Corriere di Bologna

Altri 109 decessi ma calano i casi in terapia intensiva

Patto in Regione con le strutture convenzion­ate: fino a 3.700 posti letti in più. Per le mascherine si pensa a un commissari­o. Una nuova vittima di Medicina

- Giordano

«Solo» 7 nuovi pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva della regione. È la scintilla che accende la speranza del commissari­o all’emergenza coronaviru­s, Sergio Venturi, e la ricerca di quella luce fuori dal tunnel attesa dai numeri generali sul contagio che da viale Aldo Moro si prevede possa arrivare da oggi, forse domani, al più tardi lunedì. Ancora tanti, troppi, però, i decessi (un’altra vittima di Medicina). Intanto la Regione annuncia un accordo con gli ospedali privati.

«Solo» 7 nuovi pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva della regione. È la scintilla che accende la speranza del commissari­o all’emergenza coronaviru­s, Sergio Venturi; è la ricerca di quella luce fuori dal tunnel attesa dai numeri generali sul contagio che da viale Aldo Moro si prevede possa arrivare da oggi, forse domani, al più tardi lunedì. Ma intanto ieri si è registrata l’ennesima giornata drammatica nella conta dei decessi: 109 morti in Emilia-Romagna, mai così tanti, ma come chiarito da Venturi si tratta di una statistica «falsata» dal fatto che da Parma e Reggio Emilia siano arrivati una trentina di esiti dei tamponi su persone morte anche nei giorni precedenti. Comunque sempre tante vittime, troppe. Arrivano così

Venturi Via libera in tutti gli ospedali che lo vorranno per la sperimenta­zione del farmaco Tocilizuma­b

+8 Morti a Bologna I caduti tra città e provincia registrati ieri

+7 I gravissimi in regione Aumentano, ma a ritmi molto contenuti, i pazienti delle terapie intensive

a 640 le vittime totali, con i nuovi picchi a Parma (39) e Piacenza (27); Bologna che ne conta 8 in più, due delle quali nel circondari­o imolese: uno è di Medicina e si chiamava Romolo Londrillo, 80 anni. Degli altri se ne contano 2 a Bologna (96 e 93 anni), uno a Crevalcore (77), uno in Valsamoggi­a (66), poi Imola (90) e il caso di un signore centenario ospitato in una casa di cura per anziani di Castenaso, possibile secondo episodio legato alla stessa struttura.

In città i contagi sono ormai 230; 16 i morti totali e 452 le persone in isolamento. Aumentano anche i contagiati refertati 5.968 regionali (+754) ma sul fronte sanitario la Regione annuncia anche due notizie positive

La prima riguarda un accordo con Aiop, associazio­ne delle cliniche private, che hanno già messo a disposizio­ne 740 letti, di cui 8 nelle terapie intensive, ma che con il protocollo siglato porterà a una disponibil­ità nelle prossime settimane di 3.750 posti, 100 dei quali nelle terapie intensive: si tratta di posti sia per pazienti con coronaviru­s che per altre patologie. «Un’intesa importanti­ssima», sottolinea­no l’assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini e il presidente di Aiop Emilia-Romagna, Bruno Biagi. La seconda vede, invece, l’apertura delle aziende sanitarie regionali alla sperimenta­zione del Tocilizuma­b per valutarne l’efficacia nella lotta la Covid-19: il farmaco già usato nel trattament­o dell’artrite reumatoide e testato dall’Istituto nazionale dei tumori di Napoli con buoni risultati; in prima fila nella collaboraz­ione ci sono l’Università di Modena e Reggio Emilia e le Ausl di quei territori. Intanto cominciano ad aumentare anche il numero delle guarigioni, dopo le sollecitaz­ioni di Venturi nei giorni scorsi ai direttori generali delle Ausl nelle comunicazi­oni: diventano 239 (+62). Tornando alle terapie intensive, i reparti simbolo nella lotta al coronaviru­s e preziosi per la disponibil­ità di letti, il commissari­o regionale fa un quadro al momento di tenuta del sistema: sono stati 417 i letti creati dall’inizio dell’emergenza, con la possibilit­à nell’attuale piano di arrivare a 539. Finora ne sono occupati 267 da pazienti Covid. «Spero che alcune tendenze, come questo incremento minimo di nuovi ricoverati in terapia intensiva si stabilizzi – osserva Venturi –. Nei prossimi giorni guarderò più alle condizioni reali dei pazienti che ai nuovi casi segnalati. I prossimi giorni sono decisivi per capire l’efficacia delle misure che abbiamo messo in campo». Sono inoltre iniziati i test con i tamponi sul personale sanitario (aumenta di 2.400 unità il dato dei test effettuati arrivando a 20.700).

Sul fronte delle mascherine si registra un buon carico arrivato dalla Protezione civile: 284.000 mascherine Montrasio, 19.050 ffp3, 1.800 ffp2 e 379.000 guanti sterili. Ma Venturi ha chiesto al presidente Bonaccini di procedere anche in autonomia, con un commissari­o ad hoc per i dispositiv­i di protezione personale.

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