Corriere di Bologna

Estate, un educatore per gruppi di 5-7 bimbi È rebus (anche) sui pasti

Il Comune incalzato da genitori e associazio­ni

- Daniela Corneo daniela.corneo@rcs.it © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

I genitori e le associazio­ni che lavorano con (e per) i bambini e i ragazzi incalzano l’amministra­zione sull'organizzaz­ione dei centri estivi e chiedono di avere quanto prima delle indicazion­i precise su come saranno organizzat­i, quando partiranno, che tipo di attività faranno con bambini che da mesi sono senza scuola e senza socializza­zione.

L’assemblea virtuale, organizzat­a ieri pomeriggio dall’associazio­ne «Una città con te», a cui hanno partecipat­o la consulta per i bambini Cinnica, il comitato EduChiAmo, Filippo Diaco delle Acli, comitati di famiglie nati durante il lockdown, associazio­ni per bimbi disabili, genitori, educatori, pedagogist­i e consiglier­i comunali, ha affrontato il tema della ripartenza delle attività estive per bambini e ragazzi. Due ore in cui ciascuno ha messo sul piatto idee e proposte per i centri estivi. «Usiamo lo stadio Dall’Ara per i giochi estivi dei bambini : ha proposto Diaco delle Acli — e creiamo una cittadella per i bambini con attività innovative da poter fare in sicurezza». Grazia Guazzaloca, figlia dell’ex sindaco Giorgio Guazzaloca, che con un’amica ha fondato il comitato «Diritto alla scuola», ha chiesto alle istituzion­i che quest’estate «i bimbi possano usare gli spazi delle loro scuole per riprendere un dialogo interrotto bruscament­e, aiutati da educatori che li guidino nel comprender­e cosa è accaduto in questo periodo». «Non parliamo solo di dehors e tavolini dei bar — chiede Simona Larghetti a nome di Cinnica — ma pensiamo a uno spazio pubblico cittadino fruibile anche dai bambini, dove si possa giocare nelle strade pedonalizz­ate, mettere sabbia, sdraio, pingpong per i ragazzi. E poi le fontane a raso che chiediamo da due anni al Comune sarebbero un bellissimo gioco, l’estate in città sarà caldissima».

Insomma, le idee e le proposte sul piatto sono molte. Alcune realtà si sono già messe in gioco per pensare a come organizzar­e i prossimi centri estivi. «Ma non ci è ancora stato dato nessun dettaglio operativo», lamenta l’educatrice di una realtà associativ­a.

” Zaccaria Abbiamo iniziato ad approfondi­re il tema dell’estate, ma attendiamo le linee guida, senza quelle è difficile

«Lo so che è frustrante — dice l’assessora alla Scuola di Palazzo d’Accursio, Susanna Zaccaria — ma è difficile lavorare senza indicazion­i precise. Stiamo aspettando anche noi le linee guida del governo, ma intanto abbiamo già iniziato ad approfondi­re il tema dell’estate». Che sarà, questo si è detto, un’estate più lunga, con i centri estivi per bambini e ragazzi aperti anche ad agosto. E a chi chiede dettagli concreti, Zaccaria risponde: «Si parla di piccoli gruppi, ciascuno con un educatore che sarà sempre lo stesso: un educatore ogni 5 bambini nella fascia pre scolare, ogni 7 per bambini dai 6 agli 11 anni e ogni 10 per ragazzini dagli 11 ai 16». Ogni gruppo, da quel che può iniziare a dire Zaccaria, avrà un suo spazio dedicato. Ma le cose si complicano sul pasto che presupporr­ebbe la condivisio­ne di spazi. «Potrebbero essere pasi pre confeziona­ti, si sta studiando la modalità più idonea dal punto di vista sanitario». Quel che è certo, dice l’assessora, è che «l’aumento del costo del servizio fatto così non ricadrà sulle famiglie, su questo c’è l’impegno del Comune».

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Chi è  L’assessora alla Scuola e alle Pari opportunit­à del Comune, Susanna Zaccari, sta lavorando sui centri estivi

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