Corriere di Bologna

«Libri e teatro online Teniamo vivi i legami »

L’attore dell’«Allieva»: «Mi sento medico al cubo»

- Andrea Tinti © RIPRODUZIO­NE RISERVATA Massimo Marino © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

torato malinconic­o di Dente al Locomotiv il 15 maggio e le due date de La Rappresent­ante di Lista il 16 e 17 maggio sempre nel locale di via Serlio, dove sono stati rinviati a ottobre anche i The Fuzztones (sabato 17) e Paolo Benvegnù (martedì 21). Quindi i fan dei suoni garage degli americani capitanati da Rudi Protudi e quelli dell’ex Scisma dovranno aspettare ancora qualche mese. Infatti, l’estate e l’autunno si preannunci­ano densi di appuntamen­ti. Ligabue festeggerà i trent’anni di carriera a Campovolo davanti a 100.000 persone (12 settembre) e ha posticipat­o il tour europeo al 2021; Niall Horan (One Direction) salirà sul palco dell’Unipol Arena mercoledì 11 novembre con il suo fiammante nuovo album, Heartbreak weather, inserito tra i dischi più attesi del 2020 dalla rivista Rolling Stone che ha elogiato anche le sue ultime performanc­e dal vivo.

Sul palco del palasport di Casalecchi­o di Reno anche la nuova data dei Pinguini Tattici Nucleari (17 ottobre), David Garrett (18 ottobre), Emma Marrone (23 ottobre), Marracash (24 ottobre), Ozzy Osbourne (19 novembre) e Tommaso Paradiso (28 novembre), mentre al momento, facendo gli scongiuri del caso, non sono stati posticipat­i i concerti di Harry Styles (16 maggio), Queen (24 maggio) ed Eric Clapton (8 giugno). Da ricordare infine il Bologna Sonic Park con My Chemical Romance (4 luglio), Deep Purple (6 luglio), The Chemical Brothers (11 luglio) e Iron Maiden (20 luglio). La musica ci salverà.

«Stavo girando L’allieva 3 e una produzione internazio­nale. Sabato scorso abbiamo dovuto interrompe­re tutto, perché sui set cinematogr­afici non si possono tenere le distanze di sicurezza». Lino Guanciale, oltre a essere un volto amatissimo delle fiction televisive, è uno degli attori di punta di Emilia Romagna Teatro. Lo abbiamo raggiunto per telefono: «Ora sono nella mia casa della Garbatella, a Roma. Mi dispiace non essere a Modena: i miei compagni della Compagnia stabile Ert stanno facendo cose belle, come la lettura in streaming della Coscienza di Zeno. È un modo per usare il teatro, le competenze teatrali, per mantenere saldi i contatti sociali».

Guanciale l’ha ripetuto più volte: per lui il teatro viene prima delle fiction. La television­e lo ha travolto quasi per caso, ma lui si è formato sulla scena e ama lo spettacolo dal vivo. «Ora per me questa è un’occasione quasi irripetibi­le per stare in casa, per studiare, per comunicare attraverso i social in maniera intelligen­te: faccio circolare post su strutture sanitarie da sostenere, o associazio­ni che si occupano di bambini rifugiati, per esempio. Ho interpreta­to il dottor Rieux nello spettacolo di Claudio Longhi tratto da La peste di Camus (2005), sono figlio di un medico, sto girando L’allieva… In fondo mi sento un medico al cubo».

L’impegno di questo attore, premio Ubu come miglior interprete, è sempre stato notevole. Lui ha suggerito a Claudio Longhi di trasformar­e in spettacolo un film come La classe operaia va in paradiso, due anni fa. Guanciale continua: «Metterò su Facebook anche pillole di letture dal salotto di casa, una striscia ogni giorno da libri di varia natura. Il mercoledì e il sabato alle 18.30, ho iniziato ieri, leggerò Il barone rampante di Calvi«Sarebbe no. È una storia di cui sono innamorato: mi sembra che rispecchi molto la situazione in cui ci troviamo. Il protagonis­ta è un ragazzo che si mette a distanza dalla società, va a vivere sugli alberi, ma continua a partecipar­e alla vita del suo tempo».

La metafora è trasparent­e:

bello se in questa crisi ci sentissimo tutti baroni rampanti, se, da casa, riuscissim­o a non allentare i legami con gli altri, tenendo vivo lo scambio culturale e immaginati­vo».

Ci sono altri libri che consiglier­ebbe, per riempire bene il tempo: «Libri che parlano di famiglie, perché questa situazione ci porta a riflettere sui legami più prossimi. Per esempio I Buddenbroo­k di Thomas Mann e Pastorale americana di Philip Roth. E suggerirei di ascoltare Mozart, più Mozart che si può, in modalità “repeat”, perché mette allegria. Ma anche Heroes di David Bowie, perché nasce dal desiderio di far cadere muri, e oggi da muri siamo costretti».

Ma pensiamo che tutta questa clausura forzata un giorno finirà. Cosa sarà la prima cosa che Lino Guanciale farà quando ci diranno: ora potete tranquilla­mente uscire di casa? «Mi farò una bella camminata a piedi per tutta Roma. Spero che ci sia tanta, tanta confusione. Mi fermerò a ogni bar e a ogni osteria e mi ubriacherò di caffè e di vino bianco di Frascati, per riscoprire la vita della città, che ora mi manca. E così farò poi a Modena. Penso ci sarà per tutti bisogno di immergersi nuovamente nella confusione di vie e piazze. Sono ammirato per come l’intero Paese sta affrontand­o questa emergenza. Di solito, noi italiani siamo abituati a pensarci litigiosi, divisi, individual­isti. Questi giorni mi fanno riflettere su come funzionere­bbe tutto diversamen­te se riuscissim­o a pensarci tutti insieme».

” Barone rampante Ho iniziato a leggerla per gli altri dal salotto di casa. Rispecchia la situazione attuale

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Sul palco
 ??  ?? L’attore Lino Guanciale (40 anni) in «La classe operaia va in Paradiso» (Distefano), tratto da Petri
L’attore Lino Guanciale (40 anni) in «La classe operaia va in Paradiso» (Distefano), tratto da Petri

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