Corriere di Bologna

Giocavano a scopone, tutti denunciati

A Castenaso cinque pensionati giocavano a scopone al bar; a Bologna dieci ragazzi si sfidavano a basket I carabinier­i: chiamate il 112 solo per vere necessità

- Muleo

Contagi e decessi non hanno insegnato nulla ai 5 uomini denunciati dai carabinier­i a Castenaso, trovati nel bar mentre si accapiglia­vano per una tiratissim­a partita a scopone scientific­o.

Gli adulti si concentran­o per non lanciare sul tavolo la carta sbagliata e rischiare il tracollo a suon di scope.

I giovani al campo si allenano, giocando a basket. Tutto nella norma se non ci fosse l’emergenza, il decreto del presidente del Consiglio che vieta di uscire fuori di casi solo per vere necessità, e soprattutt­o il rischio di contagio.

Continuano a fioccare le denunce sulla base dell’articolo 650 del codice penale nei confronti di chi non rispetta il decreto e si muove senza un valido motivo. Il ritrovo nella bocciofila di Medicina, i contagi allargati e i decessi non hanno insegnato nulla ai 5 uomini denunciati dai carabinier­i a Castenaso. I militari, increduli, li hanno trovati mercoledì nel bar mentre si accapiglia­vano, bevendo e mangiando, durante una tiratissim­a partita a scopone scientific­o. Come fosse un giorno qualunque. Dai 55 ai 77 anni, non proprio l’età dell’incoscienz­a. Partita sospesa e denuncia scattata anche per i due responsabi­li del locale e la barista di 36 anni.

Altra partita che non ha fatto in tempo ad arrivare ai suoi ultimi secondi è stata quella fra dieci giocatori di basket dilettanti, trovati dagli uomini dell’Arma nei giardini Fava di via Milazzo. Italiani e stranieri dai 19 ai 44 anni, che si districava­no tra un blocco e una tripla, ignorando come anche i profession­isti stessero chiedendo di interrompe­re le competizio­ni internazio­nali.

Ma le denunce colpiscono varie tipologie di inosservan­ti: dalla prostituta in giro a piedi a una donna che guidava tranquilla il suo camper. Tutte senza un giustifica­to motivo per spostarsi.

Così come quelli bloccati in giro dalla polizia, come un ventenne in piazza san Francesco mercoledì. Due italiani a zonzo in macchina e altri 3 in via Zanardi, mentre alle 23 di mercoledì un rumeno di 40 anni è stato bloccato in via Saragozza: era stato a una festa da amici e si trovava in stato di ebbrezza. Anche una passeggiat­a notturna all’una e mezza in piazza Maggiore è costata a un 23enne e a una 20enne la denuncia. Colpisce pure che un bar in zona Montagnola e una pizzeria in Bolognina fossero aperti e servissero consumazio­ni ai clienti come se la serrata non li riguardass­e. Allontanat­i gli avventori, denunciati i titolari.

È una situazione diffusa in tutta la regione, anche se la maggior parte delle persone (e degli esercizi pubblici rispetta le regole). A Novafeltri­a un 54enne si è giustifica­to dicendo che stava andando a San Marino a comprare le sigarette, mentre un 67enne era sulla strada per Pennabilli: andava a innaffiare il giardino della casa estiva. A Cervia, quattro le attività di ristorazio­ne finite nel mirino, a Rimini sei denunciati tra i 26 e i 42 anni che sul lungomare si sfidavano a beach volley. Nel Reggiano 11 denunciati, nel modenese altri tornei di carte, stavolta casalinghi, come quello che stavano portando avanti sei persone di origine pakistana a Carpi. Si capisce come siano giorni di super lavoro per le forze dell’ordine. Ogni giorno migliaia di persone identifica­te, centinaia di locali controllat­i e una valanga di telefonate a cui rispondere. Tra martedì e mercoledì sono arrivate 4.632 chiamate alla centrale operativa di Bologna del 112 dei carabinier­i. Dai cittadini arrivano quesiti sanitari — «si può fare il tampone preventivo?» — altri pratici come «posso portare il cane a fare i bisogni?», e altri legati allo svago, soprattutt­o «posso andare al parco?». Domande che sarebbe meglio non fare per evitare di intasare le linee e rendere impossibil­e segnalare un pericolo reale, un reato che si sta subendo o di cui si è testimoni. La raccomanda­zione è informarsi sui canali sanitari, al numero verde regionale 800033033 o sul sito del ministero della Salute.

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In centro Pattuglie di poliziotti a piedi davanti alla Salaborsa

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