A quattro mani con Dalla Online la mostra su Lucio
Un video di 7 minuti racconta le opere di Domenica Regazzoni esposte in Comune prima dell’emergenza. Le immagini sulle note di «Nun parlà» Le parole del cantautore scomparso: «Quadri che aggiungono alle mie canzoni»
Èstata chiusa al pubblico per l’emergenza Covid-19 poco dopo l’apertura. Ma l’installazione della mostra Domenica Regazzoni Lucio Dalla a 4 mani, nella Sala d’Ercole di Palazzo d’Accursio, ora potrà almeno essere percorsa, seppur rapidamente, grazie a un breve documentario disponibile su YouTube. Sette minuti che attraversano lo spazio che accoglie una selezione di trenta opere, realizzate dall’artista lombarda Domenica Regazzoni tra il 1998 e il 2019. Il video è accompagnato dalle note di Nun parlà, canzone composta da Dalla nel 1996. «Nelle opere — racconta la curatrice Silvia Evangelisti — al colore, grande protagonista, si mescolano elementi extrapittorici, poetici frammenti di mondo come garze, fili sottili, piccoli batuffoli che si sovrappongono ai blu intensi, ai verdi tenui, agli aranci e rosa, con la preziosità dell’oro e del rame, a creare evocativi paesaggi».
La mostra era stata concepita, oltre che per ricordare l’amico cantautore, come un’edizione aggiornata rispetto a un’analoga mostra tenuta sempre a Bologna nel 2001. Quando Domenica Regazzoni era stata invitata proprio da Dalla, dopo aver visto alcune opere ispirate alle sue canzoni. Nata in Valsassina nel 1953, Regazzoni ha iniziato a dipingere nei primi anni Settanta frequentando, a Milano, l’Accademia di Brera. Nell’ultimo decennio ha intrapreso molti progetti cimentandosi con nuovi materiali, soprattutto nella scultura, e realizzando opere anche di grandi dimensioni. Come The Broken Violin del 2009, scultura in bronzo collocata nel Coltea Park, nella piazza dell’Università di Bucarest, Cello scomposto del 2012 e il più recente Fiore di Violino in metallo. A conferma di come la musica per lei, figlia di un celebre liutaio, sia stata, fin da piccola, il filo rosso che ha