Da Ghirri a Kenro Izu Le visite sul computer alle mostre in standby
Il fitto calendario di mostre messe in campo a Modena nelle scorse settimane si è dovuto interrompere bruscamente causa delle restrizioni imposte dalla diffusione del coronavirus, ma la Fondazione Modena Arti Visive ha deciso di non perdersi d’animo e di lanciare «Fmav Inside Out».
Un palinsesto di nuovi contenuti on line attraverso i quali si potrà continuare a visitare le esposizioni e partecipare ad attività e laboratori didattici a distanza, collegandosi al sito www.fmav.org e ai canali social Facebook, Instagram
e Youtube. Un contributo, per il direttore di Fmav Daniele Pittèri, «per continuare a diffondere la cultura come azione di trasformazione e cambiamento attraverso nuove modalità di diffusione».
L’iniziativa è suddivisa in tre rubriche, i cui contenuti saranno pubblicati a puntate. È già online il primo, «Esercizi di visione», con foto e video per scoprire i capolavori delle collezioni, accompagnati da mini-esercizi che grandi e piccoli potranno svolgere a casa propria. Il primo, già disponibile, è ispirato alle immagini dell’emiliano Luigi
Ghirri. In particolare alla sua serie «Colazione sull’erba», in cui il grande fotografo scomparso nel 1992 indaga nella periferia della Modena degli anni Settanta il ruolo della natura nei contesti domestici.
Cercando, aveva scritto lui stesso, «assieme a un ritratto esistenziale, una serie di rimandi al mondo naturale, alla casa e ai suoi abitanti odierni. Se da un lato il rigore geometrico rimanda a deprivazioni sensoriali, come a uno svuotamento del significato dell’oggetto in una ripetizione indifferente, pur tuttavia il gesto decorativo della piantina o dell’albero testimonia di una cura o attenzione che sembrerebbero negarlo».
A seguire altri format come «Mostre in pillole», brevi video in cui curatori e artisti condurranno alla scoperta delle mostre attualmente chiuse al pubblico, in attesa della loro riapertura.
Da «Requiem for Pompei» del fotografo giapponese Kenro Izu a «Cast Off», viaggio tra le videoinstallazioni dell’artista israeliana Yael Bartana, e ai robot umanoidi di «Upgrade in Progress» della sudcoreana Geumhyung Jeong. Per arrivare a «Bici davvero! Velocipedi, figurine e altre storie», sulle storie di donne e uomini che hanno fatto delle due ruote un mezzo di trasporto rivoluzionario.
Sul canale YouTube di Fmav è inoltre possibile rivivere le mostre dei primi due anni della fondazione attraverso brevi video.