Partorisce con il virus, il bimbo è negativo
Maggiore, la donna è in isolamento ma allatta. Il direttore: «Partorienti seguite in sicurezza»
Una buona notizia, in mezzo a tanto dolore. O, per dirla con le parole di Fabrizio Sandri, direttore della Neonatologia e del dipartimento materno infantile dell’Ausl, «un conforto per tutti noi in questo momento terribile».
La buona notizia è la nascita, al Maggiore di Bologna, di un bimbo negativo al coronavirus da una mamma positiva. Entrambi stanno bene. Lei è in isolamento, ma può allattarlo. «Le donne che devo partorire non abbiamo timore: le seguiamo in sicurezza», dice Sandri.
Il fiocco è azzurro e, questa volta, alla grande gioia per la nascita di una nuova vita si accompagna il grande sospiro di sollievo perché il nuovo nato, figlio di un mamma positiva al Covid-19, è risultato negativo.
Il primo parto da donna positiva al Coronavirus negli ospedali del Bolognese è avvenuto sabato scorso al Maggiore. Mamma e figlio stanno bene, il neonato è di «peso appropriato», spiega l’Ausl, ed è risultato negativo. La donna, che aveva avuto un contatto con una persona affetta da Coronavirus, è paucisintomatica ed era stata ricoverata una decina di giorni prima del termine della gravidanza, in totale sicurezza per lei e le altre degenti. Si trova ora ricoverata in una stanza isolata, vicina al suo bimbo, che allatta con tutte le protezione necessarie. «Vi è ragionevole certezza che se vengono adottate le giuste precauzioni, come il lavaggio delle mani prima e dopo, l’uso della mascherina e la giusta distanza, l’allattamento può essere fatto», spiega Fabrizio Sandri, direttore della Neonatologia e del dipartimento materno infantile dell’Ausl di Bologna. Il parto era stato preparato adeguatamente, si è
” Fabrizio Sandri Questa nascita è un conforto per tutti noi in questo momento orribile
svolto in totale sicurezza per gli operatori, nonostante la tensione del momento, ma neanche il neonato ha avuto bisogno di particolare assistenza. «Il messaggio che vogliamo dare alle donne — prosegue Sandri — è che sia chi è in gravidanza ed è negativa al Covid che chi è positiva può accedere alla strutture e riceverà assistenza in totale sicurezza, attraverso percorsi separati e dedicati. Le donne incinte che in questo momento hanno paura di venire in ospedale devono sapere che possono stare tranquille, non c’è il rischio di contatti». La neomamma, in isolamento, continua ora ad essere seguita passo passo dai sanitari. Finché non risulterà del tutto guarita, può avvicinarsi al figlio solo con le adeguate protezioni. Ma questa nuova nascita «è un conforto per tutti noi in questo momento terribile» conclude Sandri. Al Maggiore, intanto, si sta già seguendo un’altra donna positiva al Covid vicina al parto.