Già allestiti 1300 letti Covid Fino a 539 di terapia intensiva
Calano i contagi a Piacenza, ma preoccupano Parma e Rimini. Predisposto il piano «dinamico» con cinque livelli di saturazione. Venturi: «Pronti a ogni scenario»
Sono 1.290 i posti letto che la Regione ha già attivato negli ospedali dell’Emilia-Romagna per affrontare l’emergenza coronavirus: di questi 211 sono dedicati al potenziamento delle terapie intensive e 1.079 agli altri reparti che affrontano in prima linea i casi acuti come Malattie infettive e Pneumologia. Nel piano di programmazione, presentato ieri dal commissario ad acta Sergio Venturi, si prevede così di portare a 539 pazienti la capacità totale del sistema regionale delle terapie intensive, l’area medica messa più a dura prova dal Covid-19 e che nell’ultimo bilancio stilato da viale Aldo Moro contava fino a ieri 112 casi di positività ricoverati (8 in più rispetto al giorno precedente). Arriva invece a 3.120 unità la disponibilità degli altri settori più sotto pressione, a fronte dell’attuale migliaio di diagnosticati ospitati nelle varie Malattie infettive e Pneumologie della regione.
L’ultimo bollettino elencato da Venturi conta infatti 1.947 diagnosi di Covid-19 riscontrati, +208 casi. Salgono a 43 le guarigioni (+5). Sono 811 i casi di isolamento casalingo, ma purtroppo aumenta in modo considerevole in sole 24 ore il numero dei decessi: sono 33 in più, da 113 si è arrivati a 146, colpendo in particolare il piacentino (15), Parma (8), Reggio Emilia (5), Rimini (2), e una morte a testa rispettivamente a Modena, Cesena e un cittadino della provincia di Cremona ricoverato a Piacenza. Guardando al trend di crescita nelle varie province sono Parma (430 casi, +52) e Rimini (312, +67) ad avere gli aumenti maggiori, mentre rallenta Piacenza (679 e +15). Per quanto riguarda
Bologna i casi riscontrati in tutta la provincia sono 122 (+14 rispetto a mercoledì), di questi 42 (stabili) fanno riferimento al circondario imolese. Gli 80 pazienti seguiti a Bologna sono così ripartiti: 14 sono all’ospedale Maggiore in terapia intesiva (7), medicina d’urgenza (6) e uno sotto osservazione; altri 42 sono invece alle Malattie infettive del Sant’Orsola e 24 in Terapia intensiva. Sono una ventina i residenti in città ricoverati.
Tornando al piano della Regione, Venturi ha spiegato che è organizzato seguendo cinque livelli di saturazione, nel quale il quinto livello indica la necessità di creare ospedali da dedicare al coronavirus e questo è già previsto in tutte le province: per Bologna sono l’ospedale Bellaria (da oggi attivi 13 letti e 16 dalla prossima settimana in terapia intensiva) e il Sant’Orsola con un padiglione dedicato, il 25, le strutture individuate. «Si tratta di un piano in aggiornamento — spiega Venturi —. E che nei livelli successivi può prevedere di attivarsi con la Protezione civile per individuare altre strutture o moduli mobili da installare, ma pensiamo di avere ancora ampi margini. Il 23 e 24 marzo ci saranno invece a Bologna le prime lauree anticipate di infermieristica per avere altri operatori a supporto». Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini ha infine sottolineato la presenza di dieci ospedali delle regione nella classifica stilata da Newsweek sulle migliori strutture ospedaliere del mondo.
” Bonaccini Siamo nelle condizioni di fare fronte all’emergen za in tutto il territorio regionale. Grazie a quanti stanno lavorando, dentro e fuori dagli ospedali, con straordinari o impegno