Ci sono due morti a Medicina ma i contagi rallentano
Il focolaio del centro anziani preoccupa Venturi. Il sindaco del paese: «Già chiuso tutto»
La buona notizia è la diminuzione dei nuovi casi positivi da coronavirus e la crescita «mai così contenuta» a Piacenza, che però ieri ha registrato sei decessi. Quella non buona riguarda Medicina che non solo ha 30 positivi, ma ieri ha avuto due morti, due anziani frequentatori del centro sociale Medicivitas.
” Venturi Per venirne fuori c’è una sola cosa che possiamo fare: stare a casa
La notizia buona è la crescita «mai così contenuta» dei casi positivi di coronavirus a Piacenza, che però ieri ha perso sei persone, tra cui due politici. La notizia negativa è che Medicina ha ora i riflettori puntati addosso non solo perché ha numeri percentualmente più simili al piacentino che a Ravenna o Ferrara ma anche perché ieri ha registrato due morti, due uomini di 87 e 77 anni che frequentavano l’ormai noto centro sociale Medicivitas. Positivo è anche lo sblocco dell’assunzione di personale, tra cui un migliaio di infermieri che potranno anticipare di tre mesi il diploma ed essere subito arruolati nelle aziende sanitarie. Solo a Bologna sono 192 i sanitari posti in isolamento (53 al
Sant’Orsola, gli altri negli ospedali dell’Ausl) perché positivi al Covid-19 o entrati in contatto con positivi. L’ultimo caso è del Rizzoli: un infermiere della Chirurgia del rachide è risultato positivo, 19 sanitari sono stati messi in isolamento, parte dei pazienti dimessi e parte trasferiti in altri reparti.
Medicina sta diventando la Vo’ Euganeo del Bolognese. Due i morti ieri, come si diceva: Gigi Balduini, del ‘33, e Francesco Nanni, del ‘43, entrambi ricoverati alle Malattie infettive del Sant’Orsola. Ed entrambi frequentatori appunto del Medicivitas. «A loro e alle loro famiglie va il nostro pensiero e la nostra preghiera — dice il sindaco Matteo Montanari —, non è certo il momento di mollare». Il commissario speciale Sergio Venturi, nel dare il bollettino sui numeri, ha sottolineato che la situazione di Medicina «va attentamente monitorata, «il sindaco potrà prendere altre iniziative d’accordo con gli altri sindaci del circondario e il direttore generale dell’Ausl».
Medicina non parte da zero, era diventata zona arancione prima degli altri. «Dal primo marzo abbiamo fatto tamponi a chi è entrato in contatto con le persone del centro sociale e ai loro famigliari — spiega Montanari —, tutte le associazioni e i centri sociali sono chiusi da più di una settimana, dopo le 18 le consegne sono già a domicilio e non c’è più l’asporto e ho fatto l’ordinanza per chiudere i mercati». I positivi a ieri erano 30 (sui 35 dell’imolese, escluso i due decessi), di cui dieci ricoverati al Sant’Orsola (7 uomini e 1 donna alle Malattie infettive, 1 uomo in Terapia intensiva e 1 uomo in Rianimazione) e gli altri isolati a casa.
A livello regionale i contagiati sono aumentati di 147 unità, «una crescita significativamente inferiore al giorno prima (206)», dice Venturi. L’incremento medio è dell’11%, ma come detto è del 5% a Piacenza che ha 633 dei 1.533 casi totali (+31). «Spero che Piacenza segua l’andamento positivo del basso Lodigiano — prosegue il commissario —, rinnovo la raccomandazione che se vogliamo venirne fuori c’è una sola cosa che possiamo fare: stare a casa».
Gli ospedali di Bologna, città in cui i positivi sono 49, stanno accogliendo anche parecchi pazienti di altre province. Il Sant’Orsola ha 51 ricoverati per coronavirus, 31 nelle Malattie infettive (di cui da fuori 1 di Lama Mocogno e 1 di Dorno), 13 in Terapia intensiva (11 del Piacentino e 1 di Guastalla) e 7 in Rianimazione (1 di Comacchio, 1 di Piacenza e 1 di Monticelli d’Ongina). Otto sono i pazienti ricoverati all’ospedale Maggiore e uno all’ospedale di San Giovanni in Persiceto. «Stiamo preparando un piano di potenziamento dei posti letto negli ospedali dedicati al coronavirus con tutti gli scenari possibili compresi quelli a cui non vogliamo neppure pensare — ha sottolineato Venturi —. Lo presenteremo all’Unità di crisi. Per fortuna non abbiamo l’andamento lombardo dei contagi, ma c’è un solo modo per ridurre la crescita. Lo ripeto: state a casa, per favore».