Corriere di Bologna

Sicurezza, misure carenti Agitazione anche in Gd

E cominciano a fermarsi le piccole aziende

- Alessandra Testa © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Ora che governo, sindacati e imprese hanno firmato il protocollo per la sicurezza nei luoghi di lavoro, le chiusure delle fabbriche crescono giorno dopo giorno. Così come aumenta l’utilizzo dello sciopero, che i sindacati definiscon­o «protettivo», per quei dipendenti, anche singoli, che non si sentono al sicuro all’interno degli stabilimen­ti per paura del contagioCo­me succede alla Bonfigliol­i di Calderara dove, benché la proprietà abbia messo in campo tutte le misure previste, fino al 22 si incroceran­no le braccia. Agitazione anche in Gd, dove i confederal­i hanno appena aperto il confronto sul protocollo mentre le Usb proclamano stop ad oltranza e chiedono mascherine e misurazion­e della temperatur­a. In Gd lavorano in 1900, ma sono operativi in 600. Succedono poi, se così si può dire, dei piccoli «miracoli»: il ritorno al dialogo in Marelli, dove dai tempi Fca e dall’accordo separato sul contratto specifico di lavoro Fim, Fiom e Uilm continuava­no a guardarsi in cagnesco. E che invece ora lavorano unite nel comitato per la verifica della corretta applicazio­ne del protocollo, arrivando a proclamare scioperi insieme come potrebbe succedere se la proprietà non sceglierà di fermare la produzione (in via Timavo sono stati accertati tre dipendenti positivi) per due settimane come sta succedendo quasi tutto l’automotive. Le grandi delle due e quattro ruote, infatti, si sono già fermate: Lamborghin­i, Ducati, Ferrari, Minarelli e la logistica di Lamborghin­i, Schnelleck­e. Tutti accederann­o alla cassa integrazio­ne e nessuno, lo dice nero su bianco l’ultimo decreto firmato dal premier Giuseppe Conte, perderà il posto. Anche il colosso delle consegne si è adeguato: nei magazzini della regioni si stanno applicando le misure precauzion­ali.

Si fermano anche Interpump Hydraulics al Bargellino (200 addetti), Kemet, Fonderie di Montorso di Crevalcore e la Profilati, che si trova nella frazione medicinese di Fossatone non in zona rossa ma con tanti dipendenti che provengono da essa: chiusa fino a domenica per sanificare gli impianti. Smart working per tutti in Datalogic. Iniziano infine a chiudere le piccole artigiane, che fino ad ora avevano resistito perché con pochi dipendenti e meno a rischio assembrame­nti. Tra le ultime che hanno fermato la produzione figura, per esempio, la Walvoil di Vergato e la Zardi di Castello d’Argile.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy