Centri estivi, il percorso per ripartire
Lunedì al via Salaborsa, Archiginnasio e 5 sedi di quartiere: solo il prestito. Controlli all’ingresso e percorsi obbligati alle mostre Lepore: «Sarà garantita la sicurezza e useremo gli spazi espositivi per i centri estivi dei bimbi»
Un educatore per 5 bimbi, spazi moltiplicati, ma rebus (tra le altre cose) sul pasto. L’assemblea virtuale tra Comune e genitori sui centri estivi: proposte e ritardi.
A Bologna musei e biblioteche comunali ripartono dall’inizio della prossima settimana perché, come sottolinea l’assessore alla Cultura, Matteo Lepore, «rispetto ad altre città dove il coronavirus rischia di mandare in default i bilanci limitando molti servizi, qui abbiamo fatto scelte lungimiranti, che ci hanno messo in sicurezza in passato e con una manovra di riequilibrio recupereremo le risorse per il sistema culturale perse a causa del Covid-19, per esempio 6,5 milioni della tassa di soggiorno». Via dunque alle biblioteche a partire dal 18 maggio: le prime saranno l’Archiginnasio, Salaborsa e cinque di quartiere (Spina, Scandellara-Mirella Bartolotti, Tassinari Clò, CorticellaFabbri, Ginzburg), dove si partirà solo con prestiti dopo aver prenotato telefonicamente e restituzioni posticipate fino al 30 giugno senza sanzioni, che saranno comunque possibili riponendo libri e altri volumi in carrelli predisposti: vietate invece per ora le consultazioni e le soste dentro le biblioteche, dove bisognerà ovviamente indossare la mascherina e osservare il distanziamento sociale.
Bisognerà invece aspettare il 19 maggio per vedere le porte aperte nei musei, che ripartiranno in modo scaglionato: i primi saranno il Mambo e il Museo della Musica; dal 20 si tornerà all’Archeologico e il museo del Patrimonio industriale; dal 21 il Civico medievale e a seguire arriveranno tutti gli altri. Nei musei si accederà dopo aver pre acquistato online i biglietti d’ingresso per minimizzare i passaggi alla cassa; ci sarà comunque un controllo all’entrata per frazionare le presenze nelle sale e distanze da garantire all’interno tramite segnaletica installata e utilizzo dei dispositivi di protezione individuale. Resta ancora chiusa invece la mostra «Etruschi. Viaggio nelle terre dei Rasna», allestita al museo Archeologico: il Comune ha in corso un confronto con la società organizzatrice Electa per rinnovare i prestiti dei gran numero di reperti arrivati in città e prorogare l’esposizione fino a dicembre (l’Archeologico dovrà inoltre affrontare il problema di un possibile diniego all’utilizzo dei sistemi di raffreddamento delle sale, necessario però per i materiali esposti). A proposito dei musei Lepore anticipa che «saranno sicuramente una delle sedi nelle quali organizzare le attività dei centri estivi per i bambini, stiamo mappando tutti i luoghi che potremo usare». L’assessore ha anche comunicato l’esito di un sondaggio lanciato sulla sua pagina Facebook dove 627 cittadini sui mille che hanno risposto si sono detti disponibili ad aiutare le iniziative del calendario culturale estivo. «Li contatteremo e insieme ad altre realtà ci aiuteranno nel gestire le manifestazioni — spiega Lepore —. Ma questo non significa che cerchiamo solo volontari. Abbiamo reperito le risorse dal bilancio per garantire il giusto compenso a società e operatori culturali. Siamo anche soddisfatti del fondo da 100 milioni stanziato nel Decreto bilancio per coprire i buchi della tassa di soggiorno. Un primo passo, ma serviranno più risorse. Inoltre sabato le Sardine saranno in piazza Maggiore per raccogliere fondi per la nostra estate culturale e noi raddoppieremo con altre risorse la cifra che saranno in grado di raggiungere». Nei prossimi giorni arriveranno in modo digitale anche le 30mila card cultura sottoscritte dai bolognesi alla fine di febbraio.