Il Bologna sospende gli allenamenti
Fenucci chiede alle altre società una valutazione dei danni economici. Oggi altra conference call per trovare possibili soluzioni
La sospensione del campionato, lo stop agli allenamenti, i calendari del futuro, ma soprattutto la questione economica, vitale per poter proseguire le attività delle società, oggi e domani. Quest’ultimo tema ieri è stato sollevato con forza dall’ad rossoblù Claudio Fenucci ai suoi colleghi chiedendo che si faccia, ora e subito, una seria valutazione dei rischi economici. In questo stallo di cui non si conosce però la fine è fondamentale per i club sapere l’ammontare del danno e come arginare e compensare le perdite derivanti dalla sospensione delle partite.Per questo oggi i presidenti si ritroveranno in conference call per affrontare la questione. Una sorta di assemblea informale dalla quale potrebbero uscire delle proposte e forse anche la richiesta di avviare un tavolo con i governo, passando dalla Lega e dalla Federazione, e sentendo le altre componenti, tv in testa. Questione complessissima di fronte a uno scenario poco prevedibile. Il calcio non è solo il mondo dorato di alcuni milionari, ma una vera e propria industria, con un indotto pazzesco e migliaia di lavoratori coinvolti. La contabilità per i club è arrivata a due terzi del campionato, ma per il restante terzo (diritti tv, sponsor, stipendi dei giocatori) serve una soluzione. Fenucci la chiede ora, immediatamente. Il tema dei calendari in questo momento è secondario, è puro esercizio (che comunque va fatto). Insomma, guardare la luna e non il dito. Ieri altra giornata convulsa, con la Lega che annuncia altre due assemblee, una per domani per discutere di calendari e a questo punto di risorse, e anche la riunione, sempre in conference call, dei medici sportivi per la questione allenamenti. Quindi un Consiglio Federale straordinario dove si è discusso anche delle opzioni sui piazzamenti del campionato di serie A attualmente sospeso: si tenterà ogni via per concludere il campionato, anche slittando in avanti fino al 31 maggio, ma in un nuovo Consiglio il 23 marzo si discuterà su quale strada intraprendere in caso di mancato completamento del torneo. Tre le ipotesi al vaglio: la cristallizzazione dell’attuale classifica (ma mancano 4 gare di un turno), la mancata assegnazione dello scudetto — comunicando alla Uefa le qualificate alle coppe — e l’ipotesi dei playoff-scudetto e dei playout-retrocessione che coinvolgerebbero le prime e le ultime quattro della classifica. Da quest’ultima ipotesi, comunque, il Bologna sarebbe escluso visto il piazzamento a metà graduatoria. Strategie day by day, tutte legate alla possibilità di rigiocare dopo il 3 aprile (scarsa). Ma anche alle decisioni che prenderanno Uefa e Fifa. Ulteriore ipotesi: rinvio degli Europei e serie A fino al 30 giugno. In tal caso il torneo potrebbe reggere uno stop anche fino ai primi di maggio. Lo spazio per giocare 12 partite c’è. Dire che si navighi a vista è dire poco. D’altronde c’è molta confusione anche all’estero.