Estate, un educatore per gruppi di 5-7 bimbi È rebus (anche) sui pasti
Il Comune incalzato da genitori e associazioni
I genitori e le associazioni che lavorano con (e per) i bambini e i ragazzi incalzano l’amministrazione sull'organizzazione dei centri estivi e chiedono di avere quanto prima delle indicazioni precise su come saranno organizzati, quando partiranno, che tipo di attività faranno con bambini che da mesi sono senza scuola e senza socializzazione.
L’assemblea virtuale, organizzata ieri pomeriggio dall’associazione «Una città con te», a cui hanno partecipato la consulta per i bambini Cinnica, il comitato EduChiAmo, Filippo Diaco delle Acli, comitati di famiglie nati durante il lockdown, associazioni per bimbi disabili, genitori, educatori, pedagogisti e consiglieri comunali, ha affrontato il tema della ripartenza delle attività estive per bambini e ragazzi. Due ore in cui ciascuno ha messo sul piatto idee e proposte per i centri estivi. «Usiamo lo stadio Dall’Ara per i giochi estivi dei bambini : ha proposto Diaco delle Acli — e creiamo una cittadella per i bambini con attività innovative da poter fare in sicurezza». Grazia Guazzaloca, figlia dell’ex sindaco Giorgio Guazzaloca, che con un’amica ha fondato il comitato «Diritto alla scuola», ha chiesto alle istituzioni che quest’estate «i bimbi possano usare gli spazi delle loro scuole per riprendere un dialogo interrotto bruscamente, aiutati da educatori che li guidino nel comprendere cosa è accaduto in questo periodo». «Non parliamo solo di dehors e tavolini dei bar — chiede Simona Larghetti a nome di Cinnica — ma pensiamo a uno spazio pubblico cittadino fruibile anche dai bambini, dove si possa giocare nelle strade pedonalizzate, mettere sabbia, sdraio, pingpong per i ragazzi. E poi le fontane a raso che chiediamo da due anni al Comune sarebbero un bellissimo gioco, l’estate in città sarà caldissima».
Insomma, le idee e le proposte sul piatto sono molte. Alcune realtà si sono già messe in gioco per pensare a come organizzare i prossimi centri estivi. «Ma non ci è ancora stato dato nessun dettaglio operativo», lamenta l’educatrice di una realtà associativa.
” Zaccaria Abbiamo iniziato ad approfondire il tema dell’estate, ma attendiamo le linee guida, senza quelle è difficile
«Lo so che è frustrante — dice l’assessora alla Scuola di Palazzo d’Accursio, Susanna Zaccaria — ma è difficile lavorare senza indicazioni precise. Stiamo aspettando anche noi le linee guida del governo, ma intanto abbiamo già iniziato ad approfondire il tema dell’estate». Che sarà, questo si è detto, un’estate più lunga, con i centri estivi per bambini e ragazzi aperti anche ad agosto. E a chi chiede dettagli concreti, Zaccaria risponde: «Si parla di piccoli gruppi, ciascuno con un educatore che sarà sempre lo stesso: un educatore ogni 5 bambini nella fascia pre scolare, ogni 7 per bambini dai 6 agli 11 anni e ogni 10 per ragazzini dagli 11 ai 16». Ogni gruppo, da quel che può iniziare a dire Zaccaria, avrà un suo spazio dedicato. Ma le cose si complicano sul pasto che presupporrebbe la condivisione di spazi. «Potrebbero essere pasi pre confezionati, si sta studiando la modalità più idonea dal punto di vista sanitario». Quel che è certo, dice l’assessora, è che «l’aumento del costo del servizio fatto così non ricadrà sulle famiglie, su questo c’è l’impegno del Comune».