Cancellati gli allenamenti, tutti fermi fino al 19 marzo Ma c’è il nodo delle Nazionali
I consigli del club ai giocatori per mantenere la forma durante la pausa
Lo sport italiano si ferma fino al 3 aprile e il calcio, stavolta, non fa eccezioni: ieri la Figc ha ratificato lo stop dell’attività sull’intero territorio nazionale deciso dal decreto governativo del 9 marzo.
Uno scenario scontato, al punto che già ieri all’ora di pranzo il Bologna aveva annullato l’allenamento in programma sia per quanto riguarda la prima squadra sia per quanto riguarda la Primavera: sedute cancellate a Casteldebole e così sarà fino a giovedì 19 marzo, visto lo stop di tutti i campionati. Una scelta analoga a quelle prese da diversi club di serie A non impegnati in competizioni europee, tra chi si è fermato fino al weekend (Milan, Lazio e Cagliari) e chi invece, come la Fiorentina, ha stoppato gli allenamenti fino a data da destinarsi chiedendo ai vari dipendenti di lavorare da casa in attività ridotta
Ieri nel tardo pomeriggio c’è stata una riunione telefonica tra i responsabili sanitari di tutti i club di serie A e la commissione medica della Lega Calcio ha consigliato a tutti i club che non hanno impegni internazionali di riprendere gli allenamenti il 19 marzo, stoppando di fatto ogni attività per oltre una settimana.
Ovviamente, prima del rompete le righe, il Bologna (al pari di altri club) ha avuto diversi colloqui con i propri giocatori e farà avere a tutti una sorta di vademecum: regole per tenersi in forma in questi giorni ma, ovviamente, anche una serie di comportamenti da adottare per limitare al massimo i pericoli di contagio da coronavirus.
Un altro tema all’ordine del giorno riguarda il movimento dei nazionali da qui ad alcuni giorni: dal 23 marzo, infatti, diversi giocatori dovrebbero rispondere alle convocazioni delle varie rappresentative ma l’idea avanzata dai club è che la Figc — tramite il presidente Gravina — nelle prossime ore richieda alle altre federazioni di evitare convocazioni dei giocatori che militano in Italia.
Questo, ovviamente, per due motivi: uno di tipo sanitario e uno di tipo logistico, dato che diversi Paesi stanno interrompendo i collegamenti aerei con l’Italia o, in alternativa, imponendo quarantene per chi arriva dal nostro territorio. Ieri il Giappone ha decretato lo stop a chi è stato nelle ultime due settimane in alcune regioni italiane, tra cui l’Emilia-Romagna, ma la misura non coinvolge Tomiyasu sia perché riguarda cittadini non giapponesi sia perché la Fifa ha sospeso le attività delle nazionali in Asia.
Diverso il discorso per Santander, preconvocato dal Paraguay, e per la coppia Barrow-Juwara, convocata dal Gambia: in ballo anche Medel, dato che ieri il ministro per la salute del Cile Manalich ha specificato che i giocatori in arrivo dall’Italia (se le qualificazioni della zona sudamericana saranno confermate) dovranno obbligatoriamente sottoporsi alla quarantena. Una situazione che nelle prossime ore potrebbe evolversi ulteriormente.
L’idea dei club è che la Figc nei prossimi giorni richieda alle altre federazioni di evitare convocazioni dei giocatori che militano in Italia