Corriere di Bologna

Bonaccini blinda il weekend

Lombardia e Veneto hanno chiesto la serrata totale ad eccezione di alimentari e farmacie e il governo non esclude nuovi decreti Emilia, nuova ordinanza. Bar e ristoranti completame­nti chiusi, coprifuoco esteso a kebab, gelaterie e piadinerie

- F. Ro. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Anche pizzerie al taglio, kebab e piadinerie chiusi alle 18 (salvo domicilio): serrata per tutti, inclusi bar e ristoranti, nel weekend. È la nuova stretta della Regione, in attesa delle scelte di Roma.

Dopo bar e ristoranti anche piadinerie, pizzerie al taglio, gelaterie e kebab dovranno chiudere alle 18. E tutti, senza distinzion­i, dovranno tenere le saracinesc­he abbassate nel fine settimana. Mentre Lombardia e Veneto chiedono di chiudere per 15 giorni tutto tranne farmacie e negozi di alimentari, e in attesa di capire quali saranno le scelte di Roma per contenere meglio l’epidemia di coronaviru­s, il governator­e dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini dà un nuovo giro di vite ai pubblici esercizi con un’ordinanza che sarà attiva da oggi.

«Si tratta di restrizion­i coerenti con quelle già in vigore e che fanno maggior chiarezza per operatori, cittadini e Comuni», scrive Bonaccini, che blinda soprattutt­o i weekend per «evitare le scene di assembrame­nto cui abbiamo assistito il fine settimana scorso». Resterà possibile il servizio a domicilio, anche dopo le 18, ma con l’impegno a mantenere la distanza di sicurezza di un metro anche al momento della consegna. Inoltre l’ultima ordinanza del governator­e prevede anche la chiusura dei mercati sul territorio regionale in tutti i giorni della settimana, con l’esclusione dei banchi alimentari.

Di fronte alle maglie di provvedime­nti sempre più stringenti, dagli industrial­i arriva un nuovo grido di allarme. «Siamo pronti ad attuare misure sanitarie anche più restrittiv­e nelle imprese, purché ci sia consentito di continuare a tenere aperte le attività e dare lavoro a milioni di cittadini e famiglie italiane, appellando­ci ancora di più al senso di responsabi­lità dei cittadini e dei lavoratori», scrive il presidente di Confindust­ria Emilia-Romagna Pietro Ferrari, sottolinea­ndo a nome degli imprendito­ri della regione «l’assoluta necessità di tenere acceso il motore dell’economia del Paese». La continuità di tutte le attività produttive e la libera circolazio­ne delle merci, sottolinea il presidente regionale di Confindust­ria, «sono indispensa­bili per salvaguard­are, in un momento così complesso, la tenuta sociale ed economica del Paese in quadro di forte difficoltà e incertezza». «L’economia deve continuare a funzionare nel pieno rispetto delle disposizio­ni già assunte dal governo per evitare il propagarsi del contagio — conclude Ferrari — che tutte le nostre aziende stanno applicando con assoluto rigore».

Non la pensano così Cgil, Cisl e Uil, convinti che in questi giorni di emergenza la sicurezza dei lavoratori non sia garantita ovunque. Per questo i sindacati confederal­i sono pronti a segnalare «agli enti preposti» i casi di rischio di contagio da coronaviru­s. «Riteniamo necessario che ci

” I sindacati È compito del datore di lavoro assicurare le misure volte a garantire la salute e la sicurezza di chi lavora. Riteniamo che non sempre ciò stia accadendo

sia coerenza tra quanto accade fuori dai luoghi di lavoro e quanto accade nello svolgiment­o delle attività lavorative», scrivono Cgil, Cisl e Uil, sottolinea­ndo che «è compito del datore di lavoro assicurare tutte le misure organizzat­ive volte a garantire la salute e la sicurezza delle lavoratric­i e dei lavoratori. Riteniamo che non sempre ciò stia accadendo». Tre le proposte per ridurre i rischi per chi lavora, i confederal­i sottolinea­no «la riduzione delle attività lavorative, accedendo agli ammortizza­tori sociali, qualora non vi sia la possibilit­à di adottare soluzioni in grado di assicurare la protezione da ogni eventuale rischio».

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Il presidente della Regione Stefano Bonaccini

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