Cesare, Tiziano e pure Vasco La grande musica negli stadi deve aspettare fino al 2021
Le 14 foto che costituiscono il lavoro di De Pascalis non sono ritratti, ma immagini/dettaglio di oggetti, di situazioni, di luoghi. Come il sacchetto di raccolta di urina del catetere vescicale di un paziente, la fredda luce della scialitica, un’incannulazione di vena periferica, la zona di passaggio e sosta delle ambulanze al Pronto soccorso.
Scatti duri e sofferenti. L’unica morbidezza è il momento di riposo del medico di guardia al Pronto soccorso: un autoscatto, l’unico. Gli eroi di oggi, sono proprio i medici d’urgenza che da sempre fanno i conti con il burn-out. Un rischio che il covid-19 ha accentuato: si ritiene che la sindrome colpisca 7 operatori su 10.
La mostra prevista a marzo, mai così attuale, è saltata alla Biennale di Mantova a causa dell’emergenza coronavirus. Le foto visibili sul sito della manifestazione, ma De Pascalis non esclude, se ci saranno le condizioni, di poter esporre il suo lavoro prossimamente a Bologna. «Non in un ospedale però».
Durante questa emergenza non ha scattato foto sul tema. «Sia per problemi pratici e di sicurezza, sia perché altri appassionati colleghi hanno subito fatto un ottimo lavoro». Scatti che si vedono nella pagina di facebook «Sguardi», dove peraltro è stata pubblicata la foto simbolo dell’infermiera sfinita sulla tastiera del computer. «Ho avviato perciò un altro progetto, di ritratti di colleghi, pensando alla faccia resiliente o allegra che serve per tenerci in equilibrio». In progress fra un turno e l’altro. E stavolta a colori. Il sogno di Susanna per questa primavera però era un altro, «andare a New York per fotografare i luoghi attraversati da Patti Smith e Robert Mapplethorpe». Biglietto comprato e rimborsato. Inutile dire perché. Le urgenze ora sono altre.
Era nell’aria da giorni e tutti aspettavano l’ufficialità che è arrivata. I grandi tour degli artisti italiani, dopo quelli degli stranieri, sono posticipati al 2021. In questo spostamento collettivo sono rimaste impigliate anche le tournée di Vasco Rossi e Cesare Cremonini. Infatti, a seguito della pubblicazione del decreto legge che vieta gli assembramenti fino al 31 luglio, il tour negli stadi di Cremonini, che doveva iniziare il 21 giugno è spostato al prossimo anno e il cantautore bolognese ha così avvisato i suoi fan sui social
«Sono stati giorni di attesa per tutti e come era prevedibile l’intero mondo dello spettacolo, in particolare quello che riguarda gli eventi live, si appresta a affrontare una sfida importantissima — ha scritto Cesare —. Nel rispetto delle decisioni che vogliono tutelare la salute di tutti, il ritorno
” Il messaggio di Ce Tutto tornerà meglio di prima. Non sono parole. Non lo vedrete Lo vivrete
alla normalità sarà la nostra stella polare! Tutto tornerà meglio di prima. Non sono parole. Non lo vedrete. Lo vivrete».
L’annuncio su Instagram in appena un’ora dalla sua pubblicazione contava oltre 25.000 cuori e 2500 commenti. Come dire che il popolo di Cesare non vede l’ora che quest’anno di digiuno dai mega concerti passi il più in fretta possibile. Anche il rocker di
Zocca ha lasciato l’incombenza ai social annunciando che il tour di quest’anno è spostato a giugno 2021. Stessi festival e stesse città: Firenze, Milano Roma e Imola.
Una decisione presa proprio nei giorni in cui Vasco e la sua truppa si dovevano trovare a Rimini per iniziare le prove del tour che aveva già fatto registrare 360.000 biglietti venduti. Il nuovo calendario di Vasco e di Cremonini sarà noto a breve ed i biglietti già acquistati saranno validi per le date del prossimo anno. Solo per i concerti di Firenze e Milano di Rossi si potrà richiedere un rimborso ricevendo in cambio un voucher di pari valore a quello indicato sul biglietto. Oltre al Komandante e Cremonini anche altre importanti date, che avrebbero fatto tappa in regione, sono state posticipate. Il 7 luglio Tiziano Ferro era atteso allo stadio di Modena ma anche il suo tour è stato spostato. «Ringrazio personalmente il Governo perché senza direttive ufficiali non avremmo potuto spostare le date e proteggere gli acquirenti. Quindi anche se poco sorprendente, la notizia è ufficiale: il tour previsto quest’anno è posticipato al 2021. Grazie per la pazienza, che è stata anche la nostra. Pensiamo a ripartire. E per chi vorrà ...io continuerò a farvi compagnia qui!» ha scritto sui social Ferro. Ora è ufficiale, il 2020 sarà ricordato come l’anno senza musica live.