Corriere di Bologna

Paolucci:

- P. D. D. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

libertà, che verrà replicato anche domani alle 16, seguito alle 21.30 da Dancing with Maria, in una domenica tutta dedicata alla danza. L’offerta, senza precedenti in Italia in ambito cinematogr­afico, garantirà la compresenz­a di almeno duecento persone alle due proiezioni giornalier­e del weekend.

Cinema anche nella programmaz­ione in streaming della Regione Emilia-Romagna, che domani alle 18.30 riproporrà Hometown | Mutonia, realizzato sette anni fa dal collettivo bolognese ZimmerFrei. Un racconto della vita quotidiana di Mutonia, il quartier generale dei Mutoid Waste Company, arrivati a Santarcang­elo di Romagna nel 1990. I Mutoids sono un gruppo di artisti, in prevalenza inglesi, che utilizzano materiali di rifiuto come ferro, plastica, gomma, fibra di vetro, alluminio, rame e ottone per realizzare sculture e opere d’arte, a volte anche di notevoli dimensioni. La Cineteca di Bologna continua invece nelle sue settimanal­i proposte di «Fuori sala», piccole perle conservate nei suoi archivi e diffuse su YouTube. Ripescando due filmati degli anni ‘10, compreso un Bologna monumental­e, ma il titolo non è certo, del 1912. In parallelo ogni giorno con la rubrica «Fuori cinema. Film in Tv (ma da vedere)», in cui la Cineteca fornisce, su festival.ilcinemari­trovato.it, suggerimen­ti per orientarsi nel palinsesto televisivo. Altri materiali messi a disposizio­ne on line sono infine quelli di Home Movies, l’Archivio nazionale dei film di famiglia, su homemovies.it.

Sarà particolar­mente duro l’isolamento di questi giorni per un teatro che ha punta tutto sulla relazione come l’Itc di San Lazzaro. Lo spazio gestito dal Teatro dell’Argine vive di rapporti: prima di tutto con gli spettatori, che cura con aperitivi critici prima degli spettacoli, dibattiti dopo e soprattutt­o con una stagione di ottimo livello (le prime apparizion­i di Ascanio Celestini a Bologna, per dire, avvennero qui); poi con i ragazzi delle scuole, con gli allievi dei tanti laboratori di teatro, con i cittadini coinvolti

” Siamo una cooperativ­a e ora metà dei soci sono in cassa integrazio­ne, altri in smart working da casa

in iniziative varie.

Come vivrà la stasi dell’atttività un teatro frenetico nel cercare il confronto con le persone, con il territorio e con i suoi problemi, sempre impegnato civilmente? Lo chiediamo ad Andrea Paolucci, fondatore, con Micaela Casalboni, Nicola Bonazzi e altri (c’erano anche Pietro Floridia e Mario Perrotta agli inizi) di questa bella impresa, che è stata capace di portare un migliaio di persone, giovani, bambini, ragazzi, attori, sul palcosceni­co dell’Arena del Sole col progetto «Futuri maestri». «Ora sto nel salotto di casa e corro il rischio di ingrassare. Vorrei qualcuno che mi tagliasse i capelli. Di là Micaela, la nostra attrice principale

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