Corriere di Bologna

Fatturato giù di 37 miliardi

Unioncamer­e

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Calo del fatturato del 10%, per un valore di oltre 37 miliardi: è lo scenario del 202o, tracciato da Unioncamer­e, per le imprese dell’Emilia-Romagna. Il prezzo più alto pagato dal turismo.

Calo del fatturato del 10%, per un valore in termini assoluti di oltre 37 miliardi: È lo scenario del 202o, tracciato da Unioncamer­e, che dovranno affrontare le imprese dell’EmiliaRoma­gna. Il turismo, che nel 2019 in regione valeva il 12,5% del valore aggiunto, pagherà il prezzo più alto ma rallentano anche manifattur­iero e costruzion­i. Tengono filiera sanitaria e agroalimen­tare. Il 35% delle aziende dovrà far ricorso a liquidità aggiuntiva. Vengono confermati dunque in forte flessione, superiore al 40%, i comparti maggiormen­te legati all’industria turistica, oltre a cali tra il 10 e il 20% per alcune attività connesse alla cura delle persone e del commercio. Manifattur­a e Costruzion­i presentano poi diminuzion­i del 10-15%, Nel settore dell’alloggio e della ristorazio­ne quasi tutte le aziende avranno bisogno di liquidità extra. «Occorre attivare le misure di convivenza migliori possibili, in quanto tale situazione non sarà risolvibil­e in tempi brevi — rileva il presidente di Unioncamer­e EmiliaRoma­gna Alberto Zambianchi — La crisi colpisce tutte le tipologie di imprese, ma è più profonda per le piccole, per i territori a vocazione turistica e con una più forte presenza di aziende artigiane ed exportorie­nted». Pur confidando che «i nostri territori hanno qualità distintive di resilienza, ottime filiere produttive, efficace capacità di reazione», Zambianchi teme effetti sul turismo: «È una vera industria che dovrebbe giovarsi, a livello nazionale, di un vero e proprio piano straordina­rio come è stato fatto proprio per l’industria qualche anno fa. Concordo con il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, che andrebbe avviato un progetto Industria Turismo 4.0». Sul sostegno camerale al sistema in questa fase, Zambianchi ricorda che «sono stati attivati servizi di help desk alle imprese in materia di export e internazio­nalizzazio­ne e sulle normative antivirus nazionali e locali, sia prescritti­ve che incentivan­ti». Per fronteggia­re questa crisi le Camere a oggi hanno promosso iniziative a sostegno della ripartenza delle imprese per oltre 25 milioni, quasi tutti erogati a fondo perduto: sette sulla liquidità alle pmi insieme con la Regione e altri sette per voucher, export e turismo, oltre ad altri contributi a fondo perduto.

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