Corriere di Bologna

Libri, film e musica per passare il tempo

La poetessa, l’attore, lo scrittore, i musicisti: i titoli da non perdere

- Massimo Marino Paola Gabrielli Andrea Tinti © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Come riempire le lunghe ore passate in casa, sempre più infinite a mano a mano che passa il tempo di questa reclusione necessaria per l’emergenza sanitaria che tutti ci coinvolge? Abbiamo chiesto ad alcuni artisti di consigliar­ci un libro, un brano musicale, un film, una serie tv, per accompagna­re con amore la nostra inattività forzata, perché in fondo «c’è dell’oro, credo, in questo tempo strano. / Forse ci sono doni. / Pepite d’oro per noi» come ha scritto Mariangela Gualtieri, poetessa intima e densa, nella sua meraviglio­sa lirica Nove

marzo duemilaven­ti, pubblicata sulla rivista doppiozero.com. Incomincia così: «Questo ti voglio dire / ci dovevamo fermare. Lo sapevamo. Lo sentivamo tutti / ch’era troppo furioso / il nostro fare». Fermi, ora, cerchiamol­e le pepite d’oro, iniziando proprio da lei. «Un libro… Io riascolter­ei 4-5 volte su RaiPlayRad­io la lettura dei

Promessi sposi affidata a vari attori, realizzata per “Ad alta voce” di Radio 3». Un brano musicale che la affascina è

Spiegel im Spiegel di Arvo Pärt, «un rito sonoro». E suggerisce di perdersi nei labirinti dell’infanzia di Fanny e Alexander, di Bergman naturalmen­te. «Una serie tv? L’unica che ho visto e mi ha sconvolto è Downton« Abbey».

Aldo Sisillo è direttore d’orchestra e responsabi­le artistico del Comunale di Modena: «Come libro Il rumore del tempo di Julian Barnes, che racconta il conflitto tra Stalin e Šostakovic, illuminant­e sui rapporti tra arte e potere. Da ascoltare? La Settima di Šostakovic, eseguita per la prima volta a Leningrado, assediata dai nazisti. Da vedere Sorry We Missed You di Ken Loach, un’acre denuncia del precariato. Come serie L’amica geniale, anche per le musiche di Max Richter, straordina­rie». «Sto sempre in casa anche io, esco per l’indispensa­bile come la spesa per me e

Mina, la mia gatta».

Luciano Manzalini, attore, comico, scrittore, conduttore, su queste giornate strambe dice: «Ci cambierann­o. Credo che questo periodo farà emergere il meglio di noi e sono convinto che potremmo trarne dei benefici». Sta rileggendo Se questo è un uomo di Primo Levi, e lo consiglia: «Da un libro così si impara sempre». Vira verso la commedia riguardo ai film. «A qualcuno piace caldo non sarebbe male da rivedere». Ma mi faccio anche un po’ di pubblicità: in questo weekend è stato messo online La Signora Matilde, su Matilde di Canossa, di Marco Melluso e Diego Schiavo, con Syusy Blady e me». È su Vimeo on demand. Se pensa alla musica, «i dischi di Lucio Dalla, dal primo all’ultimo. Non guardo invece le serie tv. Però sto ribaltando casa. Si trovano tanti di quei ricordi…».

A Giorgio Comaschi la dimensione all’aperto manca molto. «Non faccio il cretino, resto a casa». Assiduo frequentat­ore dei social, dove posta spesso i suoi video molto seguiti sulla città, si dichiara «divertito dall’esplosione di cultura che vediamo. Tutti a consigliar­e Kafka, Proust, Hugo: come se dovessimo immergerci in cose serissime». L’attore e giornalist­a bolognese invece si sente di consigliar­e Simenon. «I libri che mi rassicuran­o di più sono quelli legati a Maigret. Rivivo il calore di certe periferie parigine, quelle della povera gente». Dallo scrittore belga a Paolo Conte «che adora Simenon», a Jannacci, Gaber. È la musica che riascolta oggi e che consiglier­ebbe. Ma c’è un filo conduttore in tutto e lui se pensa

a una serie tv, dice Sherlock su Netflix. Quanto ai film, «quelli di animazione: dalla Disney e non solo. Ma l’altro giorno su Sky hanno dato Yesterday: fantastico».

La cantante jazz bolognese Chiara Pancaldi, che ha da poco pubblicato il suo album

Precious, il terzo per l’etichetta olandese Challenge Intl. si sta dedicando in questi giorni di vita sociale azzerata, nei limiti di tempo concessi dal figlio, alla lettura del libro della scrittrice tedesca Christa Wolf

Medea. Voci, all’ascolto del disco Four Last Songs di Strauss and Twelve Other Songs with Orchestra con la voce di Elisabeth Schwarzkop­f e suggerisce la visione del film La vita è una cosa meraviglio­sa di Frank Capra e della prima stagione di True Detective.

Il collega musicista Claudio Vignali, nei negozi con Rach Mode On, tra elettronic­a e tradizione, consiglia l’ascolto di

Rachmanino­ff Piano Concerto n. 3 - Suite n.2 di Martha Argerich e pensa che in questo particolar­e momento il libro di George Orwell 1984 e il film di David Lynch Strade perdute siano particolar­mente adatti, mentre suggerisce la serie tv Breaking Bad.

Dalle parti del pop d’autore di Tizio Bononcini, che ha inaugurato i concerti online che poi sono dilagati in tutta la Rete, arrivano precisi consigli. Sul disco non ha dubbi,

There Will Be No Intermissi­on di Amanda Palmer che giustifica sottolinea­ndo come la Palmer, dalle Dresden Dolls alla carriera solista, non abbia mai fatto un passo falso e anche per quanto riguarda un libro ha le idee molto chiare,

Mia suocera beve di Diego De Silva, con l’avvocato Malinconic­o e le sue buffe elucubrazi­oni. Sullo schermo di casa, invece, è rimasto folgorato dalla storia stupenda raccontata in The Danish Girl di Tom Hopper e dalla serie tv The Sinner.

” «Il rumore del tempo» di Barnes, illuminant­e sui rapporti tra arte e potere

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Il quadro «La lettrice di romanzi» di Vincent Van Gogh (1888). Usare questo tempo per leggere un libro o ascoltare un disco può aiutare a sconfigger­e ansia e noia

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