Scuole al palo, presidi convocati
L’Ufficio scolastico regionale riunirà domani (in streaming) i 535 dirigenti dell’Emilia-Romagna
I dubbi sulla didattica a distanza di alcuni, i timori per gli esami di maturità, il panico di altri per la diffusione del coronavirus. E poi la pressione dei sindacati perché la sospensione a breve diventi chiusura totale. La situazione nelle scuole è tesa e il direttore dell’Ufficio scolastico regionale, per dare risposte (e vicinanza) ai presidi ha deciso di convocarli tutti domani. «Riunione con tutti e 535 a distanza».
La scuola che non è certo che riaprirà il 3 aprile, gli studenti alle prese con la didattica a distanza che in alcuni casi è impresa ardua, il punto interrogativo sull’esame di Maturità. E oltre a tutto questo la paura che sta paralizzando alcuni dirigenti scolastici, gli unici, insieme ad alcuni collaboratori scolastici e ad alcuni docenti, che stanno andando ancora fisicamente a scuola. Qualcuno di loro, angosciato dalle notizie sull’emergenza Covid 19, ha deciso di non andare nel proprio istituto; altri hanno dubbi, domande, perplessità. Ed è per questo che il direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Stefano Versari, ha deciso di «convocarli» tutti insieme in una maxi riunione plenaria via web. L’ha fatto mandando loro un messaggio in cui accoglie i loro dubbi e il loro bisogno di avere delucidazioni sulla situazione causata dall’emergenza coronavirus.
«Abbiamo comprato un software più potente di quello che avevamo — spiega Versari — per poter riunire in contemporanea 535 dirigenti scolastici di tutta l’Emilia-Romagna in un’unica conferenza. Ho chiesto loro di inviarci in questi giorni le domande via mail, in modo da poter rispondere a tutti i loro quesiti, ma per me l’umanità viene prima di tutto, serve un collante in questa situazione e noi vogliamo dire loro che ci siamo, oltre che rispondere alle loro domande. Qualcuno nel panico è tornato a casa, devo riprendere un attimo in mano il gruppo, si è un po’ sfilacciato». Situazione che Versari, che nei giorni scorsi ha sentito anche i sindacati e i dirigenti degli uffici scolastici in tutta la regione, ben comprende ed é per questo che domani, tra le 15 e le 17, li vedrà in video per rassicurarli e per dar loro alcune indicazioni per affrontare al meglio questa situazione.
In ogni caso pare che il governo Conte stia varando, su pressione degli stessi sindacati del mondo della scuola, la chiusura di tutti gli istituti scolastici fino al 3 aprile, superando così la sospensione in vigore in questo momento che richiede la presenza a scuola dei dirigenti scolastici, di parte del personale Ata e di quei docenti che stanno utilizzando le aule per le videolezioni a distanza. A dirlo è il sindacato Anief che ieri, in un comunicato, ha messo nero su bianco che al massimo entro oggi «il Consiglio dei ministri si appresta ad approvare — scrive Anief — un decreto in cui c’è la volontà di andare giustamente oltre la sospensione dell’attività didattica. Tra le conferme dell’inevitabile chiusura di tutti gli istituti scolastici c’è quella del presidente del Piemonte, Alberto Cirio, che su Facebook ha detto che “verrà espressamente deciso per legge di passare dalla sospensione alla chiusura delle scuole, perché non ha senso mandare della gente in una scuola che non é attiva”».
Nella maxi riunione a distanza con i più di 500 presidi, quindi, domani Versari potrebbe dare loro le ultime indicazioni che arriveranno dal governo Conte. Il quale potrebbe anche prolungare, questo è il sentimento degli ambienti vicini al Miur, la chiusura delle scuole (sempre che l’emergenza Covid 19 inizi a frenare) dopo Pasqua.