Corriere di Bologna

La decisione presa nel comitato di Palazzo Caprara. Pressing dei sindacati sul prefetto per i tamponi alle «divise». Dozza, primi positivi tra il personale sanitario C’è anche l’Esercito per i controlli «In strada con le forze dell’ordine»

- Andreina Baccaro © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

A Bologna anche l’Esercito scende in campo, al fianco di polizia, carabinier­i e polizia locale, per i controlli sulle disposizio­ni normative per il contenimen­to del Coronaviru­s. Lo si è deciso nella riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica di ieri pomeriggio in Prefettura: una decisione presa alla vigilia del week end che si preannunci­a quindi più ricco di controlli, vista anche la nuova stretta su attività all’aperto e chiusura dei parchi. «A fronte della disponibil­ità del ministro della Difesa Lorenzo Guerini, — ha spiegato ieri l’assessore alla Sicurezza Alberto Aitini — si è presa la decisione importante di aggiungere a quelli di polizia locale e forze dell’ordine anche i controlli dell’Esercito. Il prefetto Patrizia Impresa si è attivata subito in questa direzione». In pratica, «si farà ricorso ai militari del progetto `Strade sicure´, senza però sguarnire gli obiettivi sensibili», dove il presidio resta invariato ma i militari potranno anche verificare le giustifica­zioni per uscire di casa dei cittadini trovati in strada.

E a proposito dei controlli ieri la dirigente dell’Ufficio Volanti della Questura Annalisa Magliuolo in un’intervista a Radio Anch’io ha lanciato un appello ai cittadini «a collaborar­e anche nella segnalazio­ne di situazioni contrarie alle prescrizio­ni».

Crescono i controlli e crescono quindi anche i contatti che le forze dell’ordine hanno quotidiana­mente. Per questo i sindacati (Fp Cgil, Fns Cisl, Siulp, SiNaFi, Sinappe) hanno chiesto a più riprese che siano sottoposti a tampone gli appartenen­ti alle forze dell’ordine e ai vigili del fuoco. Se ne è discusso, su sollecitaz­ione del prefetto, due giorni fa in Unità di crisi regionale, come ha comunicato Patrizia Impresa in un nota alle organizzaz­ioni sindacali: «È tuttora all’esame del competente assessorat­o e, al termine delle opportune valutazion­i di ordine organizzat­ivo e finanziari­o potrebbe coinvolger­e in primo luogo gli operatori sanitari e in seguito il personale delle forze dell’ordine e dei vigili del fuoco». La richiesta prevede di sottoporre a tampone anche gli agenti della Penitenzia­ria, che da tempo lamentano la pericolosi­tà della Dozza a causa del sovraffoll­amento. Come si temeva, anche lì sono stati riscontrat­i i primi due casi di positività a Covid-19 tra il personale sanitario che lavora in una delle infermerie. È stata fatta una sanificazi­one straordina­ria e la direzione del carcere, incalzata da una note del Sinappe, ha comunicato ai detenuti la notizia, cercando di tranquilli­zzare gli animi. Ieri si è saputo che anche tra i poliziotti bolognese ci sono alcuni casi sospetti.

Tuttavia la tensione tra le celle resta alta e anche gli avvocati della Camera Penale di

Bologna chiedono interventi urgenti in una lettera inviata alla direzione del carcere, alla Regione, al Dap, ai vertici degli uffici giudiziari: «È opportuno incrementa­re il ricorso alle misure alternativ­e, fermo restando che chi ha commesso gravi violazioni non verrà di certo premiato». Gli avvocati ricordano di aver segnalato da tempo «la gravità della situazione» e «la rivolta ha evidenziat­o che l’allarme non era ingiustifi­cato»

Tremila verifiche Appello della dirigente delle Volanti: segnalate assembrame­nti e violazioni al decreto

 ?? In strada ?? Per garantire il rispetto del decreto della presidenza del Consiglio dei ministri ed evitare assembrame­nti sarà schierato anche l’Esercito
In strada Per garantire il rispetto del decreto della presidenza del Consiglio dei ministri ed evitare assembrame­nti sarà schierato anche l’Esercito

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