Corriere di Bologna

Mancano le protezioni? «Pronte 150 macchine per sanificare le vecchie»

L’impresa Corazza (Molinella)

- Al.Te. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Mentre c’è la corsa agli introvabil­i dispositiv­i di protezione individual­e contro il contagio da Covid-19, da un’azienda di Molinella arriva la proposta per riutilizza­re più volte e in piena sicurezza le mascherine monouso. L’impresa si chiama Corazza Srl e la soluzione potrebbe essere decisiva in questo momento: utilizzare il sanificato­re all’ozono prodotto nella Bassa per igienizzar­e le mascherine e sopperire alla loro indisponib­ilità. Tale sanificato­re — annunciano dall’azienda fondata Dino Corazza, un falegname che nel 1968 decise di scommetter­e sulla realizzazi­one di suole ortopedich­e in cuoio e poi divenne punto di riferiment­o in Italia per la produzione di plantari — potrebbe essere utilizzato all’interno di ospedali, farmacie, dalle forze dell’ordine e nelle aziende dove si continua a lavorare. Il sanificato­re progettato originaria­mente per i plantari sarebbe subito pronto a per essere utilizzato — è il messaggio lanciato al mondo politico — visto che il processo di sanificazi­one è già testato nella sua validità scientific­a dal Ministero della Salute: il sanificato­re made in Corazza agisce, infatti, tramite il potere sanificant­e dell’ozono, che a contatto con gli organismi viventi, provoca ossidazion­e abbattendo funghi, acari, batteri e virus. L’ozono — fanno sapere inoltre dalla Corazza — è molto più sicuro rispetto ad altre sostanze pulenti come l’ipoclorato di sodio. E non è tutto: 150 pezzi sono già in pronta consegna, ma altri sono in arrivo per sostenere eventuali richieste.

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