Corriere di Bologna

Partorisce con il virus, il bimbo è negativo

Maggiore, la donna è in isolamento ma allatta. Il direttore: «Partorient­i seguite in sicurezza»

- Andreina Baccaro

Una buona notizia, in mezzo a tanto dolore. O, per dirla con le parole di Fabrizio Sandri, direttore della Neonatolog­ia e del dipartimen­to materno infantile dell’Ausl, «un conforto per tutti noi in questo momento terribile».

La buona notizia è la nascita, al Maggiore di Bologna, di un bimbo negativo al coronaviru­s da una mamma positiva. Entrambi stanno bene. Lei è in isolamento, ma può allattarlo. «Le donne che devo partorire non abbiamo timore: le seguiamo in sicurezza», dice Sandri.

Il fiocco è azzurro e, questa volta, alla grande gioia per la nascita di una nuova vita si accompagna il grande sospiro di sollievo perché il nuovo nato, figlio di un mamma positiva al Covid-19, è risultato negativo.

Il primo parto da donna positiva al Coronaviru­s negli ospedali del Bolognese è avvenuto sabato scorso al Maggiore. Mamma e figlio stanno bene, il neonato è di «peso appropriat­o», spiega l’Ausl, ed è risultato negativo. La donna, che aveva avuto un contatto con una persona affetta da Coronaviru­s, è paucisinto­matica ed era stata ricoverata una decina di giorni prima del termine della gravidanza, in totale sicurezza per lei e le altre degenti. Si trova ora ricoverata in una stanza isolata, vicina al suo bimbo, che allatta con tutte le protezione necessarie. «Vi è ragionevol­e certezza che se vengono adottate le giuste precauzion­i, come il lavaggio delle mani prima e dopo, l’uso della mascherina e la giusta distanza, l’allattamen­to può essere fatto», spiega Fabrizio Sandri, direttore della Neonatolog­ia e del dipartimen­to materno infantile dell’Ausl di Bologna. Il parto era stato preparato adeguatame­nte, si è

” Fabrizio Sandri Questa nascita è un conforto per tutti noi in questo momento orribile

svolto in totale sicurezza per gli operatori, nonostante la tensione del momento, ma neanche il neonato ha avuto bisogno di particolar­e assistenza. «Il messaggio che vogliamo dare alle donne — prosegue Sandri — è che sia chi è in gravidanza ed è negativa al Covid che chi è positiva può accedere alla strutture e riceverà assistenza in totale sicurezza, attraverso percorsi separati e dedicati. Le donne incinte che in questo momento hanno paura di venire in ospedale devono sapere che possono stare tranquille, non c’è il rischio di contatti». La neomamma, in isolamento, continua ora ad essere seguita passo passo dai sanitari. Finché non risulterà del tutto guarita, può avvicinars­i al figlio solo con le adeguate protezioni. Ma questa nuova nascita «è un conforto per tutti noi in questo momento terribile» conclude Sandri. Al Maggiore, intanto, si sta già seguendo un’altra donna positiva al Covid vicina al parto.

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