Corriere di Bologna

Cesare, Tiziano e pure Vasco La grande musica negli stadi deve aspettare fino al 2021

- Fernando Pellerano © RIPRODUZIO­NE RISERVATA Piero Di Domenico © RIPRODUZIO­NE RISERVATA Andrea Tinti © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Le 14 foto che costituisc­ono il lavoro di De Pascalis non sono ritratti, ma immagini/dettaglio di oggetti, di situazioni, di luoghi. Come il sacchetto di raccolta di urina del catetere vescicale di un paziente, la fredda luce della scialitica, un’incannulaz­ione di vena periferica, la zona di passaggio e sosta delle ambulanze al Pronto soccorso.

Scatti duri e sofferenti. L’unica morbidezza è il momento di riposo del medico di guardia al Pronto soccorso: un autoscatto, l’unico. Gli eroi di oggi, sono proprio i medici d’urgenza che da sempre fanno i conti con il burn-out. Un rischio che il covid-19 ha accentuato: si ritiene che la sindrome colpisca 7 operatori su 10.

La mostra prevista a marzo, mai così attuale, è saltata alla Biennale di Mantova a causa dell’emergenza coronaviru­s. Le foto visibili sul sito della manifestaz­ione, ma De Pascalis non esclude, se ci saranno le condizioni, di poter esporre il suo lavoro prossimame­nte a Bologna. «Non in un ospedale però».

Durante questa emergenza non ha scattato foto sul tema. «Sia per problemi pratici e di sicurezza, sia perché altri appassiona­ti colleghi hanno subito fatto un ottimo lavoro». Scatti che si vedono nella pagina di facebook «Sguardi», dove peraltro è stata pubblicata la foto simbolo dell’infermiera sfinita sulla tastiera del computer. «Ho avviato perciò un altro progetto, di ritratti di colleghi, pensando alla faccia resiliente o allegra che serve per tenerci in equilibrio». In progress fra un turno e l’altro. E stavolta a colori. Il sogno di Susanna per questa primavera però era un altro, «andare a New York per fotografar­e i luoghi attraversa­ti da Patti Smith e Robert Mapplethor­pe». Biglietto comprato e rimborsato. Inutile dire perché. Le urgenze ora sono altre.

Era nell’aria da giorni e tutti aspettavan­o l’ufficialit­à che è arrivata. I grandi tour degli artisti italiani, dopo quelli degli stranieri, sono posticipat­i al 2021. In questo spostament­o collettivo sono rimaste impigliate anche le tournée di Vasco Rossi e Cesare Cremonini. Infatti, a seguito della pubblicazi­one del decreto legge che vieta gli assembrame­nti fino al 31 luglio, il tour negli stadi di Cremonini, che doveva iniziare il 21 giugno è spostato al prossimo anno e il cantautore bolognese ha così avvisato i suoi fan sui social

«Sono stati giorni di attesa per tutti e come era prevedibil­e l’intero mondo dello spettacolo, in particolar­e quello che riguarda gli eventi live, si appresta a affrontare una sfida importanti­ssima — ha scritto Cesare —. Nel rispetto delle decisioni che vogliono tutelare la salute di tutti, il ritorno

” Il messaggio di Ce Tutto tornerà meglio di prima. Non sono parole. Non lo vedrete Lo vivrete

alla normalità sarà la nostra stella polare! Tutto tornerà meglio di prima. Non sono parole. Non lo vedrete. Lo vivrete».

L’annuncio su Instagram in appena un’ora dalla sua pubblicazi­one contava oltre 25.000 cuori e 2500 commenti. Come dire che il popolo di Cesare non vede l’ora che quest’anno di digiuno dai mega concerti passi il più in fretta possibile. Anche il rocker di

Zocca ha lasciato l’incombenza ai social annunciand­o che il tour di quest’anno è spostato a giugno 2021. Stessi festival e stesse città: Firenze, Milano Roma e Imola.

Una decisione presa proprio nei giorni in cui Vasco e la sua truppa si dovevano trovare a Rimini per iniziare le prove del tour che aveva già fatto registrare 360.000 biglietti venduti. Il nuovo calendario di Vasco e di Cremonini sarà noto a breve ed i biglietti già acquistati saranno validi per le date del prossimo anno. Solo per i concerti di Firenze e Milano di Rossi si potrà richiedere un rimborso ricevendo in cambio un voucher di pari valore a quello indicato sul biglietto. Oltre al Komandante e Cremonini anche altre importanti date, che avrebbero fatto tappa in regione, sono state posticipat­e. Il 7 luglio Tiziano Ferro era atteso allo stadio di Modena ma anche il suo tour è stato spostato. «Ringrazio personalme­nte il Governo perché senza direttive ufficiali non avremmo potuto spostare le date e proteggere gli acquirenti. Quindi anche se poco sorprenden­te, la notizia è ufficiale: il tour previsto quest’anno è posticipat­o al 2021. Grazie per la pazienza, che è stata anche la nostra. Pensiamo a ripartire. E per chi vorrà ...io continuerò a farvi compagnia qui!» ha scritto sui social Ferro. Ora è ufficiale, il 2020 sarà ricordato come l’anno senza musica live.

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 Per il rocker di Zocca stessi festival e stesse città: Firenze, Milano Roma e Imola
 Tra gli show estivi annullati anche quello di Tiziano Ferro che avrebbe dovuto suonare il 7 luglio a Modena
messaggio social l’annuncio che il tour di quest’anno è spostato a giugno 2021.  Per il rocker di Zocca stessi festival e stesse città: Firenze, Milano Roma e Imola  Tra gli show estivi annullati anche quello di Tiziano Ferro che avrebbe dovuto suonare il 7 luglio a Modena
 ??  ?? Dal vivo Cesare Cremonini sul palco del Dall’Ara durante uno dei suoi concerti
Per il tour di quest’anno Cesare avrebbe dovuto suonare all’autodromo di Imola
Ieri è arrivato l’annuncio ufficiale che tutti i concerti verranno riprogramm­ati l’anno prossimo a causa dell’emergenza
Dal vivo Cesare Cremonini sul palco del Dall’Ara durante uno dei suoi concerti Per il tour di quest’anno Cesare avrebbe dovuto suonare all’autodromo di Imola Ieri è arrivato l’annuncio ufficiale che tutti i concerti verranno riprogramm­ati l’anno prossimo a causa dell’emergenza

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