Il ricordo di Marco Biagi 18 anni dopo
Non ci saranno le consuete commemorazioni per ricordare il professor Marco Biagi, il giuslavorista assassinato dalle Brigate Rosse il 19 marzo del 2002 sotto la sua abitazione in via Valdonica. L’emergenza per il coronavirus ha imposto l’annullamento delle cerimonie e della staffetta in bicicletta dalla stazione organizzata ogni anno per ricordare la vita e il lavoro del professore. Tutte le iniziative organizzate solitamente in città dalla Cisl (ma non solo) e anche a Modena, città dove insegnava il giuslavorista, sono state infatti annullate. Oggi, a diciotto anni da quel delitto brutale e annunciato, verrà però deposta una corona di fiori sotto la targa della piazzetta dell’ex ghetto ebraico che porta il suo nome, a pochi passi da dove l’allora consulente del governo viveva e da dove fu ucciso. Lo ricorderanno così le istituzioni e i suoi familiari. Ieri dalla sua pagina Facebook il figlio Lorenzo ha voluto ricordarlo con un commovente intervento: «Mi mancherà tanto babbo non poter pedalare sulla tua bicicletta che usavi sempre e che avevi anche quella maledetta sera, ma con il cuore ci sono e ci sar sempre». Poi un ultimo toccante messaggio di saluto: «Fai finta babbo che sia lì a pedalare come se ci fosse la consueta biciclettata dalla stazione e continua sempre a proteggermi da lassù - ha scritto Lorenzo sui social —. Ti voglio bene babbo, come mi chiamavi sempre tu, il tuo topolino».