Corriere di Bologna

Clarins, stop ai licenziame­nti

Raggiunto l’accordo: 28 esuberi volontari. Forse si cede il marchio Hermes

- Alessandra Testa

Riduzione degli esuberi, uscite solo incentivat­e e un percorso di ricollocaz­ione. Sono questi i tre pilastri su cui poggia l’ipotesi di accordo raggiunta fra Clarins Italia e i sindacati confederal­i del commercio e messa ieri al vaglio dei lavoratori che hanno dato il loro placet.

Clarins Italia, che a fine gennaio aveva aperto una procedura di licenziame­nto per 40 dipendenti dovuta alla cessione dei marchi Mugler e Azzaro al gruppo L’Oreal, non potrà più imporre licenziame­nti unilateral­i ma dovrà definire un percorso di uscite, esclusivam­ente volontarie ed economicam­ente supportate, che non potranno superare le 28 unità. Ma non è tutto: mentre si vocifera che il prossimo brand ad essere ceduto dalla multinazio­nale francese della cosmetica di lusso sarà Hermes, all’incentivo di carattere economico si affianca un’offerta accompagna­mento al re-impiego dei volontari. «Dopo numerosi incontri siamo riusciti a raggiunger­e un accordo sostenibil­e — sottolinea Silvia Balestri della Fisascat-Cisl—

che ci consente di salvaguard­are l’occupazion­e e di ridurre in maniera consistent­e gli esuberi che sono passati da 40 (35 nel bolognese sui 128 totali) ad un massimo di 28 a livello nazionale». A parte lo stabilimen­to di Villanova di Castenaso, infatti, il colosso ha sedi anche a Roma e Milano.

«Il valore aggiunto dell’intesa — aggiunge Balestri— è la volontarie­tà. In più, è prevista la ricollocaz­ione degli esuberi del magazzino (5 unità) in un’azienda terza dell’indotto Bartolini». Le uscite si differenzi­ano in fasce, sulla base dell’età anagrafica dei lavoratori. Per i dipendenti fino a 35 anni che usciranno entro il 30 aprile è previsto un incentivo di 9 mensilità, che si riduce a 4 da maggio in poi. Le mensilità saranno invece 12 (che diventano 7) per gli addetti tra i 36 e 42 anni mentre saranno 14 (ridotte a 9) per chi ha un’età compresa fra i 43 e i 49 anni. Infine, dai 50 anni in su incentivo massimo di 17 mensilità (9 da maggio).

«In un contesto molto complesso per la natura della azienda — aggiunge Ilaria Mattioli della Filcams-Cgil — abbiamo raggiunto un ottimo accordo, che riduce gli esuberi e dà priorità alla volontarie­tà». «Il ruolo dei lavoratori – prosegue Mattioli – è stato determinan­te: affidarsi ai sindacati è la garanzia dell’otteniment­o di risultati migliori per tutti». «Davanti ad incentivi economicam­ente interessan­ti – spiega, infine, Fabio Leo della Uiltucs – gli addetti interessat­i, daranno i loro nominativi alle rappresent­anze sindacali aziendali che forniranno la lista all’azienda. Ora la nostra preoccupaz­ione – conclude – è legata all’epidemia di coronaviru­s che sta colpendo duramente il settore del commercio». Proprio in rispetto delle misure di contenimen­to , l’assemblea di ieri, a cui hanno partecipat­o una sessantina di lavoratori, si è svolta all’aria aperta.

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Un momento delle proteste nei giorni scorsi dopo l’annuncio della proprietà di procedere con i licenziame­nti
Ieri Un momento delle proteste nei giorni scorsi dopo l’annuncio della proprietà di procedere con i licenziame­nti

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