I consigli per i piccoli della Stoppani
Anche la libreria per ragazzi Giannino Stoppani è chiusa per l’emergenza sanitaria, senza nemmeno potersi affacciare in quella grande vetrina che è la «Bologna Children’s Book Fair», quest’anno annullata. In questa settimana, racconta Silvana Sola, una delle storiche ‘Giannine’, «avremmo festeggiato il Premio Orbil e la nuova collana dedicata al teatro curata da Federica Iacobelli per le edizioni Primavera, sarebbe stato con noi Anthony Browne e avremmo brindato tutti con Bernard Friot. Avremmo avuto il libro dedicato a Dante di Luigi Garlando e la festa dei 30 anni della casa editrice Sinnos. Domenica ci sarebbero stati Tuono Pettinato con il libro edito da Canicola e i giovani taiwanesi selezionati per la Mostra degli Illustratori. E ancora Canizales dalla Spagna, Diego Bianki dall’Argentina, la delegazione giapponese, il centenario di Gianni Rodari». I librai della Stoppani, nata nel 1983 grazie a un gruppo di ragazze, perlopiù maestre, che seguivano all’Alma Mater le lezioni di Pedagogia generale per studenti lavoratori tenute da Antonio Faeti, si tengono comunque occupati. Silvana, Agata,
Anna Giulia, Paolo e Stefania leggono e si scambiano pareri, riguardano i libri internazionali selezionati dalle giurie del «Bologna Ragazzi Award», pensano ai libri da riscoprire e a quelli nuovi chiusi nelle scatole. Immaginare il dopo, però, è difficile. «Quando la libreria potrà aprire — continua Sola — tornerà a essere un luogo concreto di accoglienza con le fisicità che saranno concesse. I librai racconteranno, daranno consigli, spediranno a chi ha scritto in questi giorni e a chi continuerà a chiedere di inviare libri, continueranno a tenere vivi gli appuntamenti quotidiani sui libri. Offrendo parole e figure, storie e vite, penseranno a come far tornare quel luogo lo spazio vissuto dai bambini e dai ragazzi». Il dopo vuol dire «immaginare come i libri faranno parte della vita di bambini e ragazzi, il dopo è attivare ‘Un vero ponte di libri’, quello realizzato nel dopoguerra in Germania da Jella Lepman, il dopo è pensare alle biblioteche scolastiche e ai libri che possono arrivare nelle case di tutti perché un libro ti rende meno povero». Una manciata di volumi li suggerisce proprio Silvana Sola, che è anche docente di Storia dell’Illustrazione all’Isia di Urbino: «Un bellissimo libro è quello di Toon Tellegen, Storie di animali per quattro stagioni, storie corte divertenti, ironiche, in catalogo per Sinnos. Una novità di Orecchio Acerbo è L’elefante più piccolo del mondo, un albo illustrato, un fantastico testo del 1957 di Alvin Tresselt, illustrato dal grande Milton Glaser». E poi, ancora, «una piccola e preziosa pubblicazione della Fondazione Gualandi di Bologna. C’è un cinema. C’era un cinema è una storia della città, una storia di cinema e di pedagogia affidata a una giovane autrice, Francesca Ballarini. Aggiungo Europa di Grazia Gotti, figure della brava illustratrice greca Daniela Stamatiatis, e un bellissimo albo illustrato edito da Lapis, Come in un film, firmato da Luisa Mattia per le parole e da Daniela Tieni per le figure, che apre all’universo cinematografico, alla magia della sala, ai grandi attori, ai luoghi. Infine le parole poetiche di Alessandro Riccioni, bibliotecario, poeta e narratore di Lizzano in Belvedere, con Piccolo Sonno dato alle stampe da Lupoguido». (P. D. D.)