Myers si allena al parco, multa e scuse
Stava usando le attrezzature di un parco a Rimini: «Giusto così, ho sbagliato io»
Galeotto l’allenamento al parco, per Carlton Myers. Il campione d’Italia con la Fortitudo 2000 e portabandiera a Sydney nello stesso anno è stato fermato dai carabinieri di Rimini mentre cercava di tenersi in esercizio fisico, contravvenendo però le attuali norme anti-coronavirus decretate dal governo. Pizzicato, dunque, e multato.
È stato lo stesso Myers a confessarlo su Instagram, con tanto di scuse: «Ho sbagliato io».
Galeotta la corsetta nel parco, per Carlton Myers. Il campione d’Italia con la Fortitudo 2000 e portabandiera a Sydney nello stesso anno è stato fermato dai carabinieri di Rimini mentre cercava di tenersi in esercizio fisico, contravvenendo però le attuali norme anticoronavirus decretate dal governo. A rivelarlo è lo stesso Myers attraverso Instagram e facendo mea culpa. «Vi avevo invitato a stare a casa e io ho pensato bene di uscire qui di fronte a casa mia per fare un po’ di attività in un parco, attrezzato con strutture per il fitness, non sapendo che non si potesse andare — ha detto nel videomessaggio l’ex numero 10 della Effe —. Indipendentemente dal fatto che eravamo in quattro, ad ampia distanza uno dall’altro, è vietato utilizzare le strutture del parco. Inconsapevole di questo, sono stato pizzicato dai carabinieri che puntualmente, giustamente e anche professionalmente hanno preso nota. Da un lato mi è dispiaciuto, dall’altro devo chiedere scusa: non era mia intenzione non rispettare le regole. E comunque voglio fare i complimenti alle forze dell’ordine, in particolare i carabinieri di Rimini, perché stanno dimostrando di essere sì fermi, ma anche di avere tatto e professionalità. Scusate ancora». Diverse amministrazioni, fra le quali Bologna, hanno chiuso i parchi perché nonostante il decreto permettesse attività fisica all’aperto individuale, o comunque a “distanza di sicurezza” nel caso si fosse in un gruppetto limitato come quello di Myers ad esempio, si sono creati assembramenti in aperto contrasto con le disposizioni anticoronavirus. Interpretazioni che hanno colto in fallo diversi cittadini, fra cui appunto la guardia recordman di punti in maglia Fortitudo. Che, con l’abituale onestà intellettuale, non si è nascosta e ha pubblicamente fatto ammenda riconoscendo l’errore, seppur in buonafede, dopo aver sostenuto, come tanti altri sportivi, l’invito a rimanere nelle proprie abitazioni. In casa Virtus, dove è stata lanciata un’iniziativa social per i tifosi più giovani, Julian Gamble dovrebbe volare negli Stati Uniti. Come Dyson in Fortitudo, anche il lungo bianconero avrebbe manifestato al club l’intenzione di tornare in patria, dove sono già rientrati la moglie e i due figli piccoli. Non ci sarebbero impedimenti, i giocatori sono liberi fino al 23 e in quella data dovranno ripresentarsi all’Arcoveggio per la ripresa degli allenamenti. Non ci sarà invece, l’assemblea informale di Lega che era prevista per domani in video conferenza. Si diceva potesse essere un primo approccio per trovare un terreno comune su come — se sarà possibile — completare la stagione, anche se ad oggi il fronte dei club non pare troppo compatto. La Virtus, come la Fortitudo, qualora ci sia la possibilità di tornare in campo vuole completare il campionato, ma altre società spingono per chiudere qui con blocco delle retrocessioni.