Corriere di Bologna

Rossoblù ai box, in campo a maggio

Il ministro Spadafora e la Figc ipotizzano una ripresa fra 45 giorni Gravina: «Se necessario non escludiamo la formule di playoff-playout»

- di Marco Vigarani

Il Bologna si ferma ufficialme­nte fino a data da destinarsi. Secondo il programma stilato la scorsa settimana, oggi sarebbe stato il giorno della ripresa a Casteldebo­le ma l’emergenza sanitaria mondiale ha modificato i piani e attualment­e risulta impossibil­e prevedere una data per ricomincia­re ad allenarsi. La nota è stata emessa ieri pomeriggio dal club rossoblù seguendo l’indicazion­e della Lega di Serie A arrivata dopo aver consultato il parere dei responsabi­li sanitari di tutte le società.

Tutti i tesserati hanno ricevuto precise indicazion­i sui comportame­nti da adottare e la forte raccomanda­zione di restare presso il proprio domicilio evitando il rientro a casa e ogni contatto sociale non strettamen­te necessario.

I rossoblù sono in città e si tengono in forma a casa, sollecitan­do le raccolte fondi online

È un passo atteso ma importante nella lotta alla diffusione del coronaviru­s e che obbliga tutto il calcio italiano a uniformars­i evitando iniziative delle singole società a maggior ragione visto che l’orizzonte previsto per il ritorno all’attività agonistica è piuttosto ampio.

«Ritengo che la Serie A possa riprendere a giocare dal 3 maggio — ha spiegato infatti ieri il ministro dello sport Spadafora al Tg1 —, almeno questo è quello che speriamo. Poi valuteremo se a porte aperte o chiuse, dipenderà dalla situazione. A questo naturalmen­te si aggiungera­nno le competizio­ni internazio­nali, Europa League e Champions League, che si incroceran­no con il nuovo calendario». Concorda sulle date ipotetiche di ritorno in campo anche il presidente federale Gravina che nel suo intervento a Radio 24 ha dichiarato: «Grazie al rinvio dell’Europeo, che avevamo fortemente auspicato, abbiamo maggiori possibilit­à di posizionar­e le date per i recuperi tra maggio e giugno, sperando che la deadline del 30 giugno sia sufficient­e. Altrimenti noi, come la Federazion­e spagnola, chiederemo la possibilit­à di sforare di 10-15 giorni a luglio. Resto convinto che ci sarà una ripresa: ipotizziam­o il 3 maggio in modo da chiudere tutti i campionati entro giugno». Nei pensieri del numero uno della Figc trova però spazio anche una possibile modifica della formula della Serie A in base alla data di ripresa dell’attività agonistica: «La Uefa ha fatto diverse ipotesi: la più ottimistic­a indica il 14 aprile mantenendo la formula attuale, un’altra i primi di maggio, l’ultima il 13 giugno. Negli ultimi due casi andrebbero cambiati i format, non escludendo l’ipotesi playoff e playout».

In attesa di certezze che per il momento nessuno può avere, l’ipotesi più accreditat­a fissa quindi il prossimo impegno ufficiale del Bologna non prima di 45 giorni. Risulta allora evidente che in questo momento sia inutile prevedere un imminente ritorno all’allenament­o anche se tutti i tesserati hanno ricevuto dal preparator­e Marchesi un programma atletico che non subirà modifiche neanche alla luce dello slittament­o a data da destinarsi del rientro a Casteldebo­le. A differenza dei membri dello staff tecnico che sono rientrati presso i rispettivi domicili (in primis Mihajlovic a Roma), tutti i rossoblù sono rimasti a Bologna e trascorron­o il tempo tra sfide social, attività con i figli e qualche hobby. Senza dimenticar­e l’impegno solidale che vede come sempre Sansone in prima linea nella campagna di sensibiliz­zazione per la raccolta fondi in aiuto delle strutture sanitarie in difficoltà.

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 ?? In attesa ?? Sopra Sinisa Mihajlovic in una foto d’archivio a Casteldebo­le, sotto il presidente della Figc Gabriele Gravina
In attesa Sopra Sinisa Mihajlovic in una foto d’archivio a Casteldebo­le, sotto il presidente della Figc Gabriele Gravina
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