Libri, film e musica per passare il tempo
La poetessa, l’attore, lo scrittore, i musicisti: i titoli da non perdere
Come riempire le lunghe ore passate in casa, sempre più infinite a mano a mano che passa il tempo di questa reclusione necessaria per l’emergenza sanitaria che tutti ci coinvolge? Abbiamo chiesto ad alcuni artisti di consigliarci un libro, un brano musicale, un film, una serie tv, per accompagnare con amore la nostra inattività forzata, perché in fondo «c’è dell’oro, credo, in questo tempo strano. / Forse ci sono doni. / Pepite d’oro per noi» come ha scritto Mariangela Gualtieri, poetessa intima e densa, nella sua meravigliosa lirica Nove
marzo duemilaventi, pubblicata sulla rivista doppiozero.com. Incomincia così: «Questo ti voglio dire / ci dovevamo fermare. Lo sapevamo. Lo sentivamo tutti / ch’era troppo furioso / il nostro fare». Fermi, ora, cerchiamole le pepite d’oro, iniziando proprio da lei. «Un libro… Io riascolterei 4-5 volte su RaiPlayRadio la lettura dei
Promessi sposi affidata a vari attori, realizzata per “Ad alta voce” di Radio 3». Un brano musicale che la affascina è
Spiegel im Spiegel di Arvo Pärt, «un rito sonoro». E suggerisce di perdersi nei labirinti dell’infanzia di Fanny e Alexander, di Bergman naturalmente. «Una serie tv? L’unica che ho visto e mi ha sconvolto è Downton« Abbey».
Aldo Sisillo è direttore d’orchestra e responsabile artistico del Comunale di Modena: «Come libro Il rumore del tempo di Julian Barnes, che racconta il conflitto tra Stalin e Šostakovic, illuminante sui rapporti tra arte e potere. Da ascoltare? La Settima di Šostakovic, eseguita per la prima volta a Leningrado, assediata dai nazisti. Da vedere Sorry We Missed You di Ken Loach, un’acre denuncia del precariato. Come serie L’amica geniale, anche per le musiche di Max Richter, straordinarie». «Sto sempre in casa anche io, esco per l’indispensabile come la spesa per me e
Mina, la mia gatta».
Luciano Manzalini, attore, comico, scrittore, conduttore, su queste giornate strambe dice: «Ci cambieranno. Credo che questo periodo farà emergere il meglio di noi e sono convinto che potremmo trarne dei benefici». Sta rileggendo Se questo è un uomo di Primo Levi, e lo consiglia: «Da un libro così si impara sempre». Vira verso la commedia riguardo ai film. «A qualcuno piace caldo non sarebbe male da rivedere». Ma mi faccio anche un po’ di pubblicità: in questo weekend è stato messo online La Signora Matilde, su Matilde di Canossa, di Marco Melluso e Diego Schiavo, con Syusy Blady e me». È su Vimeo on demand. Se pensa alla musica, «i dischi di Lucio Dalla, dal primo all’ultimo. Non guardo invece le serie tv. Però sto ribaltando casa. Si trovano tanti di quei ricordi…».
A Giorgio Comaschi la dimensione all’aperto manca molto. «Non faccio il cretino, resto a casa». Assiduo frequentatore dei social, dove posta spesso i suoi video molto seguiti sulla città, si dichiara «divertito dall’esplosione di cultura che vediamo. Tutti a consigliare Kafka, Proust, Hugo: come se dovessimo immergerci in cose serissime». L’attore e giornalista bolognese invece si sente di consigliare Simenon. «I libri che mi rassicurano di più sono quelli legati a Maigret. Rivivo il calore di certe periferie parigine, quelle della povera gente». Dallo scrittore belga a Paolo Conte «che adora Simenon», a Jannacci, Gaber. È la musica che riascolta oggi e che consiglierebbe. Ma c’è un filo conduttore in tutto e lui se pensa
a una serie tv, dice Sherlock su Netflix. Quanto ai film, «quelli di animazione: dalla Disney e non solo. Ma l’altro giorno su Sky hanno dato Yesterday: fantastico».
La cantante jazz bolognese Chiara Pancaldi, che ha da poco pubblicato il suo album
Precious, il terzo per l’etichetta olandese Challenge Intl. si sta dedicando in questi giorni di vita sociale azzerata, nei limiti di tempo concessi dal figlio, alla lettura del libro della scrittrice tedesca Christa Wolf
Medea. Voci, all’ascolto del disco Four Last Songs di Strauss and Twelve Other Songs with Orchestra con la voce di Elisabeth Schwarzkopf e suggerisce la visione del film La vita è una cosa meravigliosa di Frank Capra e della prima stagione di True Detective.
Il collega musicista Claudio Vignali, nei negozi con Rach Mode On, tra elettronica e tradizione, consiglia l’ascolto di
Rachmaninoff Piano Concerto n. 3 - Suite n.2 di Martha Argerich e pensa che in questo particolare momento il libro di George Orwell 1984 e il film di David Lynch Strade perdute siano particolarmente adatti, mentre suggerisce la serie tv Breaking Bad.
Dalle parti del pop d’autore di Tizio Bononcini, che ha inaugurato i concerti online che poi sono dilagati in tutta la Rete, arrivano precisi consigli. Sul disco non ha dubbi,
There Will Be No Intermission di Amanda Palmer che giustifica sottolineando come la Palmer, dalle Dresden Dolls alla carriera solista, non abbia mai fatto un passo falso e anche per quanto riguarda un libro ha le idee molto chiare,
Mia suocera beve di Diego De Silva, con l’avvocato Malinconico e le sue buffe elucubrazioni. Sullo schermo di casa, invece, è rimasto folgorato dalla storia stupenda raccontata in The Danish Girl di Tom Hopper e dalla serie tv The Sinner.
” «Il rumore del tempo» di Barnes, illuminante sui rapporti tra arte e potere