Centri estivi, via dal 20 giugno
Protestano i genitori dei nidi: «Ignorata la fascia 0-3 anni»
L’Emilia-Romagna li riapre l’8 giugno, il Veneto addirittura sei giorni prima, il Comune di Bologna li dovrebbe far partire dal 20 giugno. Ma c’è chi comunque protesta, a partire dai genitori, per il silenzio assordante sui servizi 0-3 anni. L’orizzonte da tenere d’occhio è quello del mese nuovo per la ripresa, in qualche modo, delle attività che riguardano i bambini. Sicuramente quelle dei centri estivi.
L’Emilia-Romagna li riapre l’8 giugno, il Veneto addirittura sei giorni prima, ma c’è chi comunque protesta, a partire dai genitori, per il silenzio assordante sui servizi 0-3 anni. L’orizzonte da tenere d’occhio è quello del mese nuovo per la ripresa, in qualche modo, delle attività che riguardano i bambini.
Venerdì scorso da Roma è arrivato l’ok del Consiglio dei ministri alla riapertura dei centri estivi con linee guida per la ripresa delle attività in sicurezza che richiamano molti dei punti avanzati a fine aprile dalla vicepresidente dell’Emilia-Romagna con delega al Welfare Elly Schlein e dalla collega Paola Salomoni. La Regione nell’ordinanza sulle nuove apertura della Fase 2, uscita domenica, ha messo come data d’inizio l’8 giugno, mentre il sindaco di Bologna Virginio Merola sposterebbe in avanti l’avvio, il 20 giugno, ma con apertura per tutto agosto e chiusura delle attività al 15 settembre. E i servizi per i più piccolini? Silenzio assoluto.
A mettere il dito nella piaga sono in primo luogo i genitori e le educatrici dei servizi privati. Ieri i genitori dei Nidi di Viola, quattro servizi educativi tra Granarolo e Castel Maggiore, hanno scritto una lettera urgente al governatore Stefano Bonaccini, dove si definiscono «attoniti» di fronte al «disinteresse per la fascia 0-3 anni». «Il “Comitato eduChiAmo” al quale, servizi privati e noi genitori siamo iscritti — si legge nella lettera —, ha sottoposto alle Regioni e comuni di competenza, modelli sicuri e dettagliati, tanto da esser stati recepiti favorevolmente sì, ma solo a favore dei + 3 anni e a discapito dei più piccoli. Caro Presidente, ci metta in condizione di dire ai nostri figli che anche per loro ci sarà una data per ripartire, per rivedere i loro compagni e le loro dade, per tornare a quella normalità di cui tanto hanno bisogno», perché «l’Emilia Romagna non deve esser la Regione che lascia indietro qualcuno».
Il Comune di Bologna aveva raccolto le iscrizioni ai nidi estivi, il cui svolgimento è previsto dall’1 al 21 luglio, ma ora tutto è appeso al via libera anche per questa fascia d’età. L’assessore Susanna Zaccaria sta lavorando con i tecnici soprattutto sull’apertura dei centri estivi, su cui ci sono più certezze e le linee guida di attività preferibilmente all’aperto, con i bambini organizzati in piccoli gruppi, seguiti sempre dallo stesso o dagli stessi educatori, senza contatti tra gruppi diversi, bambini accolti su più turni, con fasce orarie diversificate in modo da evitare assembramenti. E ancora, pluralità di spazi sicuri, triage all’ingresso, formazione del personale coinvolto, massima attenzione ai principi di igiene e pulizia.