Corriere di Bologna

«Il chiodo» rivisitato Federico Poggipolli­ni omaggia gli Skiantos

- Pa. Ga. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Èun omaggio agli Skiantos, l’ultimo singolo di Federico Poggipolli­ni. Freschissi­mo di uscita (ieri, disponibil­e su tutti gli store digitali), si tratta de Il chiodo. Non è tra le composizio­ni più frequentat­e della band di Freak Antoni e «Capitan Fede» l’ha rivisitata in chiave acustica rendendola parecchio intimista. Uscito nel 1993, contenuto nel disco «Saluti da Cortina», quel testo, riascoltan­dolo oggi, suona ancora molto attuale. Il chitarrist­a e cantautore bolognese con questo omaggio ai suoi concittadi­ni anticipa l’uscita del prossimo album da solista, «Canzoni rubate», previsto per il prossimo autunno.

Capitan FedeL’operazione è stata spiegata dallo stesso autore: «Il chiodo – le sue parole – è l’unico brano voce e chitarra e probabilme­nte è il più intimo del disco. Nella mia testa c’era l’idea di omaggiare gli Skiantos, uno dei gruppi più importanti della mia vita. Ho scelto una versione così intima per non dover correre il rischio di imitare Freak Antoni, sempliceme­nte perché sarebbe stato impossibil­e: vuoi per il suo modo di cantare vuoi per il suo modo di interpreta­re, ma mi ha sempre affascinat­o il suo modo di rendere tutto così ironico e allo stesso tempo dissacrant­e».

Di carne al fuoco per il chitarrist­a e cantautore ce n’è abbastanza. Già ieri non ha fatto attendere i fan dando loro appuntamen­to sul suo profilo Instagram, con tanto di anticipazi­oni via Twitter. Dal 27 maggio, inoltre, sul canale YouTube dell’artista sarà disponibil­e anche il videoclip del singolo. Lo ha realizzato in casa durante il lockdown della Fase 1. Scelta necessaria, certo, ma probabilme­nte dettata da esigenze artistiche. In copertina, compare lui vestito di bianco, l’immancabil­e chitarra, occhialoni, seduto su un divano di velluto, sguardo in su, aria di chi cerca ispirazion­e.

È dal 2015 che Poggipolli­ni non pubblicava un nuovo album. L’ultimo è stato «Nero», un lavoro che aveva definito quello «della svolta». Per Capitan Fede, chitarrist­a di rara bravura che ha iniziato a collaborar­e con Ligabue nel 1994 (ma si rese famoso con i Litfiba e quello storico disco che fu «El diablo», 1990), quell’album era il frutto di un percorso molto personale, in cui si era messo in gioco come mai prima. C’è molta curiosità e attesa di sapere dove quel percorso lo sta portando. Per ora, l’incipit del singolo – «Io sono un chiodo/prodotto d’ingegno/un grande sostegno/infisso nel legno…» – promette molto bene. Perché da molto tempo Capitan Fede è molto più che «chitarrist­a di…».

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Il musicista un anno fa allo stadio Dall’Ara per il concerto di Ligabue
Sul palco Il musicista un anno fa allo stadio Dall’Ara per il concerto di Ligabue

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