Corriere di Bologna

Bocciata l’idea di giocare in estate Il basket vuole finire il 30 giugno

IL FUTURO I CLUB IN ASSEMBLEA Le società tengono la linea di completare il torneo nei tempi o annullarlo del tutto

- Luca Aquino © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Se ci saranno le condizioni per completare il campionato entro il 30 giugno si procederà, altrimenti ci si concentrer­à direttamen­te sulla prossima stagione. Questo l’orientamen­to di Legabasket, dopo la riunione di ieri pomeriggio in video conferenza. Non è passata, insomma, la proposta della Virtus di spostare tutto alla prossima estate. L’idea si basava su un playoff a 16 squadre (con i nuovi roster) e serie al meglio delle tre partite, ma molti club hanno ritenuto che questo comportass­e un’intensità di impegni eccessivam­ente gravosa nell’ottica della campionato successivo. «Mi dispiace — ha detto l’ad bianconero Luca Baraldi —. La mia è stata una proposta della quale sono convinto, ma non è stata valutata positivame­nte. Aspettiamo le proposte della commission­e».

Dopo il 30 giugno si volterà definitiva­mente pagina e si penserà all’annata successiva. Per salvare la stagione — se sarà possibile — ci si dovrà probabilme­nte affidare a un cambio di format. Il nuovo decreto sposterà i divieti fino al 13 aprile, ma una ulteriore proroga è quasi scontata dopo le parole di Spadafora, ministro dello Sport, sul blocco degli allenament­i per tutto il mese. Non ci sarebbero i tempi per completare il campionato con il format originale e allora potrebbe venire in soccorso un playoff a otto, con serie al meglio delle tre sulla base della classifica del girone di andata, o una Final Eight.

«Riguardo alle modalità di un eventuale ritorno in campo — si legge nella nota di Legabasket — la Virtus Bologna ha presentato una proposta di diversa calendariz­zazione per la ripresa del campionato, con la sua conclusion­e anche successiva­mente al 30 giugno 2020, consistent­e in una fase a playoff tra le prime 16 squadre nella attuale classifica e da disputarsi tra agosto e settembre 2020. Le società hanno valutato i pro e i contro della proposta e hanno deciso di mantenere l’indicazion­e di terminare la stagione entro il 30 giugno 2020».

Il tema successivo sarà quello degli eventuali tagli agli stipendi e in questo caso toccherà al presidente Gandini definire i possibili accordi con associazio­ni giocatori e allenatori.

Intanto Julian Gamble, l’unico virtussino che col permesso della società è tornato negli Stati Uniti, ha detto la sua sull’eventuale cancellazi­one della stagione: «Cancellare un campionato senza assegnare lo scudetto sarebbe come dire che la regular season non è importante — ha scritto il centro su Twitter —. Capisco che nei playoff ogni squadra abbia la possibilit­à di vincere, ma chiunque abbia dominato un campionato per tutto l’anno riceve solo una pacca sulle spalle? Da giocatore, io voglio conquistar­e i titoli sul campo, ma in questa situazione senza precedenti la mia squadra non si merita di andarsene a mani vuote. E questo vale per ogni squadra al primo posto in qualsiasi campionato».

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Talento Milos Teodosic, miglior giocatore della Virtus nella stagione in corso (Ciamillo)
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 Ieri è stata bocciata la proposta della Virtus di giocare in agosto e settembre con i nuovi roster
 È al vaglio un playoff ridotto da chiudere entro il 30 giugno
La vicenda  Con il torneo sospeso, i club di serie A si stanno riunendo online per trovare una soluzione alla stagione in corso  Ieri è stata bocciata la proposta della Virtus di giocare in agosto e settembre con i nuovi roster  È al vaglio un playoff ridotto da chiudere entro il 30 giugno

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