». La senatrice della Lega Lucia Borgonzoni ha espresso «solidarietà al personale del consolato greco, preso di mira da un’azione violenta».