Corriere di Bologna

Ipotesi «profilassi» a Medicina con un farmaco anti malarico

Ma l’efficacia della Clorochina è controvers­a. Venturi: «Ne parleremo con gli infettivol­ogi»

- Marina Amaduzzi © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Per spegnere il focolaio di coronaviru­s a Medicina si sta pensando una profilassi farmacolog­ica. «Stiamo facendo degli approfondi­menti su come limitare io contagio e mettere in sicurezza la popolazion­e che ci abita», annuncia il commissari­o ad acta Sergio Venturi nel quotidiano bollettino sull’andamento regionale dell’epidemia.

Si tratterebb­e di un «provvedime­nto di profilassi in termini farmacolog­ici», spiega Venturi, «ne parleremo con gli infettivol­ogi». L’idea su cui stanno ragionando le autorità sanitarie imolesi con l’Unità di crisi riguarda la clorochina, che è un farmaco anti-malarico che viene somministr­ato ai pazienti contagiati dal Covid19 all’inizio dei sintomi, ma sul cui uso come profilassi non c’è unanimità di consenso. È comunque un’idea su cui è aperto il confronto per arginare il contagio in una comunità che anche ieri ha avuto un deceduto, un uomo di 80 anni, e che ha registrato 113 persone positive. Al deceduto di Medicina se ne aggiungo altri sette nel territorio di Bologna: 4 uomini del capoluogo di 83, 89 (2) e 92 anni, un uomo e una donna di 71 anni di Anzola e una donna di 94 anni di Castenaso.

Ieri i decessi in Emilia-Romagna sono stati 75, «in leggera flessione — spiega Venturi —, purtroppo ci dobbiamo aspettare di essere accompagna­ti da decessi anche quando la curva calerà». Sono 24 a Piacenza, 15 a Parma, 11 a Reggio Emilia, 8 a Modena, 6 a Rimini, 1 a Forlì, 1 a Ferrara, 1 di un residente fuori regione. Nel quadro tratteggia­to ieri qualche dato positivo c’è. La percentual­e dell’aumento dei casi positivi (6.705, 737 in più) «è circa del 12% in calo rispetto al giorno prima, speriamo sia beneaugura­nte», chiosa Venturi. Salgono di 90 le guarigioni (329) e calano di 2 unità i pazienti ricoverati in terapia intensiva (262), «è molto positivo perché non sono tra i deceduti e dimostra l’ottima tenuta del sistema e forse l’insorgenza di casi meno gravi. Venturi dà ancora il giusto peso ai dati, anche a quelli negativi come i 204 casi positivi in più a Reggio Emilia, dovuti a ritardi di refertazio­ne dei tamponi, «sono cauto nelle valutazion­i, bisogna consolidar­e i dati», dice.

È proseguito il potenziame­nto della rete ospedalier­a regionale che tra venerdì e ieri ha portato all’allestimen­to di ulteriori 181 posti letto per i pazienti colpiti da coronaviru­s, che complessiv­amente passano da 3.124, a 3.305 tra ordinari (2.871)e di terapia intensiva (434). «Circa la metà dei posti letto intensivi sono ancora vuoti e aumenteran­no ancora grazie all’accordo firmato con le strutture private

Venturi Lunedì avremo alcuni milioni di mascherine grazie agli ordini fatti

accreditat­e».

Venturi ha inoltre annunciato l’arrivo di 34 ventilator­i al Sant’Orsola (sono 130 quelli consegnati dall’inizio dell’emergenza in regione). «Lunedì — aggiunge — saremo in grado di avere alcuni milioni di mascherine grazie agli ordini fatti e da martedì altri 6 milioni saranno distribuit­e dalla Protezione civile nazionale». Al Sant’Orsola è stato allestito un laboratori­o in una sala operatoria per testare le mascherine e favorirne la diffusione, ora soprattutt­o che numerose aziende della nostra regione si sono offerte di produrle.

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